Contest Ita-fantasy: Lo specchio del re

in #ita7 years ago (edited)

Ecco il mio continuo della storia di @sarabelardo. Buona lettura!

La ranocchia impiegò qualche minuto per ritrovarla, le acque erano molto torbide.
Una volta riemersa scorse nei pressi della riva un piccolo gruppo di gnomi giganti scappare con la povera fatina costretta in una rete…

Nel frattempo, al castello, Re Carlo (@miti) si indeboliva sempre di più. Non riusciva a capire perchè Re Gnotiz (@sciack), fino a quel momento suo grande amico ed alleato, stesse cercando di ucciderlo ed impadronirsi del regno. Pensava a quante battaglie in tempi di guerra, quante giostre in tempi di pace e a quanti banchetti in ogni tempo avessero condiviso quasi come fossero fratelli. Lentamente e faticosamente, il Re si alzò dalla poltrona accanto al camino sulla quale era ormai rassegnato ad attendere la morte. Lui era stato la sua forza, il suo coraggio. Lo aveva esortato nei momenti bui e lo aveva fatto ridere in quelli tristi. Carlo invece era la saggezza di Gnotiz, il freno all'arrogante incoscienza da ragazzino, il contenitore che dava la giusta forma alla sua frizzante esuberanza.
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CC0 creative commons
Il re si scaldò le mani al calore della fiamma e sospirò perso nei suoi pensieri. <<Davveeroo non loo saai?>> Un sussurro bisbigliava nelle sue orecchie, poi alle sue spalle, facendo eco nella grande sala di pietra. Il re si girò di scatto, portando d'istinto la mano all'elsa della spada. La stanza, rischiarata solo dalle fiamme, sembrava vuota. <<Tuu mi hai meesso viiaa, coomee uunaa spadaa vecchiaa ecchia ecchia...come una freccia spezzaataa ata ata>>. Il re, ritrovando parte del suo vigore, si spostava lentamente lungo le zone cieche del perimetro e dell'arredo. <<Gnotiz! TU! Dove sei? Dove ti nascondi, codardo?! Vieni fuori ed affrontami da uomo!>>. Nell'urlare queste parole sfoderando la spada, sentì un oggetto cadere sul pavimento in pietra. Una coppa di metallo ancora ricolma di vino, che si riversò sul pavimento. L'eco del rimbalzo di quella coppa sembrava suonare come una risata malvagia <<AH AH AH AH AH!!!>>. <<Tu vuoi avvelenarmi ancora, assassino! Vieni fuori!>>. Con movenze eleganti e fluide un gatto soriano dai magnifici occhi verdi saltò giù dal tavolo sul quale fino ad un attimo prima si trovava la coppa di vino e si diresse verso il re.
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<<Codardo!>> Esclamò rimanendo sempre in guardia, roteando la testa alla ricerca di Gnotiz e spostandosi ancora con cautela lungo la stanza. <<Mandi il tuo gatto ad intimorirmi!>>. Dava le spalle alle pareti, rivolto in posizione di guardia verso il centro della stanza. Il gatto lo raggiunse e si strusciò ai suoi piedi in cerca di coccole. <<Ma che succede?!>> Esclamò stupito da questa familiarità. <<Gnotiz! Cos'hai in mente?! Cosa hai ordinato al tuo gatto?!>> esclamò stizzito, scacciandolo via. Gli fece eco nuovamente la sgradevole voce spettrale, che urlava a sua volta: << Il MIO GATTO?? Il MIO gatto?! Sei sicuro di ciò che ti dicono i tuoi occhi, che ti suggeriscono i sensi? Questo gatto è tanto mio quanto TUO!>>. Il Re era sconvolto, ma temprato dalle battaglie mise all'erta tutti i sensi, tesi come corde d'arco incoccate. <<Cosa vorresti dire Gnotiz? Questo è il tuo gatto, ho visto il vostro ritratto insieme nelle stanze private del tuo castello! Tu lo hai mandato a somministrarmi altro veleno!>>.
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<<Ohoo...ma davveeeerooo? Ne sei proooprio siicuuuroo??>> rispose la voce sinistra nella sala. Il re era giunto alle spalle di un grande specchio che rifletteva le fiamme del camino.

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Nell'udire quelle parole sarcastiche dell'amico di un tempo si sentì gelare fin nelle ossa perchè iniziava ad intuire la verità.
Si girò lentamente verso lo specchio, sfiorato dal gatto che osservava con curiosità, e quando i suoi occhi incontrarono il riflesso dell'uomo nello specchio, tutto fu chiaro.

La ranocchia colorata @nawamy correva e correva con la fiala al collo, le sue lunghe zampe si tendevano fino allo spasmo per saltare più lontano possibile e raggiungere la fatina dai capelli verdi. Al calar della sera, sorprese i tre gnomi giganti @mcassani @suryavoice @gianluccio accampati attorno al fuoco in una radura del bosco. La fatina si trovava in mezzo a loro, mani e piedi legati. Stavano parlando con lei, mentre il loro triceratoprocione guaritore leccava le ali della fatina.

<<Dove sei stata fin ora, potente fata dai capelli verdi?! >> Le dicevano adirati. <<Il re ha avuto bisogno di te e tu sei scomparsa! La sua parte vivace ha preso il sopravvento diventando dispettosa! Ci ha trasformati in gnomi giganti e ci ha ordinato di ucciderti! Noi non possiamo farlo... T-prox ti curerà le ali ma poi dovremo consegnarti al re. Forse vedendoti e ascoltandoti ti darà una possibilità>>. La fatina, stremata per la fatica, ammalata e confusa, delirava farfugliando parole senza senso <<Io...ingredienti rari...nuova formula...regni lontani...equilibrio dei re...per lui, per loro...>>

La sagace ranocchia, allora, seppe subito cosa doveva fare. Le leggende che giungevano solo come flebili eco fino ai bordi dello stagno erano vere! Il re doppio, il re saggio e buono ma esuberante e coraggioso che governava il prospero regno Cristallino con lungimiranza. Un giorno aveva salvato la potente maga dai capelli verdi, che, riconoscente, con le sue pozioni lo aiutava a governare con saggezza, limitando (forse troppo) la parte troppo estroversa che diventava spesso sconsiderata. Adesso la fata doveva aver trovato una nuova formula, qualcosa che rendesse i due re sempre più uniti. Corse al castello e cercò, non vista, le stanze reali.
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Trovò Re Carlo mentre, con la spada in pugno, si girava a guardarsi allo specchio, lentamente. Tutta la sua umida pelle colorata iniziò a fremere, percependo il terrore del re nel guardare la sua stessa immagine. Lo sentì urlare "Noooooooo" e cadere disperato in ginocchio. <<Smettila, smettila, non dire così! Non può essere vero!>> urlava il re. La stanza era vuota, e per un attimo la rana pensò che si rivolgesse a lei, ma non aveva ancora palesato la sua presenza. <<Amico mio! Fratello mio! Perdonami se ti ho dimenticato! Potesse aiutarci ancora la potente fata dai capelli verdi! Ma lei è lontana, credendola un tuo alleato ho ordinato che la trovassero e la uccidessero! E adesso è troppo tardi. Amico mio, dammi coraggio, è giunta la nostra ora, per il bene del regno Cristallino. Addio!>> E con queste parole, rivolse la spada verso il proprio petto.
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Img 1: CC0 Creative Commons
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Con le sue ultime forze la ranocchia coraggiosa spiccò un salto e fece cadere la spada dalle mani del re. <<Maestà, mi manda la fatina, ha inventato una nuova fiala della vita, la 'Pozione dell'Equilibrio dei Re' per le Loro Maestà, presto, prendetela! Il regno Cristallino ha ancora bisogno di Voi!>>.

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Questa è la mia storia! Spero vi sia piaciuta, è stato bello partecipare! Grazie a @sarabelardo per il contest.
Tutte le immagini presenti sono CC0 creative common o concesse dal loro autore.

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È da primo premio, complimenti!

Ma che dici, così mi fai arrossire! Troppo buono!

Te lo pubblicizzo un po' su discord, va bene?

Certo! E ti ringrazio molto del tuo interesse, mi gratifica un sacco! Io sono ancora all'asilo: Iscritta a Steemit da fine dicembre, ho scoperto solo dalla scorsa domenica SteemPost Italia e Discord. Sono davvero lieta che ti sia piaciuta così tanto!

Si si, davvero una bella storia! 😊 dettagliata, coinvolegente e movimentata, in bocca al lupo per il contest!

Ti ringrazio innanzi tutto per averla letta, e poi sono davvero contenta che ti sia piaciuta!

😉😉😉😉😉

Grazie per la partecipazione 😊

Grazie a te per aver stuzzicato la mia fantasia!

Sai che la tua storia mi è piaciuta tanto? Peccato che gianluccio sia ancora vivo e vegeto 😕 dai appena ho un po' di tempo lo faccio morire male io 😁

Chissà, magari si potrebbe aprire uno spin-off su questo...

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