Storie di Tatuaggi
Giulia si copre gli occhi con la mano, cercando di coprire il bagliore del sole.
La sua migliore amica non era ancora tornata dal bar e non riusciva ad intravederla.
Minuta e con i capelli neri pece si perdeva sempre tra la folla.
Quante volte l'aveva persa!
Passavano le ferie estive insieme da ormai vent'anni, una scappatoia dalla vita quotidiana, dal lavoro e dalle rispettive famiglie.
E sempre su quella spiaggia, da quando da ragazzine avevano osato mettere piede in una spiaggia per nudisti.
Il suo sguardo si ferma un attimo, una farfalla azzurra posata su una chiave dorata attira la sua attenzione.
Eccola! Il tatuaggio, fatto insieme in Spagna anni fa, risalta sulla spalla dell'amica.
Sorride. L'amica si volta con due cocktail coloratissimi in mano, camminando sorniona verso di lei.
Andrea passa accanto ad una ragazza dai capelli color pece, un forte odore di gelsomino lo travolge.
Per un attimo rimane spiazzato.
Era il profumo preferito di Sabrina.
Sua moglie.
La sua ex moglie.
Ogni volta che tornava dai suoi viaggi di lavoro in giro per il mondo le portava sempre un profumo nuovo.
Stessa fragranza. Gelsomino.
Era diventata una sfida per lui, una continua gioia per lei.
Si erano amati per poco tempo, cinque anni, ma erano stati intesi, pieni di sentimenti sorprendenti e passione travolgente.
Finché lei se ne era andata per sempre.
Il suo sguardo si posa sul suo polso tatuato, un gelsomino intrecciato ad una S.
Un per sempre pesante da portare.
Erika osservava l'uomo arrivare al bar. Stava osservando qualcosa nel polso.
Curiosa, senza farsi notare, si sposta per osservare meglio.
Nota subito la S nel tatuaggio e torna al suo posto.
Sorseggiando il suo martini, scende dallo sgabello, e passando accanto all'uomo, torna al suo ombrellone.
La sua mente torna al passato, alla sua S.
S come Selene.
S come sorella, la sua piccola sorella.
Una piccola S con delle stelline si nascondeva dietro il suo orecchio, scoperta dai capelli color cenere legati con una crocchia.
Una lacrima le solca il volto, mischiandosi al sapore dell'alcool sulle sue labbra.
I servizi sociali, poco dopo la fine della guerra, avevano portato via sua sorella quando aveva tre anni e non aveva più avuto sue notizie.
Crescendo l'aveva cercata e chiesto informazioni, ma nessuno sapeva aiutarla. Finché aveva assunto un investigatore privato.
E lui l'aveva trovata. Si trovava nel cimitero di una città vicina. Era morta a settant'anni, felice, abbracciata dalla famiglia, dalle figlie e nipotine.
Quella che adesso era anche la sua famiglia. Quelle persone l'avevano accolta e amata fin da subito, vedendo in lei molto della sorella, madre e nonna defunta.
Giorgio passa accanto alla signora che sorseggia un martini, e sorride.
Anche lui avrebbe sorseggiando martini nudo da anziano in riva al mare, pensò.
E pensò anche che fortunatamente non era più un ragazzino.
Era stato scalmanato per tutta la giovinezza.
Niente scuola ma tanto svago, nonostante le legnate che aveva preso dal padre.
E crescendo, dopo la maggiore età, non aveva messo sale in zucca.
Una fascia sull'avambraccio ne era la prova.
Finalmente si era deciso a farsi togliere quell'obrobio di tatuaggio che da ragazzino si era fatto fare in Grecia.
Frutto di una serata con troppi martini e troppi amici fuori controllo.
Meno male era arrivato Armando, che, con la sua pacatezza e la sua tanta pazienza, aveva sistemano l'irrequietezza della sua vita.
"Denise? DENISE? Ci sei? Iiiiuuuuuhhhh?"
Priscilla sventolò la mano davanti agli occhi della nipote.
"Eh? Che? Che c'è?" si destò incrociando lo sguardo della zia.
"Dov'eri? Ti eri persa di nuovo tra le tue fantasie? La signora ha finito."
La ragazza osservò la sua mano. Un bellissimo henne partiva dalle dita, ornava il dorso della mano fino a chiudersi nel polso minuto della diciottenne.
Poi sorridente e grata ringraziò la donna di colore davanti a lei che aveva realizzato il suo bellissimo capolavoro.
Il suo sguardo poi andò su Giulia che proprio in quel momento si stava scattando un selfie con l'amica.
Si soffermò poi su Andrea, che stava parlando vivacemente con il barman, lasciandosi alle spalle la tristezza del passato.
Osservò poi Erika, che aveva preso un libro e reggendosi gli occhiali, era immersa nella storia.
Il suo sguardo poi si posa su Giorgio e l'uomo accanto a lui. Sorridenti, stretti in un abbraccio solido, guardavano un aquilone volare in alto nel cielo.
Immagine Creative Commons cc0, fonte
Poi guardò di nuovo la donna e la zia.
"Contenta cucciola?"
La sua mente iniziò a viaggiare, a desiderare e immaginare la miriade di occasioni, attimi, scelte, amori e sbagli da fermare definitivamente sulla sua pelle.
"Per ora si zia, per ora si.."
Partecipo con questa storia al theneverendingcontest _n° 32 S2-P7-I1 di @spi-storychain.
Tema : Tatuaggi
Ambientazione : Villaggio vacanze per nudisti
Logo realizzato da @ran.koree
Logo realizzato da @lallo
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Molto belli questi flash che vagano leggeri sfiorando le vite di tante persone!
Grazie :)
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