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Grazie @piumadoro, non c'è premio o riconoscimento più grande.
L' esser letti e apprezzati. Sai, questo genere di post portano via molto tempo e bisogna impegnarsi davvero. Detto questo, possiamo sempre mitigare il dispiacere con altre storie. Il bello della scrittura e di chi ha tanta fantasia è proprio questo. Posso scriverne altre! E se c'è chi le apprezza.. Diventa vero piacere farlo! E ti anticipo che la prossima sarà più lunga, decisamente una storia interessante.

Posso chiederti cosa ti piace maggiormente e cosa meno? Quali parti ti tengono incollata e quali trovi noiose? In futuro pensavo di cambiare leggermente il modo in cui espongo le storie, aumentando i dialoghi e descrivendo il contesto con terminologia più semplice. Spesso sono stato ripreso per l'eccessivo uso di tratti poetici nel descrivere luoghi e situazioni. Ti sarei riconoscente dunque, se volessi darmi la tua gentile opinione!

Grazie ancora, cara lettrice :-)

Mi piace molto leggere, in generale, quindi non so quanto il mio giudizio/le mie critiche possano valere, ma proverò a darti almeno il mio punto di vista. Ci tengo a precisare che me lo hai chiesto tu! Non sono responsabile delle conseguenze! AH AH AH!

  1. Rispetto a post precedenti hai assunto uno stile più leggero, scorrevole, narrativo e meno ermetico, pur non tradendo il tuo stile, che è... come dire? ...contorto? ...ellittico? Questo rende la storia vivace ma non pesante e consente di immaginare gradualmente (ma non troppo lentamente) la situazione e l'antefatto.
  2. Hai spezzettato i testi in narrazione/dialogo/descrizioni. Molti spazi fra i paragrafi danno respiro anche allo sguardo e ti fanno prendere fiato per continuare la lettura, piuttosto che chiudere la pagina per la stanchezza di un muro di parole 1metroX1metro.
  3. La trama è abbastanza banale. Se questo da un lato favorisce l'immedesimazione del lettore nei protagonisti, dall'altro potrebbe farli stancare subito. In questo caso non succede perchè non importa tanto il COSA è avvenuto, quanto il COME ce lo stai raccontando: grazie a tutta una serie di dettagli posti al momento giusto riesci a rendere interessante il banale, ad esempio con l'uso alternato di anticipazioni, flashback, poesie criptiche introduttive che divengono chiare a posteriori, e non ultimo le brevi puntate che somministrano la storia a piccole dosi, così che senza accorgertene l'indomani ne vorresti un altro po'.
  4. La mia parte preferita è il sogno in bianco, quella che apre il racconto. Sono riuscita ad immaginare abbastanza bene la scena e la sua luminosità, e mi ha trasmesso l'inquietudine del sentirsi spiati e poi del venire strappati dal sogno alla triste realtà. Alcuni dialoghi appaiono un po' banali o forzati o forse solo inseriti male, non saprei esattamente, altri invece sono molto azzeccati e completano bene la scena che avevi precedentemente introdotto con la narrazione.

Spero di esserti stata utile! E grazie per aver chiesto!

Si, credo anche io di avere uno stile contorto! Per una serie di motivi, spesso dipende anche dalle esperienze che si fanno. Le critiche te le ho chieste io! Aiutano a crescere e migliorarsi, quindi quando avrai piacere di commentarmi esponile pure. L'obiettivo è ambizioso, creare i lettori che amano leggermi e leggersi a vicenda. Anche pochi, con loro scrivere e sognare reciprocamente, creare storie e racconti. Un piccolo club letterario. Ci sto già provando..

Va bene ilo stile "complesso", mentre il contorto allontana il lettore.
Sulle critiche, per mia esperienza preferisco darle solo a chi le richiede (se capisco che vuole davvero sentirle) perchè non sempre si apprezza un parere sincero. Se però lo desideri, chiedi pure quando vuoi!
L'obiettivo è ambizioso, certo, ma tentare è già in parte realizzarlo!
Un saluto!

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