API E PESTICIDI – LA DIRETTIVA EUROPEA DA SOLA NON BASTA
API E PESTICIDI – LA DIRETTIVA EUROPEA DA SOLA NON BASTA - vanno attuate politiche di salvaguardia, sviluppo e sostegno del mondo apistico e del mondo agricolo.
Con questa immagine, di un' Ape costretta ad indossare una maschera anti pesticidi, vorrei nuovamente richiamare l'attenzione sul tema a noi tutti caro, della difesa dell'ambiente dalla scellerata aggressione di pesticidi ed inquinatori ambientali che stanno minando l'ecosistema in cui viviamo. Ancora stenta ad essere consapevolezza comune che della nostra amata terra, l’Apis mellifere, sono le principali sentinelle contro l’inquinamento ambientale, perché se non respireranno più loro non respireremo più noi.
Ricordiamoci che l’enorme lavoro di impollinazione di Api ed insetti pronubi contribuisce alla realizzazione del 90% della produzione mondiale di cibo. Su 100 colture 70 dipendono dal loro lavoro. Abbiamo quindi una responsabilità enorme ed un debito immenso verso questi insetti che ci aiutano a vivere.
Al bando quindi tutti i pesticidi chimici che vengono utilizzati per l' agricoltura di tipo industriale perché gli insetti, contaminati da fiori trattati con sostanze nocive o dalle polveri rilasciate durante la semina, subiscono danni al loro sistema nervoso centrale compromettendone la loro capacità: di raccogliere il polline, di saper ritornare verso l'arnia, diminuiscono la memoria olfattiva, aumentano la mortalità delle larve, rendono sterili le Api regine che, in cattiva salute, depongono poche uova e quindi mettono a rischio l’esistenza stessa della colonia.
Spostando la lente di ingrandimento, inquadrando l’ambito italiano, i principali contesti apistici ci informano che il 2017 è stato un anno disastroso, il peggiore degli ultimi 35 anni per il mondo dell’apicoltura. Complici sono state le condizioni meteorologiche: aumento di giornate di pioggia e temperature basse, hanno ridotto il lavoro degli alveari inoltre, va aggiunto l’uso indiscriminato di sostanze nocive che ha fortemente condizionato la normale attività delle Api. Questi fattori hanno determinato la perdita della metà della produzione del miele, solo 10 milioni di chili a fronte di un'importazione di 23 milioni di kg. La metà del miele importato viene da paesi extra europei che aggirano le norme di sicurezza alimentare, in prima linea ci sono Ungheria e Cina.
Ma, parliamo anche di potenzialità e sviluppo. Attualmente in Italia esistono oltre 50 qualità di miele dovute alla diversità di colture che vi sono nelle nostre regioni. Mieli noti come quello millefiori o di castagno o di melata ma anche di timo, rosmarino o lavanda per non parlare del miele di cardo, di carrubo, di aneto ecc., ci sarebbe da parlarne in pagine intere della varietà e ricchezza del miele italiano, dalle grandi proprietà benefiche per la nostra salute.Si stima, fonte Coldiretti, che lungo la nostra Bell'Italia sono sparsi, ad ogni altitudine e latitudine, circa 1,2 milioni di alveari condotti da circa 45.000 apicoltori tra professionisti e hobbisti. L'attività di queste sinergie produce più di 2 miliardi di euro alle coltivazioni per effetto dell'impollinazione. E’ un settore quindi quello apistico, che offre enormi potenzialità dal punto di vista economico-produttivo ed è una grande risorsa per favorire la salvaguardia ambientale e delle colture. Ma occorre un grande sforzo di operatori del settore, Enti locali, amministratori pubblici e privati, cittadini tutti, per far sì che vengano attuate politiche di salvaguardia, sviluppo e sostegno del mondo apistico e del mondo agricolo.
Alla prossima!
Immagine di mia proprietà, realizzata da @pab.ink un ringraziamento speciale al team di @DaVinci.art
Fonti:
Foto:
È un tema molto importante questo secondo me.. ricordo che per la tesina della maturità una mia amica era partita dal TTIP e aveva fatto una riflessione e analisi su alcuni pestitici.
Oltre ad essere importante, è anche una questione che non dovrebbe essere sottovalutata!
Ottimo post phage e soprattutto ben scritto e molto chiaro!
Grazie!!!
Veramente un ottimo post caro!
Le informazioni che hai inserito nel tuo scritto dovrebbero tutti farci riflettere sulla vera importanza Delle Alpi e su come, noi esseri umani, non facciamo altro che rovinare tutto quello che ci sta intorno con le nostre mani!
Bravo, spero che ci riflettano in molti.
Il problema non è molto nel rifletterci, ma ricordarselo il giorno dopo!!!
Post molto interessante.
Dovremmo davvero riflettere su come l'uomo distrugge tutto ciò che di sano c'è in natura. Dovrebbe esserci molta più informazione, molte più notizie come quelle che ci porti tu, forse così la gente si sensibilizzerebbe di più!
Bravo!
Tutti nel piccolo possono contribuire!
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