Rivoluzionari

in #ita7 years ago (edited)
Devo toccare un argomento delicato, mi dispiace. Ma mi urgeva una riflessione e volevo condividerla con voi. Avrete tutti seguito con trepidazione, come me, la vicenda spagnola, che non solo non accenna a finire, ma minaccia di prendere una piega drammatica che evoca fantasmi di un passato nemmeno troppo lontano.


Foto Wikipedia

Come doverosa premessa, vorrei dire che concordo con quanto già detto altrove dalla mia amica Francesca @martaorabasta, cioè che in un mondo globalizzato non apprezzo la parcellizzazione di un'Europa che dovrebbe, al contrario, fare maggiori sforzi per unire i propri intenti in materia di politica interna ed estera. Tuttavia, quando i piccoli si scontrano con i grandi, un qualche afflato di simpatia romantica uno se lo ritrova, in un angolo della tasca. E, col privilegio di chi se ne sta lontano e guarda - come diceva il poeta Lucrezio - gli affanni altrui, mi sono messa alla finestra del mio televisore e sono stata ad osservare gli eventi. E quello che ho visto all'inizio non mi è piaciuto per niente.


foto


foto

foto


Quello che poi ho visto col passare dei giorni mi è piaciuto ancora meno.


foto

Ora io dico, se uno fa il Davide e scatena un putiferio mettendosi contro Golia, spingendo banche e affari a darsela a gambe dal suo paese, sfidando persino l'Europa che minaccia di non riconoscerlo come figlio, dico, se uno ha l'anima del rivoluzionario intanto non porta i capelli a cazzarola. E poi magari si va a rileggere una paginetta istruttiva, che è vero che è stata scritta in latino decine di secoli fa (ventidue, a essere precisi), ma che oggi si trova persino tradotta in spagnolo, senza nulla voler togliere alla cultura classica del Puidgemont.

foto

La pagina in questione è l'epilogo del De coniuratione Catilinae, "La congiura di Catilina", opera monografica di C. Sallustio Crispo, in cui per l'appunto si racconta del tentativo di L. Sergio Catilina di arrivare al potere sfidando la Repubblica romana che gli metteva i bastoni tra le ruote. Lo stesso a cui Cicerone gridava in Senato: Quo usque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?, "Fino a quando dunque, Catilina, ci fracasserai i cabasisi?" Il personaggio era complesso e tanto Cicerone quanto Sallustio concordano nel riconoscergli coraggio e volontà ferrea, pur considerandolo uno dei più temibili nemici dello Stato. Era un nobile decaduto e aveva raccolto intorno a sé masse varie di popolo vario, promettendo espropri e ridistribuzioni di ricchezze. Fatto sta che Cicerone, che nel 63 a.C. era console, sventa la congiura e costringe Catilina con tutti i suoi accoliti a una battaglia nei pressi di Fiesole (gennaio 62 a.C.). Ecco come questa ci viene raccontata dalle parole di Sallustio (BC, 60):

"Catilina, con alcuni armati alla leggera, si prodiga in prima linea, soccorre quelli che sono in difficolà, sostituisce i feriti con uomini sani, si occupa di tutto, si impegna personalmente, spesso ferisce il nemico, svolge insieme le funzioni di soldato coraggioso e di comandante efficiente. Petreio allora, vedendolo battersi con un'energia che non aveva previsto, lancia la coorte pretoria in mezzo alle file nemiche [...] E Catilina, vedendo i suoi in rotta e trovandosi da solo con pochi uomini rimasti, memore della sua stirpe e dell'onore di un tempo, si getta nella mischia e lì è ucciso in combattimento."

Insomma, rivoluzionari d'altri tempi. In verità anche il romano aveva fatto un tentativo di fuga con i suoi in Gallia (forse non proprio la Belgica, ma siamo lì), tuttavia venne rincorso e ucciso, come si è visto, senza aver mai abbandonato il suo posto di combattimento.

Altri tempi, altre pettinature, altre strategie. Sotto i ponti di Roma, intanto, acqua infinita è passata.
Nel bello...

foto dell'autrice

... e nel brutto


foto

Però, andando su e giù in una giornata uggiosa per la capitale, sulla Via Appia antica, nemmeno troppo lontano dal caos cittadino, ci si può ancora imbattere in qualcosa che sembra uscito da tempi remotissimi, quando c'era Caracalla e li Romani giocaveno a palla.



foto dell'autrice

Valete, capellae! (absit iniuria verbis)

Statemi bene, caprette! (senza alcuna offesa)

Sort:  

Ho uno dei miei più carissimi amici a Barcellona per studio, lo sento spesso in questo periodo per sincerarmi che stia bene. Mi dice che la situazione è veramente pesante ora.

Non c’è dubbio.

...chissà se ci sarà battaglia pure in Spagna 🇪🇸 ? 😮

Spero basti quella che c’è già stata.

Nulla di nuovo sotto il sole. Solo un po' più ridicolo

L'uomo non imparerà mai dai suoi errori...

This post has been ranked within the top 50 most undervalued posts in the second half of Nov 03. We estimate that this post is undervalued by $10.86 as compared to a scenario in which every voter had an equal say.

See the full rankings and details in The Daily Tribune: Nov 03 - Part II. You can also read about some of our methodology, data analysis and technical details in our initial post.

If you are the author and would prefer not to receive these comments, simply reply "Stop" to this comment.

Anche io provo sentimenti contrastanti per quello che sta accadendo in Spagna: sono a favore di un'Europa unita ma sono anche un grande fan di Don Chisciotte. Di sicuro non mi piace come le autorità stanno affrontando la situazione, ma alla fine come dici tu, la rivoluzione spesso finisce in guerra 🙁

E' sicuramente una situazione inquietante.

Coin Marketplace

STEEM 0.15
TRX 0.12
JST 0.025
BTC 55851.69
ETH 2536.36
USDT 1.00
SBD 2.23