Le donne hanno pur sempre quella dannata sindrome della crocerossina, che le spinge a prostrarsi al sadico di turno perchè purtroppo la selezione naturale ha favorito le masochiste, quelle che io di solito definisco "vittimiste del ca**o". Queste femmine infatti trovano sempre dei ricchi padroni che donino loro protezione, un tetto sopra la testa ed una tavola imbandita. Magari anche una bella dose di corna e botte di tanto in tanto, ma la facciata è salva. Ho spesso l'impressione che tutto ciò non differisca da forme alternative di prostituzione, un tristissimo do ut des. Peraltro abbiamo maschi che credono che una donna dotata addirittura di un temperamento e della capacità di dire NO (leggi: una volontà) attenti crudelmente alla loro virilità, quindi o la rifuggono o tentano di sottometterla a costo di stuprarla o ucciderla (magari in branco, da soli non ce la fanno i codardi). Alcuni sono proprio convinti che questo sia quello che le donne vogliono: sentirsi le loro schiave. La mamma non ha insegnato loro, fra un quanto sei bello e un quanto sei bravo figlio mio, che non sono loro l'epicentro da idolatrare, probabilmente accecate da quell'escrescenza carnea e penzolante che difende ogni difetto (traduzione del proverbio siciliano: 'u masculu c'avi na cosa ca ci pienni e tutti i difietti c'addifienni!).
La cosa più morbosa è che questi protagonisti escono dalla mente romanticheggiante delle donne. Ci impieghiamo anni (e se ci riusciamo già è una fortuna) a capire che l'uomo perfetto è infine quel semplice ragazzo della porta accanto, normale, magari un po' pantofolaio e poco sexy, ma dolce e gentile, capace di ascoltare, magari di preparare la cena e pulire il pesce, e soprattutto di prendersi le responsabilità che il bello e dannato sconosce.

... però Darcy però non me lo dovevi toccare! Non fa poi così parte di questa disgraziata categoria! ;-) ;-) ;-)