La Magica Piuma Blu del Madagascar
Questo racconto è stato scritto per partecipare a Theneverendingcontest n° 36 S1-P8-I1 di @spi-storychain sulla base delle indicazioni della vincitrice precedente @pawpawpaw
Tema: Piuma blu
Ambientazione: Madagascar
<<Non c’è tempo per festeggiare! Dobbiamo correre a salvare la nostra principessa! Le Paludi Palusanti sono niente in confronto ai Baobab! Nostromo, parlaci dei Baobab mentre li attraversiamo.>> esclamò Fabri brandendo un bastone come fosse una spada per enfatizzare le sue parole ed indicare la direzione. Il gruppetto iniziò quindi la scalata della foresta di Baobab del Madagascar.
Mentre camminavano inerpicandosi tra le grosse radici che affioravano dal terreno, il Nostromo narrava dei leggendari alberi giganteschi ed invincibili, duri come la roccia ed antichi come il mondo. Improvvisamente, però, si sentì un forte rumore ed un liquido pieno di grosse bolle scoppiettanti si riversò fra le nodose radici che la ciurma scalava. <<Attenti!>> Esclamò il Nostromo <<Al riparo, tutti sopra le radici! Che nessuno tocchi il terreno! Siamo stati circondati dalla pericolosissima Lava Saponosa! Chi la tocca muore all’istante!>>. <<Presto, saltate da una radice all’altra, attenti a non cadere! Siamo circondati dalla lava!>> si dicevano a vicenda i membri della squadra. Ma il pericolo era in agguato anche alle loro spalle: <<Capitano, abbiamo perso Giulio e Serena. Erano rimasti indietro ed i Giganti comandanti li hanno portati via!>> esclamò uno dei superstiti. <<Eh… purtroppo non c’è rimedio ai Giganti comandanti. Se ti prendono, nessuna Piuma potrà più riportarti indietro. Game over. Ma noi dobbiamo completare la nostra missione e dobbiamo farlo anche per loro, ne va del nostro onore! Stiamo per superare la foresta di Baobab e la Lava saponosa, toccherò con la Magica Piuma Blu questa parte difficile di terreno, così la lava scomparirà ed arriveremo all’Altipiano Profumoso. Da adesso in poi siate silenziosi e muovetevi con cautela: non dobbiamo svegliare i maledetti Suricati abbaianti.>>.
Fabri era diventato circospetto e prudente e si muoveva con molta cautela. Si acquattò a quattro zampe sull’erba ed iniziò a gattonare piano verso il posto dove si trovava la principessa. Dovevano fare tutti molta attenzione a non svegliare i pericolosissimi suricati abbaianti, che potevano non solo dare l’allarme e far accorrere un mucchio di Giganti, ma anche mordere: una volta avevano morso Adriana e la ferita si era infettata al punto che per poco non le tagliavano la mano! O almeno questo era quello che lei raccontava. In ogni caso, meglio stare molto attenti: ormai erano quasi arrivati.
Camillo, il Nostromo, che soffriva di allergia, stava per fare uno starnuto, ma proprio mentre diceva <<Eccì!>> Liliana se ne accorse e gli tappò naso e bocca, scampando il pericolo. Trattennero tutti il fiato per il trambusto ed osservarono le orecchie dei suricati muoversi. Fabri però puntò verso di loro la Magica Piuma Blu, facendoli tornare a dormire quieti, e la squadra poté raggiungere infine il chiosco della principessa, che gioiosa li accolse un largo sorriso.
<<Buonasera, bambini! A che gioco giochiamo oggi?>>
<<Siamo i pirati del Madagascar e dobbiamo salvare la principessa!>> Rispose Camillo. <<Che bello! E chi è la principessa?>> Chiese la ragazza del chiosco. <<Sei tu!>> Risposero i bambini in coro. <<Davvero?! Quale onore! Bene, miei valenti cavalieri! Siete giunti fin qui per salvarmi! Come ringraziamento per le vostre prodi gesta prendete questi magici Ghiaccioli Refrigeranti, che saneranno tutte le vostre ferite, e raccontatemi del pericoloso viaggio per giungere fino a qui!>>. Così dicendo la “principessa”, immedesimandosi nel ruolo, porse dei ghiaccioli alla frutta ai coraggiosi pirati che erano andati a salvarla, poi si sedette in mezzo a loro, sul prato, prendendo in braccio Fabrizio e Nostromo e mettendoli uno su ogni gamba. <<Prima abbiamo attraversato le Paludi Palusanti! Con la liana! Abbiamo saltato tutti tranne Liliana, che è caduta nel fango e si è messa a piangere. Per fortuna Fabri ha usato la Magica Piuma Blu del Madagascar per portarla in salvo.>> Iniziò a raccontare il Nostromo indicando un punto del parco dove un’altalena dondolava vuota sopra il terriccio ancora umido per l’annaffiatura pomeridiana delle aiuole. <<OH! Ma che bambini coraggiosi siete stati! Che fortuna avere con voi la leggendaria Magica Piuma! Posso vederla?>> Chiese la principessa. Fabri si fece avanti e le porse una bellissima piuma di pavone: <<Davvero magnifica! Non sono certo cose che si incontrano tutti i giorni>>, disse la principessa sorridendo mentre restituiva la piuma al capitano. <<E poi che avete fatto? Ditemi, ditemi!>> Li esortò. <<Poi abbiamo scalato le radici nella foresta dei Baobab, e abbiamo rischiato anche di toccare la Lava saponata!>> Le raccontò Lily indicando la macchia di Ficus Benjamin secolari che crescevano nel parco, le cui radici agli occhi dei bambini dovevano sembrare davvero gigantesche e pericolose.
<<Lava saponata? Volete dire che il Signor Cocchi ha di nuovo buttato l’acqua con cui lava i pavimenti fra le radici degli alberi?! Ah, ma adesso mi sentirà! Quante volte devo dirglielo che così li avvelena?!>> Protestò quasi fra sé e sé la principessa, ma con tale veemenza che la piccola banda ne fu intimorita. <<Abbiamo fatto una cosa brutta, zia Vera?>>, chiese Fabri. <<No, Fabrizio, certo che no. Cose da grandi. Allora, avete superato la Lava saponata e poi?>>. Lo sguardo del bambino si illuminò di nuovo, facendolo tornare a raccontare: <<Poi abbiamo attraversato a gattoni l’Altipiano Profumoso senza svegliare i Suricati abbaianti e siamo arrivati qui, guidati dal profumo dei tuoi dolci, zia Vera!>> Concluse tutto contento Fabrizio. Vera volse lo sguardo ai tre chihuahua addormentati ai piedi della Signora Mertigli, che come ogni sera leggeva la sua rivista portandoli a spasso. Erano odiosi, quei cani. Abbaiavano per un nonnulla ed avevano persino morso una bambina, una volta. Vera rise di gusto pensando al fervido gioco di immaginazione dei piccoli pirati: <<E da cosa dovevate salvarmi?>> chiese. <<Dai Giganti comandanti che ci portano via! E dal Gigante più cattivo di tutti, quello che viene ogni sera in sella al suo drago-motocicletta e si porta via te! La prossima volta usa la Magica Piuma Blu del Madagascar per salvarti, zia!>>. Vera rise ancora più forte: <<Ma chi? Marco? Avete ragione, lui era il Gigante più cattivo di tutti! Ma grazie a voi, che mi avete salvata, non verrò mai più portata via. Adesso però si è fatto tardi: vedo alcuni Giganti che si avvicinano per ritornare a casa per la cena. Anche noi tra poco andiamo, va bene Fabrizio?>> Disse Vera rialzandosi, mentre alcuni genitori riconducevano a casa i propri figli.
Anche Vera, poco dopo, chiuse il chiosco e si incamminò verso casa col nipotino, che gongolava felice al suo fianco perché la zia aveva detto che l’aveva salvata da Marco, il cattivissimo Gigante che l’aveva fatta piangere tante volte, ma che da adesso in poi non l’avrebbe mai più portata via da loro.