Pettorale esterno ed interno: bufala o verità?

in #ita6 years ago

Quante volte andando in palestra ci si ritrova davanti istruttori enormi muscolarmente ma veramente mal preparati?
Uno degli errori più comuni che commettono, e che quindi trasmettono ai principianti, è quella dell'esistenza di un pettorale esterno e di uno interno. Alcune maldestre routine di allenamento mostrano specifici esercizi di isolamento per questi fantomatici muscoli. In realtà stiamo parlando di un unico muscolo: il grande pettorale. Vediamo adesso un po' di anatomia e poi qual è l'errore che si commette e che fa pensare che siamo di fronte a due muscoli diversi.
Il muscolo grande pettorale ha una forma a ventaglio ed è composto da tre capi:

  1. Capo clavicolare: origina dalla metà mediale del margine anteriore della clavicola.
  2. Capo sterno-costale: origina dalla faccia anteriore dello sterno e dalle cartilagini costali dalla seconda alla sesta costa
  3. Capo addominale: origina dal foglietto anteriore della guaina del muscolo retto dell'addome e dall'aponeurosi del muscolo obliquo esterno dell'addome.

I tre capi si inseriscono con un tendine unico sul labbro laterale del solco intertubercolare dell'omero.

shoulder.jpg
Frank Netter image

Per quanto riguarda invece la sua azione, determina movimenti dell'omero in diverse direzioni.
Quello che è importante capire è che le fibre hanno un decorso orizzontale/obliquo dall'origine all'inserzione e quindi è impossibile che venga reclutata solo una piccola porzione esterna o una piccola porzione interna. Le fibre verranno reclutate per la loro intera lunghezza in ogni caso!
Possiamo dunque escludere categoricamente l'esistenza di un petto interno e uno esterno.

Da cosa nasce allora questo errore?
Spesso ci si può ritrovare dopo una sessione di allenamento del petto con dolori muscolari soltanto vicino allo sterno (origine) o soltanto a livello più esterno (vicino l'inserzione) che possono dare l'idea che si abbiano due muscoli separati e che venga sovraccaricato solo uno di essi.
In realtà è semplicemente un dolore dovuto a microlesioni a livello delle giunzioni miotendinee (ricche di recettori del dolore sensibili allo stiramento) presenti al confine tra muscolo e tendini. Possiamo avere dolore a livello dell'origine, dell'inserzione del muscolo o in entrambe le zone ma ciò non è assolutamente correlato con una particolare maggiore attivazione di una porzione o dell'altra!

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