PRIMO CONTEST DI LINGUA ITALIANA - CORREZIONE

in #ita7 years ago (edited)

In attesa della proclamazione del vincitore, di seguito troverete il testo del contest riscritto con le correzioni; chi fosse interessato ad approfondire potrà trovare nelle note successive la spiegazione degli errori. Chiaramente alcuni di essi ammettono una sola correzione, mentre altri possono essere emendati in modi diversi. Quindi leggerò con attenzione i vostri commenti e sceglierò il più efficace.
Intanto, un grazie a tutti quelli che hanno partecipato.

TESTO CORRETTO


Da molto tempo riflettevo sul modo in cui POTER RICHIAMARE (1) l’attenzione di tutti sulla correttezza della forma usata nei post. LO SO CHE (2) pensate che faccio sempre la prof e che di questa storia della lingua italiana NON IMPORTA (3) un fico a NESSUNO, (4) però a me DA’ (5) il mal di TESTA LEGGERE (6) certi strafalcioni, che A VOLTE (7) sono dovuti solo al fatto che uno non RILEGGE IL TESTO (8) che scrive. E, pensa che ti ripensa, dopo un PO’ (9) mi sono chiesta perché di questa questione non FARE (10) un CONTEST.(11) Così IO EVITO (12) di essere barbosa e tutti ci divertiamo A (13) giocare, magari imparando a volare un PO’ (9) più in alto.

Allora, di che cosa si tratta? FACILE, (14) mentre leggete questo testo fate ATTENZIONE (15) agli errori che contiene. CE N’E’ (16) per tutti i gusti: potranno essere sia errori ortografici (credete che SIANO (17) i più facili da scovare? Forse i più marchiani SI’, (18) ma alcuni sono insidiosi), SIA grammaticali, SIA (19) sintattici. Per ACCONTENTARE ANCHE (20) Alessandra @drago18121996, QUA e LA’ (21) sono sparse anche SCEMENZE (22) di punteggiatura.
Confesso che scrivere questo POST (23) mi sta costando UN (24) enorme sforzo PERCHE’, SE (25) mi guardo intorno nel panorama di STEEMIT, (26) mi metto AD (27) analizzare le tipologie di errori POSSIBILI (28) e non mi lascio influenzare dal mio stile PERSONALE (CHE (29) poi non è che sia granché, certe volte un PO’ (9) professorale e noioso), LE VARIABILI SONO DAVVERO TANTE. Non trovate? COM’E’, COME NON E’,(30) ho deciso di farmi trasportare dall’onda dei PENSIERI,(31) senza troppo badare alle chicchere e ai piattini come faccio di solito, cosa che ad alcuni DA’ (32) anche abbastanza sui NERVI, (33) secondo me.

INTANTO (34) vi spiego come ho proceduto, PERCHE’, (35) come vi o detto, È (36) tanto che ci rifletto SU (37) e mi arrovello sul come e sul cosa. COSÌ (38) per diverse settimane SONO RICORSA (39) al copiaincolla di alcune perle lette per TRARRE (40) da esse ISPIRAZIONE, (41) quando IMPROVVISAMENTE (42) non ti esce la mia omonima Paola @heidi71 con un post meraviglioso in cui esorta gli “ashtanti” a curare la lingua, per evitare di morire D’ITALIANO? (43) IO (44) a quel POST (45) ho lasciato come commento “TI AMO” e lei HA (46) risposto con un largo sorriso :D. EVVIVA, (47) tra Paole ci intendiamo, come prontamente ha SOTTOLINEATO (48) @marcodobrovich che ci ha dato addirittura dei censori, nonostante poi ABBIA (49) mandato un bacio a testa alle gemelle della neo coppia di scassamin***a.

Che altro posso dirvi? Che non so lei ma quanto a me sono UN’(50)ossessivo-compulsiva del tutto coerente, CIOÈ (51) una che scrive da precisina pure nelle chat, accenti, virgole, punti e punti e VIRGOLA,(52) per dirla con Totò. INSOMMA,(53) se vedo un ke vuoi al posto di un che vuoi mi escono le bolle e mi sale la domanda delle domande: ma, precisamente, che diamine ci fai col picosecondo risparmiato a non scrivere QUELL’H?! (54)
E quando leggo o sento il congiuntivo usato RANDOM (55) mi salgono le lacrime agli occhi e la bava alla bocca, anche se @gabriele_gio ha dedicato a UN (56) argomento tanto importante uno dei suoi post d’esordio tra noi. Magari l’elogio del congiuntivo me lo tengo in caldo per un intervento futuro (“CUI NON CREDO (57) daranno mai l’onore del Podium...”, penserà tra SÉ e SÉ (58) GABRIELE, (59) lo so).

Bene, S’È (60) fatta ‘na certa, diciamo noi a Roma, e credo ci sia abbastanza materiale per DIVERTIRVI (61).

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NOTE
  1. La “possibilità di potere” è ridondante, quindi scorretto
  2. La virgola per separare la reggente dall’oggettiva è un errore: equivale a “io mangio, una torta”
  3. “non gliene importa a nessuno” contiene due complementi di termine, un po’ come “a me mi piace”
  4. Qui la virgola invece a serve a separare due frasi in opposizione tra loro e per dare ritmo alla lettura
  5. “Da” senza accento è preposizione (“vengo da casa”), qui invece è voce del verbo dare.
  6. “leggere” qui fa da soggetto del verbo “dà” precedente
  7. “avvolte” è participio passato del verbo avvolgere: “le trote erano avvolte nella carta da forno”...
  8. Anche qui ci sono due complementi oggetto (“lo” e “il testo”), quello che forse con @imcesca possiamo chiamare anacoluto; anche qui la virgola separerebbe due parti tra loro strettamente legate.
  9. Finché qualcuno non lo cambia sulla mia bibbia di riferimento (L. Serianni, Grammatica italiana, UTET 2006), questa espressione si scrive con l’apostrofo, che segnala un troncamento “un po(co)”.
  10. Stessa regola dei punti 3 e 8.
  11. Il punto interrogativo è sbagliato perché la frase è un’interrogativa indiretta. Possibili correzioni: Mi sono chiesta perché di questa questione non fare un contest, oppure Mi sono chiesta: perché di questa questione non fare un contest?
  12. MAI, MAI, MAI mettere virgola tra soggetto e predicato, a meno che non vi chiamiate Manzoni Alessandro.
  13. Ehm... “io vado A giocare” (preposizione) e “Paola HA un caratteraccio” (verbo avere).
  14. Qui la virgola è necessaria, per separare l’aggettivo “facile” (dove è sottinteso il verbo “è”) dalla frase successiva; si potrebbero usare anche i due punti.
  15. Errore di ortografia
  16. “Ce” è un avverbio, “ne” un pronome e “è” il verbo: l’espressione al plurale sarebbe “ce ne sono”.
  17. Dopo verbi che esprimono opinione personale (credere, pensare, ritenere...) la nostra lingua richiede il congiuntivo, che è appunto il modo che esprime soggettività o eventualità: quindi dirò “vedo che SEI stanco” e “credo che tu SIA stanco”.
  18. Qui era stato usato il pronome “si” (“si dice...”)invece dell’avverbio “sì”, che è sempre accentato; inoltre la virgola è prevista come al punto 4.
  19. Un’espressione che inizia con la congiunzione “sia” deve concludersi con un altro “sia” o con un “che”.
  20. Il verbo “accontentare” è transitivo (non vuole preposizioni).
  21. Su qui e qua l’accento non va, dicevano le maestre delle elementari; mentre va sempre su e se sono avverbi (cioè se indicano un luogo e non se sono pronomi e si riferiscono a persone, come nelle frasi “li ho invitati a cena” e “la stimo molto”).
  22. A meno che non siate partenopei , la parola “scemo” non contiene i.
  23. Regola analoga al punto 2, anche se si tratta di frase che fa da soggetto e non da oggetto.
  24. Solo l’articolo indeterminativo singolare femminile, “una”, può avere l’apostrofo perché perde la vocale finale davanti a parola iniziante per vocale, per il fenomeno dell’elisione; il maschile non perde nulla, a parte ombrelli e chiavi, quindi resta uguale a se stesso.
  25. Queste sono due congiunzioni e introducono due frasi l’una dentro l’altra, quindi devono essere separate dalla virgola.
  26. Sono tre frasi introdotte da “se”, quindi solo l’ultima può avere la congiunzione “e”.
  27. Quando la preposizione “a” è seguita da parola che inizia per A, è obbligatoria la D eufonica (“che migliora il suono”), mentre negli altri casi si può non usare; la stessa regola vale per la congiunzione “e” davanti a parole inizianti per E.
  28. A parte gli italiani dal casello di Roma nord in giù, tutti gli altri perché dovrebbero mettere due B in questa parola?
  29. Premettiamo subito che questo periodo è una gran camurria, come direbbero a Vigata: la frase è non solo incompleta, ma anche involuta, vale a dire che i concetti non seguono un filo logico ma quasi si incartano su se stessi. Nella correzione sono accettabili tutte le proposte che risolvano in modo sensato il busillis: quella che ho scritto io è solo una delle possibilità.
  30. Qui che vi devo dire? Non so nemmeno io come mi è venuto in mente ‘st’errore...
  31. I pensieri sono duri, di nuovo, nel centro-sud, ma non in italiano; la virgola qui è gradita perché separa due frasi.
  32. La forma senza accento è una preposizione (“vengo da casa”), mentre qui è voce del verbo dare.
  33. Di nuovo la maledetta virgola (@drago18121996 non mi mandare a quel paese...), perché l’espressione “secondo me” va separata dal resto.
  34. La parola è un avverbio ed esiste ormai solo nella forma unitaria.
  35. Vd. Punto 25.
  36. La pronuncia del verbo essere “è” è aperta, quindi si scrive con l’accento grave; “perché” invece si pronuncia con la E chiusa e quindi ha l’accento acuto.
  37. Non c’è granché da spiegare qui, mi dispiace.
  38. Vd. Punto 37.
  39. Il verbo ricorrere è intransitivo e ha l’ausiliare essere.
  40. Vd. Punti 3 e 8.
  41. Inizia una frase subordinata che va separata dalla virgola.
  42. Qui è il contrario, “quando” non può essere separato dal suo verbo.
  43. La frase è una vera domanda, quindi deve avere l’interpunzione giusta.
  44. Vd. Punto 12.
  45. Vd. Punti 3 e 8
  46. Vd. Punto 13
  47. Vd. Punto 33...
  48. “Sottoscrivere” significa firmare, approvare.
  49. Dopo “nonostante, benché, sebbene...” è necessario il congiuntivo, solo “anche se” vuole l’indicativo. Almeno finché ci saranno modi verbali diversificati nella nostra lingua.
  50. Vd. Punto 24.
  51. No comment.
  52. Vd. Punto 33...
  53. Vd. Punto 34
  54. Le lettere dell’alfabeto sono tutte femminili, quindi sarebbe “quella H”, con elisione e apostrofo.
  55. Confesso che questo errore l’ho trovato in rete... “Random” in inglese significa “a caso”.
  56. Vd. Punto 24
  57. Vd. Punti 3 e 8
  58. La forma senza accento è una congiunzione (“se dovesse piovere mi bagnerei”); qui invece un pronome riflessivo.
  59. Vd. punto 33...
  60. “Si è fatta...” con elisione e apostrofo.
  61. Ridondanza.

Sort:  

Ottimo lavoro professoressa :) idea interessante quella di fare un contest sulla grammatca. Mi permetto di far notare un altro errore presente appena dopo il punto (35)

HAI RAGIONE! AHI AHI AHI, mi è sfuggito :(

Non si preoccupi, può capitare a chiunque :) Però le faccio i miei complimenti per l'idea del contest. La nostra lingua è meravigliosa e tutto quello che viene scritto su Steemit vivrà per sempre nella blockchain, quindi sarebbe meglio evitare certi spropositi grammaticali. Spero tanto di vedere presto un secondo contest sull'argomento :)

Grazie dell’apprezzamento e... diamoci del tu: qui siamo tutti Steemians, i prof. sono a scuola 😉

Wow, che lavoro straordinario hai fatto! Chapeau!

Sul punto 8: io ho usato il congiuntivo ("rilegga") perché mi sembrava che la proposizione che inizia con "a volte" esprimesse eventualità.

Grazie. Spero sia utile anche a chi non ha partecipato.

“Il fatto che...” esprime una certa oggettività, quindi meglio l'indicativo, secondo me.

Ex post, capisco.

tra il (2) ed il (3), termine prof

io l'avrei corretto in prof. o, meglio ancora, in prof.ssa

A voler essere proprio ipercorretti, sì. Ma ormai è un appellativo di uso comune, non proprio come dott. o ing. o avv. Anche se io scoraggio i miei piccini dall’usarlo 😉

grazie della risposta, stavo cercando giusto un approfondimento!

"Molti" (molti chi?) dicono di scriverli in maiuscolo, altri minuscolo con il punto alla fine, altri senza...

La lingua si evolve e scrivere prof senza il punto mi piace di più :)

Ho fatto un macello con i segni di punteggiatura, non riuscivo a capire il segno di sto della frase e quindi ho inventato.
Vabbè è stato bello partecipare!

Lo scopo era divertirsi e imparare qualcosa. Se sono stati raggiunti entrambi gli obiettivi, va bene. No?

certamente!

Accipicchia ne ho tralasciati un botto! ohimè

La prossima volta andrà meglio 😉

Ok, fuori tempo massimo. Dunque fuori concorso. ...ma mi sono attardato a prendere un gelatinoso con i miei amichetti...
Io un'idea di come poteva essere scritto il testo ce l'avrei... Se mi dai il permesso... se te la senti di correre questo rischio...
Che faccio, vado?

Guarda che ...l'ho riscritto a modo mio... corretto, ma a modo mio... non so se è proprio in linea col tuo stile... Però, certo, il suo contributo lo darebbe...

Secondo te posso avere dubbi al riguardo? 😉

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MAI, MAI, MAI mettere virgola tra soggetto e predicato, a meno che non vi chiamiate Manzoni Alessandro.

Una curiosità: a quale citazione del Manzoni ti riferisci precisamente?

“Voi, mi fate del bene, a venir qui da me in questa casa...”, ad es. (credo cap. 30).

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