Lo sguardo eterno

in #ita7 years ago


Image source

Lei si chiamava Eirene. Il suo nome compare nell'iscrizione dipinta sotto il suo viso ed è un'eccezione, poiché di quasi tutti gli altri personaggi ritratti su queste tavole di legno ignoriamo quasi tutto, compreso il nome. Non sappiamo la loro identità, eppure il loro sguardo ("eterno" lo ha definito lo studioso P. Fundarò) ci colpisce, ci interroga, ci chiede di fermarci.

Image source

Si tratta dei cosiddetti ritratti del Fayoum, un’oasi egiziana da cui proviene la maggior parte dei circa 600 esemplari ritrovati. Sono giovani uomini e donne, a volte più maturi, raramente bambini, ritratti forse in vita o forse dopo la morte e le cui immagini, realizzate con la tecnica dell’encausto su tavola, ornavano le loro mummie.


Image source

Non tutti potevano permettersi di affidare le proprie spoglie alle mani sapienti dei mummificatori e infatti che si tratti di persone di un rango sociale elevato lo testimoniano, oltre alle fattezze raffinate, anche i gioielli e le vesti spesso decorati con sfoglia d’oro.

Ancora oggi, benché il primo ritrovamento risalga al 1650, questi volti muti colpiscono con il loro realismo, cui contribuisce l’effetto “materico” prodotto dalla tecnica utilizzata, che consisteva nel mescolare il colore alla cera o al tuorlo d’uovo.
Eppure, a differenza dei ritratti moderni, destinati ad essere guardati da un osservatore, queste immagini facevano parte di sepolture e dunque erano pensate per restare al buio per l’eternità. A chi era diretto allora quello sguardo aperto e puro? Per trovare la risposta basta ricordare il significato che la mummificazione rivestiva per gli egizi, anche per quelli di età greco-romana come quelli in questione: il corpo del defunto grazie al trattamento che riceveva aveva la garanzia di arrivare intatto nell’aldilà e di aspirare alla vita eterna. Quindi quei volti sarebbero stati la prima cosa che le divinità avrebbero visto all’arrivo dei nuovi defunti tra di loro. E ciò che è davvero paradossale è che questi ritratti iniziarono ad avere un significato distinto e personale, proprio quando vennero separati dalle mummie cui appartenevano, all’incirca a metà del 1800, e trovarono collocazione definitiva in diversi musei del mondo.

Non erano stati pensati per guardare noi, eppure il luogo da cui ci guardano, quella soglia a metà tra la vita e la morte, il sorriso malinconico che li riveste insieme alle loro corone e alle loro tuniche, sembrano per tutti noi vivi una carezza nel buio.


Image source

Sort:  

ho fatto diversi quadri dedicati ai ritratti di Fayoum, un grande tesoro artistico cui si ispirò anche Giacometti :)

Davvero? Mi piacerebbe molto vederne qualcuno.

per es.IMG_3022r.JPG

Solo l'immagine centrale ha gli occhi nitidi...

❤️

Spettacolare!!!

Bellissimo post! Grazie!

Grazie a te dell'apprezzamento.

Coin Marketplace

STEEM 0.19
TRX 0.15
JST 0.029
BTC 63818.94
ETH 2624.28
USDT 1.00
SBD 2.78