I.

Il mio pugno si apre, la bocca di una caverna.
I millisecondi scuri svelano le sue dichiarazioni
sparse di luce irregolare su un tablet distorto.

Distendo la certezza dal cielo metallico - i
miei occhi non macchiano l'approccio della sera.

Pietre piramidali ombreggiate, proprio così;
corpi delicati con ambiguità.
Li raggiungo con il mio intelletto

Eppure non toccarli.
È abbastanza

allungare le mie mani
e guardare le ombre mescolarsi.

II.

Lo smeraldo è diventato il colore della carne che
esplode dai sarcofagi grigi.

Non riesco a togliere le copertine
per inalare mosto e parole.

Sigillato da decreti imperscrutabili,
ornato da un tridente ceruleo.

Storie nelle tombe a corteccia di corteccia,
Larve in ambra d'oro.

Le mie cifre ardenti prendono il volo, i
viticci che si espandono e si allontanano.

Avvicinandosi alla volta celeste,
ritirandosi nell'ombra e nell'idromele.

III.

Questa foresta è un museo astrale
con credenze a tre punte a cinque punte;
emergendo attraverso lo spazio in ritmo,
dipingendo il marrone in verde.

I dendriti di rami e radici
mi lanciano scintille e dissenso.
Per tutti i miei trattati pericolosi,
mi scambiano una lente elaborata.

Uno specchio di muschio per un gingillo,
un percorso minerale per un tomo.
Questa foresta scambia la mia cassa per una culla, la barattano
come una capanna per una casa.

IV.

Come le cascate si lasciano
con le carezze d'aria,

Mentre il sudario della notte cade
a coprire le pietre,

Come la rugiada del mio cuore cade
ma si ferma prima del mattino,

Quindi le mie mani cercano di afferrare
ma non riescono a prendere piede.