Enciclopsicologia Cap. 1 Daniel Goleman Parte 2 // Encyclopsychology Chap. 1 Daniel Goleman Part 2 [ITA - ENG]

in #ita7 years ago (edited)

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Bentornato caro amico di Steemit!
Proseguiamo nella scrittura della nostra Enciclopsicologia; nel post di oggi parleremo un pò dei vari contesti in cui Daniel Goleman si è trovato a vivere e sviluppare il suo pensiero, senza indugio partiamo andando a bomba sulle università!

La University of California e la Harvard University, presso le quali Daniel Goleman trascorre la maggior parte dei suoi anni di studio, sono atenei d'élite, tra i più celebri ed ambiti negli Stati Uniti.
Berkeley è, nel 1964, il cuore della contestazione giovanile, il braciere da cui scatenerà in tutto il mondo la fiammata del Sessantotto; la rivolta in favore dei diritti civili e contro la guerra del Vietnam, contro le discriminazioni razziali e sessuali, è sostenuta da una vastissima partecipazione di persone provenienti da ogni dove; si allarga rapidamente a tutti i campus americani e di qui, successivamente, in tutto l'Occidente ed in alcuni Paesi dell'Est, soprattutto la Cecoslovacchia, dove nel corso della Primavera di Praga (ti consiglio di ascoltare la canzone di Guccini che porta questo titolo), dal gennaio all'agosto del 1968, Alexander Dubcek, fautore del socialismo dal volto umano, una volta salito al potere imposta un tentativo di democratizzazione che molto presto viene soffocato dall'Unione Sovietica.
quando Goleman arriva a Berkeley, nei primi anni settanta, il clima del campus è cambiato; la controcultura rivoluzionaria della contestazione è quasi del tutto spenta, mentre sopravvive ancora quella degli hippies, tendenzialmente pacifista e non violenta; i "figli dei fiori" perseguono una libertà totale, praticano spensieratamente il sesso ed assumono droga senza porsi divieti morali; i loro lunghi viaggi collettivi li spingono spesso verso paesi asiatici come l'India o lo Sri Lanka, vista la propensione del movimento verso le filosofie orientali, la meta privilegiata però è sicuramente il Nepal con la sua capitale Katmandu (altro bel riferimento musicale, cercala, è di Rino Gaetano), un paradiso della droga.
il fatto che in quel periodo Daniel Goleman prenda la stessa via non deve far pensare che abbracci la controcultura hippy, il suo interesse ha radici ben più profonde; è vero tuttavia che nei primi anni settanta, mentre egli comincia a praticare la meditazione, si fa strada negli stati uniti il movimento religioso degli Hare krishna fondato nel 1966 a New York dalmaestro spirituale indiano A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada, e si fa vivo l'interesse per lo yoga e le altre pratiche legate alla spiritualità orientale.
A Berkeley però la rivoluzione ha un ultimo sussulto con il rapimento della ricca ereditiera Patty Hearst, nipote del magnate della stampa William Randolph Hearst; indottrinata dai rapitori Patty si unisce all'esercito simbionese sotto il nome di Tania e, dopo lunghe ricerche, viene arrestata e condannata al carcere per la partecipazione ad una rapina in banca; ovviamente la sua vicenda si traduce in un evento mediatico in tutto il mondo.
A Harvard, eccetto alcuni scioperi di protesta contro la guerra in Vietnam e la presenza di un manipolo di hippies la situazione rimane molto più quieta; la più antica università degli Stati Uniti, fondata nel 1636, non permette che si offuschi la sua fama di serietà e rigore.
A Harvard non c'è posto per nessun tipo di controcultura: di fronte alle sfide dello studio ed ai successi accademici, tutto il resto impallidisce!

Quando Goleman parte per i suoi soggiorni in India e nello Sri Lanka, si è già diffusa tra una fascia di persone abbienti, specialmente appartenenti al mondo dello spettacolo, la moda di frequentare gli ashram (luoghi di ritiro della tradizione indiana, dove circondati dalla natura si eseguono pratiche spirituali), di iniziare a praticare la meditazione e di cercare la guida dei guru (non stiamo parlando della marca di felpe ma dei maestri induisti); in questo senso possiamo pensare ai Beatles che nel 1968 intrapresero un viaggio per frequentare un corso di meditazione trascendentale presso l'ashram di Maharishi Mahesh Yogi (anche qui non parliamo dell'orso amico di Bubu ma di un guru che non è una felpa ma un maestro induista....che al mercato mio padre compro, alla fiera dell'est...), seguiti da un folto gruppo di giornalisti le quattro star trovano nello stesso ashram delle altre celebrità e decidono di sviognarsela prima della fine del corso definendo il posto "un villaggio tuiristico".
Con ben altre basi culturali e un diverso rigore nell'approccio Goleman si affida durante il suo soggiorno in oriente all'insegnamento spirituale di maestri come Neem Karoli Baba (e no, qui non stiamo parlando della strega che vola sulla sfera di cristallo in Dragon Ball!); nel libro che trae da quei viaggi, The Meditative Mind, Goleman conden oltre alle lezioni del guru induista anche quelle di diverse culture e discipline: descrive le tecniche di meditazione buddhista, del cristianesimo, dell'ebraismo del buddhismo tibetano, zen, sufi, kundalini, trascendentale e quelle sviluppate dal filosofo Georges Ivanovic Gurddjieff e dal filosofo indiano Jiddu Krishnamurti.

Molto più tardi rispetto ai suoi viaggi in Asia, Daniel Goleman incontra il più celebre esponente delle religioni orientali, il Dalai Lama, con cui stabilisce un fruttuoso rapporto di stima e collaborazione. Questo incontro è reso possibile dal Mind and Life Institute, il cui progetto nasce nel 1987 da un conversazione tra lo stesso capo spirituale dei tibetani, l'avvocato ed imprenditore Adam Engle e il neuroscienziato Francisco Varela; la convinzione che i tre hanno a cuore di sfatare è quella secondo la quale la scienza ha il ruolo di struttura dominante per indagare la natura della realtà, oltre che di più affidabile fonte di conoscenza che può rendere migliore l'esistenza umana.
Questo, secondo il Dalai Lama Engle e Varela, è un approccio incompleto; essi sono convinti che le pratiche contemplative ed i metodi d'introspezione possono essere usati come strumento d'indagine allo stesso livello d'importanza della ricerca scientifica.
Decidono quindi, nel 1990, di fondare il Mind and Life Institute con sede in Virginia a Charlottesville, per creare una potente collaborazione di lavoro e cooperazione nella ricerca tra scienza moderna e buddhismo.
In calendario l'evento più importante è annuale e mette il Dalai Lama ed altri maestri buddhisti a confronto con diversi scienziati su argomenti relativi a vari campi: le dipendenze, l'ecologia, le emozioni distruttive e quelle benefiche, l'etica, l'altruismo, l'economia e tanti altri ancora; dai dibattiti annuali vengono tratti dei libri che spesso incontrano i favori del pubblico, tra questi: Emozioni distruttive e Le emozioni che fanno guarire, firmate dal Dalai Lama e da David Goleman, quest'ultimo fa parte del comitato direttivo dell'istituto, organizza i due convegni in cui la sua teoria dell'intelligenza emotiva viene messa sul tavolo suscitando commenti diametralmente opposti.
Goleman ha dichiarato Tenzin Gyatso, quattordicesimo ed attuale Dalai Lama, a suo parere, una delle persone più dotate al mondo di intelligenza emotiva accanto a papa Francesco.
Tenzin Gyatso viene riconosciuto come Dalai Lama (che tradotto significa "Oceano di Saggezza") nel 1937 all'età di soli due anni, raggiunta la maggiore età assume i pieni poteri come massima carica religiosa e politica del suo paese; le azioni di Mao Zedong volte a conquistare il Tibet costringono il Dalai Lama all'esilio nel 1959; da allora in forza della sua superiorità spirituale, della sua disponibilità umana e della sua personalità, egli è diventato, come emerso da un sondaggio, il leader più popolare a livello mondiale; nel 1989 riceve il premio Nobel per la Pace per la resistenza non violenta contro la Cina da lui promossa.

Bene carissimo amico, siamo giunti al termine del viaggio di oggi, abbiamo appena visto il contesto in cui Goleman svilupperà il suo pensiero, che inizieremo già da domani a studiare in maniera più approfondita.
Ti ringrazio come sempre per il tempo dedicatomi e ti aspetto nei commenti per sapere cosa ne pensi del lavoro di stasera.
Ci si legge presto!

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Welcome back, dear friend of Steemit!
We continue to write our encyclopsychology; in today's post we will talk a bit about the various contexts in which Daniel Goleman has found himself living and developing his thoughts, without delay we start going to bomb on the universities!

The University of California and the Harvard University, where Daniel Goleman spends most of his years of study, are elite universities, among the most famous and sought after in the United States.
Berkeley is, in 1964, the heart of the youth protest, the brazier from which the flame of the Sixty-eight will unleash all over the world; the revolt in favor of the civil rights and against the Vietnam war, against racial and sexual discrimination, is supported by a huge participation of people coming from everywhere; it spreads rapidly to all the American campuses and from here, later, throughout the West and in some Eastern countries, especially Czechoslovakia, where during the Prague Spring (I suggest you listen to the song of Guccini who bears this title), from January to August 1968, Alexander Dubcek, advocate of socialism with a human face, once ascended to power imposed an attempt at democratization that was soon suffocated by the Soviet Union .
when Goleman arrives in Berkeley, in the early seventies, the campus climate has changed; the revolutionary counterculture of the protest is almost completely extinguished, while that of the hippies, which tends to be pacifist and non-violent, still survives; "children of flowers" pursue total freedom, carefree sex and take drugs without moral bans; their long collective trips often push them to Asian countries such as India or Sri Lanka, given the propensity of the movement towards Eastern philosophies, but the preferred destination is definitely Nepal with its capital Katmandu (another beautiful musical reference, look for it , is by Rino Gaetano), a drug haven.
the fact that at that time Daniel Goleman takes the same path should not make me think that hugs the hippy counterculture, his interest has much deeper roots; it is true, however, that in the early seventies, while he began to practice meditation, the religious movement of the Hare Krishna founded in New York in 1966 by the Indian spiritual teacher A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada, and shows interest in yoga and other practices related to Eastern spirituality.
In Berkeley, however, the revolution has a last gasp with the abduction of the rich heiress Patty Hearst, nephew of the press magnateWilliam Randolph Hearst; indoctrinated by the kidnappers Patty joins the symbiotic army under the name Tania and, after extensive research, is arrested and sentenced to prison for participation in a bank robbery; obviously his story translates into a media event all over the world.
At Harvard, except for some strikes against the war in Vietnam and the presence of a handful of hippies, the situation remains much quieter; The oldest university in the United States, founded in 1636, does not allow its fame of seriousness and rigor to be blurred.
At Harvard there is no place for any kind of counterculture: faced with the challenges of study and academic achievements, everything else pales!

When Goleman leaves for his stays in India and Sri Lanka, it has already spread among a group of wealthy people, especially belonging to the world of entertainment, the fashion of attending ashrams (places of retreat of the Indian tradition, where surrounded by nature spiritual practices are performed), to start practicing meditation and to seek the guidance of the gurus (we are not talking about the brand of sweatshirts but the Hindu masters); in this sense we can think of the Beatles who in 1968 undertook a journey to attend a course of transcendental meditation at the ashram of Maharishi Mahesh Yogi (also here we do not talk about Bubu's friendly bear but a guru who is not a sweatshirt but a Hindu master .... that my father buy at the fair in the east ...), followed by a large group of journalists the four stars are in the same ashram of other celebrities and decide to sviognarsela before the end of the course defining the place "a tuiristic village".
With other cultural bases and a different rigor in the approach Goleman relies during his stay in the east to the spiritual teaching of masters like Neem Karoli Baba (and no, here we are not talking about the witch who flies on the sphere of crystal in Dragon Ball!); in the book that draws from those journeys, The Meditative Mind, Goleman conden in addition to the lessons of the Hindu guru also those of different cultures and disciplines: describes the techniques of Buddhist meditation, Christianity, Judaism of Tibetan Buddhism, Zen , Sufi, kundalini, transcendental and those developed by the philosopher Georges Ivanovic Gurddjieff and the Indian philosopher Jiddu Krishnamurti.

Much later than his travels in Asia, Daniel Goleman meets the most famous exponent of Eastern religions, the Dalai Lama, with whom he establishes a fruitful relationship of esteem and collaboration. This meeting is made possible by the Mind and Life Institute, whose project was born in 1987 from a conversation between the same spiritual leader of the Tibetans, the lawyer and entrepreneur Adam Engle and the neuroscientist Francisco Varela; the belief that the three have at heart to debunk is that according to which science has the role of a dominant structure to investigate the nature of reality, as well as a more reliable source of knowledge that can make human existence better.
This, according to the Dalai Lama Engle and Varela, is an incomplete approach; they are convinced that contemplative practices and methods of introspection can be used as investigative tools at the same level of importance as scientific research.
In 1990, they decided to found the Mind and Life Institute based in Virginia in Charlottesville, to create a powerful collaboration of work and cooperation in the research between modern science and Buddhism.
On the calendar the most important event is annual and puts the Dalai Lama and other Buddhist masters in comparison with different scientists on topics related to various fields: addictions, ecology, destructive and beneficial emotions, ethics, the altruism, the economy and many others; from the annual debates are drawn books that often meet the favors of the public, including: Destructive emotions and The emotions that make you heal, signed by the Dalai Lama and David Goleman, the latter is part of the the executive committee of the institute, organizes the two conferences in which his theory of emotional intelligence is put on the table provoking diametrically opposed comments.
Goleman declared Tenzin Gyatso, fourteenth and current Dalai Lama, in his opinion, one of the most gifted people in the world of emotional intelligence alongside Pope Francis.
Tenzin Gyatso is recognized as Dalai Lama (which translated means "Ocean of Wisdom") in 1937 at the age of only two years, when he reached the age of majority he assumes full powers as the highest religious and political office in his country; the actions of Mao Zedong aimed at conquering Tibet forced the Dalai Lama into exile in 1959; since then by virtue of his spiritual superiority, his human availability and his personality, he has become, as emerged from a survey, the most popular leader in the world; in 1989 he received the Nobel Peace Prize for non-violent resistance against China he promoted.

Well dearest friend, we have come to the end of today's journey, we have just seen the context in which Goleman will develop his thought, which we will begin from tomorrow to study in more depth.
I thank you as always for the time dedicated to me and I wait for you in the comments to know what you think of the work of tonight.
Read it soon!

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.....Del mio meglio! Pikkio82

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Alla fine uscirà una gran bella enciclopedia!! Bravo Antonio, un saluto @giornalista

Grazie mille Giuseppe!!!! Ti confesso che credo sarà un bel lavorone....non voglio esagerare ma solo con Goleman riuscirò a scrivere almeno una decina di post....dopodichè ci sono Fromm, Winnicott, Klein, Montessori, Freud....e ancora un casino di altri nomi, ho da scrivere per un anno intero :-)

Un anno??? Credo molto molto di più!

Ottima visione e rilettura di tutto un universo di pensiero del quale non ero assolutamente a conoscenza, che ha scaturito come frutto questo tuo validissimo post sotto molteplici punti di vista, davvero un eccellente lavoro perfettamente confezionato, eccellente!!

Grazie mille!!! Ancora il lavoro è ben lungi dall'essere finito, come scrivevo al caro Giuseppe solo con "Daniel" andremo avanti almeno per tutta questa settimana e non escludo di straforare nella prossima! Mi auguro che i prossimi articoli possano piacerti e risultare altrettanto interessanti. Grazie mille come sempre per esser passato di qua e.....Ci si legge presto!

Insomma, una vita movimentata sto Goleman! Bravo pikkio, articolo come sempre ben scritto e interessante, certe volte non riusciamo a comprendere che dietro ogni autore ci sia una storia, complessa come lo sono tutte le storie umane.
Attendo i racconti delle prossime mirabolanti avventure !

Ciao Fra!! Grazie mille per i complimenti! Beh si il. buon David ha avuto una vita interessante, considerando che frequentava l'università nel periodo degli hippies e che ha fatto dei bei viaggetti....a prescinder da ciò che si dica sui libri secondo me si deve essere proprio spassato eh eh! Ci vediamo sotto i prossimi post, ti stupiremo con effetti pirotecnici (stupiremo sono sempre io che da buon megalomane mi do de noi deihihih :-P)! A presto!

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