Pizza e birra con aedi

in #ita7 years ago
In queste settimane di rispolvero dei canti omerici, mi è venuta in mente una riflessione che vorrei condividere con voi. Si tratta della nostra comunità, quella italiana ma anche quella più generale di Steemit, anche se in verità le stesse considerazioni possono estendersi all'intero mondo dei social network e, più in generale, della comunicazione. Mi limito però a parlare di Steemit perché riguarda tutti noi e perché a mio parere possiede caratteristiche particolari, in cui è possibile ritrovare tracce di comportamenti tanto antichi da far girare la testa.


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Di che cosa sto parlando? Di quell'abitudine alla chiacchiera che ci contraddistingue, miei cari. E' Aristotele che definisce per primo l'uomo come φύσει πολιτικὸν ζῷον, "essere politico/sociale per natura"; altrove parla anche di ζῷον λόγον ἔχον, cioè di "animale dotato di ragione". Ora, senza entrare nella spinosissima questione del significato filosofico di quest'ultima espressione, chi ha una minima conoscenza del greco antico sa bene che la parola λόγος è una delle più complesse da tradurre, per capirci, di quelle che il mio picciname vorrebbe lasciare così come sono: la parola ha una serie di valenze semantiche che partono dalla radice del verbo "dire", arrivando a toccare concetti come "criterio, ragione, intelletto". Qui a me interessa il significato più essenziale, che poi comprende tutti gli altri: la "parola". Fin dalle sue prime manifestazioni, cioè in quel bacino del mare Egeo in cui collochiamo la nascita della nostra cultura occidentale, l'uomo mediterraneo ha dimostrato di essere essenzialmente un essere di linguaggio, di comunicazione. All'inizio dell'Iliade, infatti, i capi achei tengono un'assemblea per decidere il da farsi e si passano lo "scettro", cioè il segno del potere di parola: fin dall'inizio, cioè, i Greci ci hanno mostrato come l'essenza del vivere civile sia il confronto delle opinioni e che per convincere gli altri della bontà delle proprie occorra puntare sulla capacità di persuasione più efficace possibile...


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Ma c'è di più. Il fatto stesso che esistesse un'epica testimonia il bisogno atavico, genetico, che l'uomo ha di raccontare (ad ogni latitudine, basti pensare a Le mille e una notte o all'epopea di Gilgamesh). I due poemi che per comodità chiamiamo omerici sono infatti il prodotto di secoli di composizioni orali da parte di poeti detti aedi, che giravano da una corte all'altra per intrattenere il proprio uditorio che si riuniva appositamente ad ascoltare le loro storie. Ed eccola, la parola magica:

STORIE



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Avete mai pensato a noi Steemians come a tanti piccoli aedi che si raccontano e si ascoltano? Che cosa ci differenzia rispetto ai frequentatori di altri social? Qualcuno dirà: Lo SteemPower! Un altro: Gli SteemDollars! Vero, indubbiamente. Ma non basta. Ognuno di noi è un piccolo artigiano, che crea pezzi di comunicazione con i propri strumenti, molto meno evoluti di quelli disponibili su Facebook o su Istagram, per non parlare di Twitter. Ognuno di noi racconta una storia aprendo finestre su mondi lontani, spesso agli altri altrimenti inaccessibili. E ognuno di noi si fa catturare, ora più ora meno, dai canti intrecciati che trova esposti su questa piazza, per quanto virtuale. Ci intratteniamo, ci facciamo compagnia, ci educhiamo, ci informiamo, ci costruiamo a vicenda, creando un collante interno che prende il nome di comunità.


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E' esattamente questo (ma anche molto di più, in verità) che facevano i cantori antichi. E la loro figura era coperta di un valore quasi sacrale, tanto che ben due sono gli aedi che compaiono nell'Odissea, Femio nel palazzo di Ulisse a Itaca e Demodoco alla corte dei Feaci. Il loro canto commuove, cattura, perché è un canto divino. La prima a piangerne è Penelope, che non sopporta di ascoltare le vicende luttuose degli eori di Troia:

Femio, molti altri canti tu sai, affascinatori degli uomini,
fatti di eroi, di numi, che gli aedi glorificano:
uno di quelli canta a costoro, sedendo, e in silenzio
essi bevano il vino. Ma smetti questo cantare
straziante, che sempre in petto il mio cuore
spezza, perché a me soprattutto venne pazzo dolore,
così cara testa rimpiango, sempre pensando a quell'uomo,
di cui va larga la gloria per l'Ellade e nel cuore d'Argo.
(Il., I, 337 ss.)

Più avanti nel racconto è invece lo stesso Ulisse, alla corte di Alcinoo, che fatica a trattenere le lacrime quando ascolta l'aedo cantare della caduta di Troia:

... chiamate il cantore divino,
Demodoco; a lui infatti in sommo grado un dio donò il canto,
a darci diletto, comunque il cuore lo spinge a cantare...
(Il., VIII, 43 ss.)

Araldo, prendi, porta questa carne, che mangi,
a Demodoco: io lo saluto, quantunque angosciato;
per tutti gli uomini sulla terra i cantori
son degni d'onore e rispetto, perché la Musa
insegnò loro i canti; ella ama i cantori.
(Il., VIII, 477 ss.)

Immaginate queste scene, che si saranno ripetute in tutto il mondo greco, cento, mille, milioni di volte nei secoli di quel passato lontanissimo (i poemi omerici rappresentano il mondo storico-sociale dei secoli X e IX a.C.): un gruppo di persone riunite intorno a un focolare, che mangiano e bevono insieme e intanto ascoltano storie.


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Quindi che cosa fa la differenza tra noi e loro? Qualcuno dirà: La Musa! 'Mbe' certo... Un altro proporrà: La musica! Sì e no, basti pensare a @themadicine o a @suryavoice o a @thegodtrader. I più puntigliosi noteranno che tra noi prevale la lingua scritta, anche se basta citare @zaragast o @mirko per verificare che non è sempre vero.

Quello che davvero fa la differenza, cari tutti, è...

IL CIBO


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Dunque occorre rimediare in qualche modo e per questo propongo un incontro tra tutti gli aedi che vorranno partecipare al

banchetto comune


La data potrebbe essere il primo sabato dopo Pasqua, cioè il

7 aprile 2018

E, poiché si tratta del primo, suggerisco di scegliere la nostra bellissima e dolceamara Urbe che, oltre ad essere la mia città e quella di molti di noi, è anche saggiamente posta al centro dello Stivale. Del resto, non è per caso che si dice

Tutte le strade portano a Roma!


😉 🍕 🍝 🍻 🍝 🍕 😉

Sort:  

Urca!
L’idea gira nelle nostre menti e passa di bocca in bocca, da chat a chat, da tempo.
Finalmente qualcuno, tu, avanza una proposta concreta!
Ottimo. Io ci sto.
Pensiamoci tutti davvero...
Potremmo trasformarla in una giornata di lavoro e di festa: ci si incontra sabato, si cena tutti assieme, ci si conosce e si cazzeggia.
E la mattina dopo, qualche ora di assemblea x discutere e decidere del nostro futuro.
Occorrerà individuare i temi, le modalità, i tempi... Forse il 7 aprile è troppo vicino. ...forse no...
Ma se ci muoviamo con questo spirito, prevedo grandi, grandissimi risultati. Sul piano delle relazioni personali e quello del futuro della nostra comunità.
Grazie Paola!

Sapevo di poter contare su di te 😘

A me sembra un ottimo programma!

Idea molto carina 😊 chissà che banchetto caotico ne uscirebbe.

Be’, se ogni aedo si metterà a cantare contemporaneamente ci vorrà un direttore di coro 🤣

Hahahah interessante... qualche idea già ce l'ho in mente 😄

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Io non canto. Io ballo. E come si vede dalla panzetta, mangio pure. Bisognerebbe vedere che dicono gli extra romani. Grazie per l'idea pataxis

Se facciamo una gara di panzette ti straccio, mia cara runner. Gli extra romani potrebbero allungare un piede se non è proprio troppo lontano, e poi ci impegnamo a fare altri raduni in altre zone :)

Ahahah!! Eccellente proposta.
Quel weekend dovrei muovermi da sola, perché il moroso sarà di turno, ma non sarebbe cosa infattibile. Magari noi foresti ci potremmo organizzare tra “vicini di casa” per viaggio e alloggio 😊

Vedi la buona volontà...? 😉

L'articolo è come sempre fantastico da leggere, non ti smentisci mai!
L'iniziativa è altrettanto fantastica, mi piacerebbe esserci ma temo proprio di non farcela :( Mangiate e cantate anche per me aedi!

Grazie davvero del tuo apprezzamento costante.
Sul resto... mai dire mai 😉

Brava! Mai dire mai...ci provo! :D

Perché no?

Era da un po' che mi stuzzicava l'idea di incontrare qualche Steemian romano e se si tratta di mangiare non mi tiro mai indietro. Sul cantare al massimo posso improvvisarvi una "Società dei magnaccioni" ma solo dopo una buona dose di vino e se qualcuno si unisce al coro ;)

Se la cosa viene confermata ricordatemelo da qualche parte (tipo Discord) che la mia memoria non funziona più come una volta e tra un mese chissà dove potrei essere :D

Daje!

E ‘nnamo!

Bella iniziativa @pataxis!
Sono da poco iscritto qui su Steemit (ho pubblicato appena 3 post) e, pur essendo (più casualmente che consapevolmente) iscritto alla community di @SteemPostItalia, praticamente non ho ancora conosciuto nessuno, né virtualmente né tantomeno di persona. Che dite? Accettate anche un novizio?

Certamente e con grande piacere :)

P.S. Hai già dato l’adesione sulla tabella?
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdfnZo3wid3nRMihLQ5r2gEuejiuuWroslQwOvCzw7VpufvcQ/viewform?usp=sf_link

Provvedo subito :)

È un'idea bellissima ma per me è un'impresa impossibile 🙈 (dovrei partire da Portici )

E che ce vo’? È un salto fino a Roma :)

Anche secondo me è una buonissima idea. Purtroppo non so se riuscirò a venire a Roma ed a partecipare, ma ci provo.

Se fate dopo il 16 aprile ci sono, con poco preavviso non riesco a organizzarmi =( Uffa Ci vorrebbe un sondaggio per scegliere una data dove siamo tanti, sarebbe bello trovarsi tutti

Come hai visto, la proposta risale a quasi un mese fa ed è stata anche rilanciata dal PostIT il giorno successivo tra i post di servizio. Fare un sondaggio in centinaia sarebbe difficile, per questo ho buttato lì una data con molto anticipo.
Dai, vorrà dire che sarà il primo incontro di una serie 😉

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