Il Saccheggio [2/2]

Il Saccheggio [2/2]

Rieccoci con la seconda parte dedicata al saccheggio, quest'oggi andremo ad affrontare le cause che possono suscitare questo comportamento alla nostre amiche api.

Iniziamo con il dire che il saccheggio, può verificarsi in ogni momento della stagione, in quanto questo fenomeno può essere indotto da diversi fattori, come quello ambientale, situazioni anomale o da errori commessi dall'apicoltore.

• Le condizioni ambientali
  Nelle stagioni in cui troviamo abbondanza di fioriture, essendoci molte bottinatrici indaffarate nella raccolta del nettare e polline, difficilmente possono essere distratte dal loro lavoro. Per esempio nell'estrarre un telaino durante la visita è possibile scuoterlo sull'arnia sottostante, per osservare le goccioline di miele scendere, questo per verificare lo stato di raccolta delle bottinatrici, noteremo che le goccioline di miele verranno subito risucchiate dalle api operaie, senza il rischio del saccheggio da parte di altre colonie, proprio perchè impegnate nel lavoro di raccolta. Possiamo anche estrarre dei favi durante la visita per agevolarci il lavoro, deporlo sul lato dell'arnia senza che nessuna delle bottinatrici si avvicini con "brutte" intenzioni.
  Questa situazione di pace però viene interrotta durante i periodi di tarda estate, in quanto il flusso nettarifero si riduce, le famiglie sono numerose e ci ritroviamo un gran numero di bottinatrici che vagano oziose alla ricerca di cibo. In queste situazioni può accadere, che senza un motivo apparente, un gran numero di api si riversi all'attacco di una famiglia vicina attratte dall'odore del miele proveniente dalle scorte. Si nota anche come in alcuni apiari, dove alcune casse ricevono il sole prima rispetto alle altre, nei periodi pre-primaverili, il glomere interno si scioglie prima, in questi casi può capitare che attacchino le famiglie ancora in glomere.

• Situazioni interne all'alveare
  Abbiamo visto come sono maggiormente soggetti al saccheggio gli alveari deboli o con insufficienti difese, ma altre possono essere le colonie soggette al saccheggio, come ad esempio quelle destinate alla produzione di regine o pappa reale.
  Bisogna prestare attenzione anche agli sciami creati da noi artificialmente, in quanto essendo popolati da api di più famiglie, possano innescare un saccheggio da parte di queste ultime. Anche l'ondata dell'acaro varroa ha aumentato il saccheggio, indebolendo le famiglie e portando quelle più forte alla sopraffazione.

• Gli errori dell'apicoltore
  Le origini del saccheggio molto spesso derivano proprio da alcuni errori che può commettere l'apicoltore, qui di seguito adiamo a vedere alcuni di essi: visite troppo lunghe, durante periodi troppo siccitosi o in presenza di poche fioriture.
  Operazioni particolari alle famiglie in orari sbagliati, ad esempio la restituzione dei melari smielati, quindi ancora sporchi, durante la giornata e non durante le ore notturne, l'odore del miele attirerebbe il saccheggio. Anche la rottura o l'abbandono di favi nelle vicine possono stimolare il saccheggio. Può inoltre accadere che gli alveari nomadi più forti e sviluppati, attacchino le arnie stanziali, questo perchè solitamente le famiglie utilizzate per il nomadismo sono molto forti rispetto alle stanziali.

• Come preveniamo il saccheggio??
  Andiamo a vedere ora quali possono essere gli accorgimenti utili per evitare il saccheggio.
  Eliminare gli alveari malati, deboli o orfani, negli alveari che per particolari esigenze sono deboli (allevamento di regine, pappa reale, sciame artificiale), è importante stringere le porticine di ingresso, anche fino a consentire l'ingresso di una sola ape alla volta se necessario.
  Individuare le famiglie inclini al saccheggio e provvedere ad una sostituzione della regina.
  Fare molta attenzione durante le visite a possibili stimoli che potrebbero stuzzicare l'aggressività delle bottinatrici (gocce di miele, attrezzatura sporca,rottura di favi).
  Restituire i favi smielati solo all'imbrunire, ultima ma non per importanza il miele deve essere somministrato alle api solo sotto forma di favo opercolato, mai di miele sfuso.

• Come interveniamo in caso di saccheggio?

Se nonostante tutti i nostri piccoli accorgimenti, il problema del saccheggio resta ci sono alcuni piccolo passi da attuare per cercare di risolvere la situazione.
Primo passo individuare la provenienza delle api assalitrici con il metodo della farina.(trovate spiegato nel capitolo precedente)
Una volta individuata la cassa possiamo nebulizzare acqua fresca sopra le api, in questo modo abbasseremo la loro temperatura corporea e di conseguenza la sovra eccitazione di quel momento(sconsiglio l'utilizzo del fumo in questi casi, anche se in alcuni manuali potreste trovare anche quest'ultimo metodo, approfondiremo la questione fumo/acqua più avanti). Per quanto riguarda le arnie assalite invece, è importante cercare di restringere l'ingresso con l'ausilio delle apposite griglie, o in assenza di esse anche tramite del fieno o semplici liste di legno.
Esistono anche alcuni metodi "alternativi" chiamiamoli cosi, uno tra questi è l'inversione delle due colonie, quindi spostare la colonia assalita nel posto dell'assalitrice e viceversa, non è ancora chiaro come funzioni questo metodo, ma il senso è quello di far rimanere disorientate le api assalitrici, che si ritroveranno la loro famiglia al posto di quella assalita..
Altra tecnica è quella di scoperchiare tutte le nostre famiglie, quindi levare il "coperchio" e il "coprifavo" in questo modo, ci ritroveremo con tutte le api al di fuori e in preda ad una improvvisa emergenza, questo stato d'allerta distoglierà le assalitrici, per impegnarle alla difesa della propria famiglia.

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Spero che questo secondo e ultimo capitolo riguardante il saccheggio vi sia piaciuto, prossimamente assisterete alla prima smielatura che effettuerò nella giornata di domani, alla prossima!!!

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Fonti:

"Apicoltura Tecnica e Pratica"
Il Saccehggio
agraria.org
Il saccheggio-Apicoltori.so
Guida sulla salute delle api

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Tutte le foto sono di mia proprietà