Un po' di storia

Un po' di storia

Per trovare le prime testimonianze riguardanti il miele, bisogna guardarsi indietro di qualche milione di anni. Infatti le prime tracce di api sulle terra le abbiamo da 50 a 25 milioni di anni fa. Per quanto riguarda l'ape come la intendiamo oggi si stima abbia un'età compresa tra i 20 e 10 milioni di anni fa.
Le più antiche testimonianze storiche quindi "scritte" ci arrivano dall'impero Egizio, dove più di una volta sono state raffigurate all'interno dei loro geroglifici. Oltre ad esse anche i numerosi ritrovamenti di anfore piene di miele o favi in tombe private.

“il miele è una sostanza che cade dall’aria, specialmente al sorgere delle stelle e quando si incurva l’arcobaleno”… “l’ape lo porta da tutti i fiori che sbocciano in un calice…

Così esordiva Aristotele nel "De Generatione Animalium", qui troviamo una prima descrizione delle nostre amiche api, in più viene ipotizzato per la prima volta che le api non raccogliessero il miele, ma fosse frutto di un processo di elaborazione.

Il nettare degli Dei!

Come riportavamo nelle spigolature;

Nella società ellenica, il padre di tutti gli dei, Zeus, veniva chiamato Melisseo (uomo-ape) questo perché da piccolo fu nutrito dalle api di Creta. Riconoscente conferì alle api il colore dorato ....

Ebbene si il miele come anche le api era considerato sacro, di origine divina, questo perchè veniva utilizzato nella grande maggioranza di riti che prevedevano offerte verso gli Dei.
Troviamo una visione sociale delle nostre api all'interno dell'Iliade, dove vengono descritti come insetti che non abbandonano mai la casa e grandi difensori della nei confronti degli invasori.

…come api maculose in erti
Nidi nascoste, a chi dà lor la caccia
S’avventano feroci, e per le cave
Case e pe’ figli battagliar le vedi..

Il fascino delle nostre amiche api non si fece attendere molto, che anche all'interno del mondo intellettuale romano troviamo i primi riferimenti, all'interno della Naturalis Historia opera di Plinio Il Vecchio, dove viene messo in risalto come la vita della colonia fosse comunitaria ed obbediente alle divisioni dei compiti.
Prima ancora anche Marco Tullio Cicerone utilizzò all'interno della res publica la similitudine con l'organismo alveare.
Senza obra di dubbio però fu Virgilio il massimo esponente delle nostre amiche api, le troviamo sia all'interno delle Bucoliche che nelle Georgiche

“Sono esse le uniche ad avere i neonati in comune e le dimore della propria città in consorzio, passando la vita sottomesse a generose leggi; e perciò sono le uniche a conoscere patria e casa tranquille. Esse sapendo che l’inverno ritornerà, penano d’estate nella fatica e custodiscono ogni provento in comune. Così alcune badano al cibo e secondo l’accordo stabilito vanno e vengono alla campagna […] Il riposo è uguale per tutte, il lavoro per tutte eguale. […] Sicuramente ti stupirai di una strana costumanza prediletta dalle api: quella di non voler il congiungimento amoroso e così di non arrendersi prostrate con il proprio addome a Venere, e così di avere discendenti senza soffrirne.”

Anche in questo caso ritroviamo la vita dell'alveare proposto come modello organizzativo.

L'apprezzamento dei romani non si limitava all'aspetto politico dell super organismo alveare, ma sfruttavano il miele come alimento e bevanda, a vero e proprio ingrediente per insaporire i pasti.

Per questa prima parte ci fermiamo qui, il balzo temporale ci porterebbe fino agli inizi del medioevo, ragion per cui credo sia preferibile andare ad osservarlo in un secondo momento.

«Dobbiamo imitare le api che svolazzano qua e là e suggono i fiori adatti a fare il miele […] distinguere quello che abbiamo ricavato dalle diverse letture […]. Fondere poi, in un unico sapore, valendoci della capacità e della diligenza della nostra mente, i vari assaggi, così che, anche se ne è chiara la derivazione, appaiano tuttavia diversi dalla fonte».

Seneca

Fonti:
Il Miele
L'ape nella letteratura
Mieli d'italia
BioApi

Tutte le foto sono di mia proprietà

_{Immagine di mia proprietà, realizzata da @pab.ink un ringraziamento speciale al team di @DaVinci.art}