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in #ita5 years ago

Questo racconto è stato scritto per partecipare a Theneverendingcontest n° 48 S3-P10-I1 di @spi-storychain sulla base delle indicazioni del vincitore precedente @road2horizon

Tema: Litigio di coppia
Ambientazione: Negozio di materassi

Litigio.jpg
CC0 Public Domain

<<Pronto?!>> chiedeva timida una voce da un lato della cornetta <<Sono Lanzapane, l’amministratore di condominio.>> rispondeva una voce titubante dall’altro lato. <<Abbiamo un problema… ehm… imbarazzante coi vostri inquilini del piano di sotto… pare che la notte… e anche al mattino… e il pomeriggio… siano… ehm… disturbati da rumori molesti, cigolii, pare… e colpi contro il muro e il pavimento… che loro sostengono provenire dalla vostra camera da letto…>>
Per almeno quindici secondi si avvertì un silenzio spesso e umido durante il quale nessuno dei due uomini osava proferir parola, l’uno intento a metabolizzare il significato di quelle parole e l’altro, sudante per la tormentosa fatica appena compiuta, intento a sperare che il messaggio fosse trapelato abbastanza da passare il problema nelle mani altrui. Grazie al cielo non aveva risposto “LEI”.
<<Ne parlerò con la mia compagna>>.
Lanzapane tirò un sospiro di sollievo. Non era più un problema suo.

Separatore 15.png

<<Benvenuti da “Dolci sogni&felicità”! Come posso servirvi?>> Li accolse una commessa sorridente con un luccicante cartellino che recitava il nome “Serena” appuntato sul petto. Dopo una breve occhiata, però, la ragazza capì il grosso errore che aveva fatto rivolgendo loro il suo aiuto e con l’occhio esperto della commerciante analizzò: uomo imbarazzato, quasi paonazzo. Donna infuriata, braccia conserte, sorriso tirato a labbra strette e sottili. Irrespirabile aria di tempesta incombente per evidente disaccordo. Non ci voleva molta esperienza per riconoscere il cattivo affare. Ma ormai come tirarsi indietro?

<<La mia compagna e io cerchiamo un nuovo materasso, o forse un nuovo letto, sul quale si dorma bene e… ehm… che sia molto… cof cof… silenzioso…>> tossicchiò l’uomo tutto rosso.
La ragazza lo fulminò con lo sguardo, serrando ancora di più la mascella contratta e lanciando saette dagli occhi. La povera commessa presagiva già l’esplosione che sarebbe avvenuta a breve: non restava che scoprire se il veleno si sarebbe riversato sul suo capo o su quello glabro del compagno imbarazzato.

<<Abbiamo certamente quello che fa al caso vostro,>> proseguì Serena cercando di essere più rassicurante e accorta possibile <<Posso chiedervi che tipo di letto e di materasso avete utilizzato fin ora?>> cercò di informarsi cautamente.
<<Ecco, vede, è un vecchio letto in legno col materasso a molle. Ci siamo appena trasferiti e l’appartamento era già ammobiliato, ma pensavamo di… ecco… cambiare almeno il letto…>>.
<<Pensavamo?!>> Intervenne sibilando a denti stretti la ragazza <<Ti prego, amore, ne abbiamo già parlato!>> Il viso della ragazza sembrava stesse per trasformarsi in quello di una mantide religiosa pronta a mangiarsi la testa del suo compagno, mentre gli occhi ardevano al punto che Serena si aspettava che l’uomo iniziasse a sciogliersi come una candela di cera da un momento all’altro. Provò a smorzare la tensione parlando con la giovane donna: <<Lei cosa desidererebbe signora?>> azzardò.
<<Cosa desidererei?! Un paio di palle nuove per questo coglione! Ecco cosa!>>
In un attimo lei vide lui trasformarsi da mantide maschio a leone ferito (nell’orgoglio), e per questo pericolosamente aggressivo. Optò per la ritirata strategica: meglio salvare la pelle che vendere un materasso a questi due folli. <<Credo sia meglio che vi lasci il tempo per girare nel nostro negozio e farvi un’idea dei nostri prodotti… appena avrete bisogno di aiuto chiamatemi pure e vi darò tutte le informazioni necessarie.>> Ciò detto, mantenendo sempre un sorriso candido e professionale, Serena girò i tacchi e si eclissò nei labirintici corridoi del grande negozio.

Quel che successe poi non è un mistero per nessuno dei presenti in quel momento da “Dolci sogni&felicità”: le urla della mantide infuriata e del leone inferocito offrirono un interessante quarto d’ora di intrattenimento alla gentile clientela del negozio.

<<Ma se lo volevi anche tu, un letto nuovo, che quell’altro non ti sembrava “igienico”!>> urlava lui.
<<Si, ma perché lo diciamo noi, non perché quei coglioni si sono lamentati! E’ casa nostra e lo facciamo quando ci pare e come ci pare!>> ribatteva con cipiglio lei.
<<E questo cosa c’entra?! Non è giusto arrecare disturbo ai vicini! Ti ricordo che la maggior parte delle volte sei tu che lo vuoi fare, anche contro la mia volontà! Abbi rispetto degli altri: sei la solita villana!>> la accusava lui.
<<IO?! E tu, allora?! Ti chiama l’amministratore di condominio e che cosa rispondi?! Niente! E non difendi mai né me né la nostra coppia! Perché non hai le palle e sei uno smidollato!!!>> controbatteva acida lei.
<<Non ti permettere di mancarmi di rispetto così!>> ribatteva ancora lui <<Che cosa avrei dovuto rispondere, genio?! Non mi aspettavo certo questa lamentela da parte sua!>>
<<Che non sono affari suoi, ecco cosa avresti dovuto rispondere!!! Di farsi i cazzi suoi e che se i vicini hanno da lamentarsi, che vengano pure a dirmelo in faccia! Allora si, che avrei saputo io come rispondere per bene, a quei maleducati! Le urla di quelle scimmie dei loro figli non fanno che tenerci svegli o impedirci di lavorare, non c’è notte né giorno, né domenica né feste. Noi facciamo solo sesso ogni tanto, quelli sembrano organizzare delle orge! Solo in tre e fanno quanto una banda di criminali!>>
<<Si ma questo non ci autorizza ad arrecare disturbo perché abbiamo un letto vecchio e cigolante! E’ pure scomodo, faremo solo un favore a noi stessi cambiandolo!>>
<<Ma che c’entra! Sei proprio un idiota! E’ una questione di principio! Loro sono maleducati e ipocriti e non voglio che pensino che siamo disposti a chinare il capo a tutte le loro lamentele! Vedrai che inizieranno con questa e tra poco ci ritroveremo, che so, a non poter più stendere la biancheria perché fa ombra al basilico sul loro balcone! Te l’ho detto mille volte, tu sei troppo ingenuo! Pe non fare sgarbi a nessuno sacrifichi sempre la tua vita e la nostra! Lo sai in questo momento quante cose avremmo potuto fare anziché girare negozi di materassi?! Per non parlare dei soldi che dovremo spendere e dei pensieri e dell’imbarazzo che la cosa ci darà. E tutto questo per non dire all’amministratore di farsi i fatti suoi!!! Ma cresci, per favore!>>

La storia andava avanti già da un po’, anche se le voci si erano affievolite e i toni si erano, man mano abbassati fino a diventare quelli di una discussione quasi normale. La coppia nel frattempo aveva cominciato, fra una critica e un insulto, a girare per i corridoi del negozio, dando un’occhiata alla merce esposta fino a scomparire fra il reparto in memory foam e quello in lattice.

Ci fu chi affermò di averli visti, chi di averli sentiti.
Ci fu chi disse che l’iniziativa l’aveva presa lei, chi sostenne invece che la mano di lui si era infilata fra il posteriore e il jeans del grazioso sedere mentre lei si stava ancora lamentando.
La realtà dei fatti è che dopo circa mezz’ora che Serena li aveva salutati, li rincontrò nei pressi di un letto a cassettone di pelle nera col materasso in lattice, scomposti, rossi in viso e sorridenti. Non sembravano più le stesse persone entrate da “Dolci sogni&felicità” appena mezz’ora prima.
<<Allora, signori, avete trovato qualcosa di vostro gradimento?>>.

<<Lo prendiamo!>> concluse lui con un sorriso di trionfo, indicando con un cenno del capo il letto che aveva appena provato mentre con le mani si abbottonava la camicia.

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Devo iniziare a provare anche io i letti in quel modo 😂

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Mi sembra una buona idea, soprattutto dopo una lite!

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