Elegìa
Questo racconto è stato scritto per partecipare a Theneverendingcontest n° 29 S4-P6-I1 di @spi-storychain sulla base delle indicazioni del vincitore precedente @sbarandelli
Tema: Barca a vela solitaria
Ambientazione: Mare
Elegìa
Nota - Elegìa deriva dal greco «έ έ λέγειν»: "dico ahi! ahi!".
… così quest'acqua così scura, così bella, la faccio finita e basta anche se chissà se riuscirei davvero ad annegare, posso annegare in sei minuti sei minuti ed è tutto finito
ma sei minuti mamma mia quanto sono lunghi e l'acqua salata che brucia nei polmoni mentre li riempie e annaspi senza aria e se poi me ne pentissi e se fosse troppo tardi e se non mi trovassero più… non so se Clelia vorrebbe mai tornare a bagnarsi ancora in mare, cosa penserebbe in quei momenti fra le onde che
Ah! ma quante volte qui a nuotare con lei immergendoci accanto alla barca con le vele ammainate in mezzo al mare
c’erano i delfini quella volta mentre facevamo l’amore sospesi nel nulla blu profondo e com’era bella lei, chissà che sta facendo, se sospetta cos’ho in mente
mi piaceva free Willy chissà se Clelia lo vedeva
ma forse ha capito sembrava preoccupata quando sono uscito a fare un giro in barca - “ricorda che ti amo” ricorda che ti amo mi ha detto – i suoi occhi mioddio che meraviglia quanto li amo - ma lo sa o non lo sa che non posso più farla felice eppure lei mi ama e come ha fatto a innamorarsi e dio quanto la amo e come posso uscire da questa situazione di merda maledetto Stato maledetti soldi e maledetto mondo
ma se muoio si risolve tutto perché a lei non spetta nulla dei miei debiti nulla di nulla meno male che ho seguito il consiglio di Alfredo così adesso sulle mie sole spalle solo sulle mie e basta un salto che risolvo tutto e lei sarà libera anche senza di me e senza la barca e senza problemi
il vento sta cambiando, vento di Libeccio tira il timone
randa e fiocco, gira questa cima, scotte ferme
però ecco che inizia la discesa e il sole cala, a Clelia piace questo istante e poi la ciotola di Lily sarà vuota e lei sulla porta a chiedere la cena
oh! Quanto piace a Clelia tutto questo e il nostro cane ci conforta sul divano insieme a lei mentre legge una rivista e mi aspetta per la cena
steso al sole sulla barca senza forze, sono morto, morto, morto dentro, morto di fame, morto e basta
tutto attorno se ne frega
quant’è bello il mare che se ne frega e quel pesce non capisce
e se solo fosse qui Clelia a vedere sti colori, lei li ama - ama il sole che tramonta
quante volte a goderci i bei tramonti in barca o in terra, abbracciati o leggendo sul patio
e questo odore così intenso così fresco della brezza che mi spruzza
coi gabbiani che mi chiamano
hanno fame, mangeranno la mia carne, i miei occhi la mia lingua hanno sempre fame come quella volta a Porto ci strappavano il cibo dalle mani
lo diceva mio fratello, stai attento a quei dannati uccelli che sono pericolosi – ed io finisco mangiato da questi stupidi gabbiani
bella quell’estate - quanto giovani…! ci divertimmo a quella festa finché non finì l’estate - devo chiedergli se ha più sentito Luzia, mi faceva ridere un sacco bella e verace - una donna rara
...e quante cose abbiamo fatto, poi lui è così bravo i miei nipotini sono adorabili, vorrei averne avuti anche io ma forse li avrei resi orfani e infelici quindi meglio così, niente figli, dio sa cosa deve fare, ed io so che adesso mi devo buttare
Oh mio Dio, perché, perché a me, cosa ho fatto di male, e cosa ti ha fatto Clelia per maledirci così
Vorrei morire, voglio morire e soffocare il dolore e la coscienza del mio fallimento, della mia inutilità
Inutile stupido ignobile verme
Nudo come un verme
Inerme
Polvere sei e polvere ritornerai
Cibo per i pesci
Mangime per l’oceano
Uno stronzo fra gli stronzi che galleggiano in questo mare così bello, così blu, non faccio altro che lordarlo io immonda immondizia, scarto ed escremento umano - perché sono nato se non sono altro che inutile sterco su questa barca che non merito in questa vita che non merito
… così quest’acqua così scura, così bella, la faccio finita e basta anche se chissà se riuscirei davvero ad annegare, posso annegare in sei minuti sei minuti ed è tutto finito
ma sei minuti mamma mia quanto sono lunghi e l’acqua salata che brucia nei polmoni mentre li riempie e annaspi senza aria e se Clelia non volesse mai più bagnarsi in mare
per colpa mia la priverei della sua più grande gioia, un’altra, un’altra cosa che le toglierei
e adesso lei mi aspetta per la cena con Lily sul divano mentre guarda il tramonto e scruta il mare e non mi vede e non la voglio spaventare
giro la prua
giro il dolore
ne lascio un po’ in mare
il mare è la mia vita
amo il mare che allevia il dolore,
amo il vento che asciuga le lacrime
amo il sole che illumina il suo sorriso
tesoro mio arrivo,
col mio dolore ma non tutto –
per oggi affogherà un po' più lui di me.
Ho acceso da poco il cellulare, aprendo Partiko ho visto la sfilza dei tuoi upvote che mi hai rilasciato, mi è sembrato giusto fare un giro dalle tue parti, e che giro.....
Argomento sempre dannatamente attuale, ho letto il tuo racconto ossessivo, cadenzato di morte e ripetitività, è riuscito a rompere il cerchio mentale che conduceva inevitabilmente alla fine (da evitare sempre...), purtroppo in questi casi spesso è una vittoria di Pirro, perché quando i ragionamenti si inchiodano a lungo su questi concetti, prima o poi.....
Sto cercando l'aggettivo giusto, per questo post, è lunedì mattina, vorrei essere positivo, una settimana chiave per combinare qualcosa, dico "toccante"....
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Ciao Mad, grazie per il commento e per aver letto. Purtroppo ormai mi resta solo la domenica sera per dedicarmi un po' a steemit e stavo recuperando un po' di tuoi vecchi post, e per quanto inutile il mio upvote mi fa piacere lasciare il segno che "ho letto". Oggi spero di arrivare un po' più avanti nel tempo col tuo blog, ero in forte arretrato...
Il tema che ho scelto per la scorsa settimana è una battaglia interiore fra la disperazione di un uomo che ha perso tutto ed il suo amore per la vita e gli affetti, che sono ciò che infine lo strappano alla voglia di far cessare il dolore, dolore che purtroppo è più forte di ogni cosa ed a volte ha il predominio.
So che questo post non è troppo allegro, ma se leggi "Vacanze a Giardini Naxos" o "La gatta ladra" sono certa che ti strapperanno un sorriso, così, per iniziare bene il lunedì mattina.
Ciao piuma, l'argomento che hai trattato è sempre attuale, purtroppo, perché la vita sovente ti mette a dura prova, per cui la mente può deragliare in territori molto pericolosi, con conseguenze fatali e devastanti.
Questa sera o domani dovrei avere un po' di tempo per leggere i post che mi hai citato, come te ho dovuto drasticamente ridimensionare la mia presenza su Steemit, non mi piace prendere in giro le persone, se lascio un commento è perché ho qualcosa da dire su quello che ho effettivamente letto, certi giorni faccio quasi fatica a scrivere post se non escono in maniera quasi automatica.
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