L'ape: Morfologia e Biologia [2/2]

L'ape: Morfologia e Biologia [2/2]

Ci siamo lasciati nel post di ieri con una visione generale del superorganismo alveare, oggi andando ad analizzare singolarmente ogni individuo di questo organismo.

• Ape operaia: Svolge innumerevoli mansioni, lavoratrice per eccellenza, possiamo dire che detiene il controllo dell'alveare grazie alle sue mansioni, in quanto controlla l'ovodeposizione della regina, costruisce i telai e inizia la fase della sciamatura. Per svolgere ognugna di queste mansioni l'ape utilizza una parte specifica del corpo.
  Le ali ad esempio come abbiamo visto, vengono utilizzate per la ventilazione all'interno dell'alveare, assicurando anche la giusta umidità e temperatura in base al clima esterno. Grazie alle spazzole cestelle, situate sulle zampette posteriori possono raggruppare il polline raccolto sui fiori e portarlo all'interno dell'alveare (palline colorate che vediamo attaccate). La mascella dell'ape si unisce con la parte superiore della bocca per andare a formare un ligula con la quale riesce a suggere il nettare dai fiori, che poi verrà raccolto all'interno della sacca melaria. La parte mandibolare, poco sviluppata serve principalmente per le mansioni di pulizia all'interno dell'alveare. A seconda dell'età cambiano i compiti svolti nella vita di un ape, ad esempio vediamo come la pappa reale viene secerna attraverso delle ghiandole, solo nelle api in giovane età.

Fonte,

• Api fochiste: Negli ultimi anni grazie alla progressione scientifica e all'avvento delle termocamere , si è potuto osservare come le api riuscissero a riscaldare il loro alveare.
  Grazie alle immagini di queste termocamere si è potuto osservare il comportamento delle api, sopratutto si è capito che la fonte principale di calore all'interno dei un alveare non era la covata, come si pensava inizialmente, ma ben si le api stesse. Quindi analizzando queste api immobili, attraverso la termocamera si è giunti a due conclusioni su come un'ape potesse generale calore.
  La prima consiste nell'avvicinamento del corpo dell'ape sulla covata opercolata, dalla pressione esercitata si ipotizza inizi a generare calore nella parte sottostante. Oppure si è notato come alcune api si inserissero all'interno di cellette vuote, lasciando uscire la parte posteriore, riscaldando cosi la covata circostante. Da questi comportamenti si è dedotto che l'atto di riscaldare la covata non sia involontario, ma bensì una produzione di calore programmata e finalizzata per uno scopo ben preciso.

• Api fucaiole: Con il termine ape fucaiola si intende un' ape operaia che prende il posto della regina, questo accade quando la colonia rimane orfana per un lungo periodo.
  Questo estremo tentativo dell'ape operaia però, non porta grandi risultati, infatti queste uova daranno origine solamente a fuchi, in questo modo man mano il numero delle operaie andrà a sempre più a diminuire fino all'estinzione della colonia.

• Ape regina: La regina è l'unica femmina con l'apparato riproduttivo sviluppato dell'alveare, quindi l'unica predisposta alla riproduzione. Il suo corpo è molto più lungo rispetto a quello di un ape normale e il suo ventre snello e di color marroncino. Una regina nel pieno della suo produttività riesce a deporre una media di duemila uova al giorno.
  Paragonabile ad una vera e propria macchina produttrice di uova, si nutre come abbiamo più volte detto nei capitoli precedenti solo ed esclusivamente di pappa reale, introdotta direttamente nella sua bocca dalle api nutrici.
  La nostra figura di regina però è molta distorta da quella che è realmente la vita di un'ape regina all'interno dell'alveare, essa infatti è costretta tutta la sua vita all'interno dell'arnia, trova il suo unico momento di libertà durante il volo di accoppiamento o volo nuziale.

• Il Fuco: IL fuco è il maschio della specie, trova come suo unico scopo la fecondazione dell'ape regina, infatti dopo essa il fuco muore.. Brutta storia nascere fuchi...
  Ma tornando a noi, lo riconosciamo grazie alla sua stazza molto più grande rispetto a quella di un'ape normale ed è pronto per l'accoppiamento dopo circa 10/15 giorni dalla nascita.

IL ciclo biologico di un ape
Iniziamo con la regina che depone un uovo per ogni celletta all'interno del favo, queste uova posso essere fecondate, che porteranno alla nascita di un ape operaia, o non fecondate da cui nasceranno esclusivamente fuchi.
Nei tre individui la crescita larvale e la metamorfosi in adulto hanno durate differenti, troviamo in comune solamente i primi tre giorni in cui lo stadio è quello di uovo, per poi passare in stato larvale cinque giorni per quanto riguarda l'ape operaia e regina, mentre sette per il fuco, in fine la metamorfosi uovo ad individuo adulto completa che vede sempre il fuco in testa con sedici giorni, poi l'ape operaia con tredici giorni ed in fine la regina con appena nove giorni per completare la metamorfosi.

Quindi abbiamo: Fuco in testa con ventiquattro giorni prima di nascere, seconda l'ape operaia e terza la nostra regina con solo sedici giorni prima di venire al mondo. ( i conti non tornano mai, ma è normale).
A secondo di chi dovrà prendere posto all'interno dell'alveare, le api operaie costruisco celle di dimensioni diverse, troviamo celle esagonali grandi per i fuchi, celle esagonali piccole per le operaie, ed in fine le celle reali per le nostre regine.

Spero che questo breve viaggio all'interno del superorganismo alveare vi sia piaciuto, alla prossima con altri contenuti riguardati questo fantastico mondo!

tutte le foto tranne quelle diversamente citate sono di mia proprietà

Fonti:

"Apicoltura tecnica e pratica"
"Farina del mio sacco"