La Storia riemerge dal mare.

in #ita7 years ago (edited)


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"Οἱ δὲ Καρχηδόνιοι κατιδόντες τὸν διάπλουν αὐτῶν προκατέχοντας τοὺς Ῥωμαίους..."

Calmi, non vi allarmate. Non ho intenzione di infliggervi il greco antico (per chi fosse interessato resto comunque a disposizione...). E' solo l'incipit del passo in cui lo storico Polibio racconta la celebre battaglia delle Egadi, con cui nel 241 a.C. i Romani posero termine al primo scontro con Cartagine durato ventiquattro anni, meglio noto come prima guerra punica.
Perché mi sveglio in piena estate con un rigurgito di storia antica? Innanzitutto perché è uno dei miei brodi di coltura, e poi perché di recente è stato ripescato un altro rostro di bronzo appartenente a una delle navi romane che sbaragliarono la flotta cartaginese. Si tratta del dodicesimo esemplare di questo tipo, ritrovato grazie alla collaborazione tra la Soprintendenza del Mare e la RPM Nautical Foundation statunitense; il reperto è stato recuperato alla profondità di 80 m al largo dell'isola di Levanzo e andrà ad arricchire la collezione del Museo di Favignana.


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Entrambe le parti erano arrivate allo scontro finale allo stremo delle forze e la battaglia fu quindi una vera e propria prova di sopravvivenza. Roma, probabilmente con un estremo finanziamento forzoso richiesto alle famiglie senatorie più abbienti, costruì duecento nuove quinqueremi: si trattava di navi da guerra molto leggere che si pensa dovessero avere due rematori su ciascuno dei remi dei tre ordini.


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In realtà, non tutto ciò che riguarda la tecnica costruttiva delle navi romane è chiaro agli studiosi, motivo per cui il recente ritrovamento promette di gettare una luce importante sulla questione: infatti nel bronzo del rostro per la prima volta "si notano le parti finali della chiglia, del dritto di prua, delle due cinte laterali e della trave di speronamento." Source

Polibio ci racconta: "I Cartaginesi, visto che i Romani occupavano la loro rotta, ammainate le vele ed incitatisi tra loro nave per nave si scontravano con i nemici. Poiché la situazione di ognuno dei due presentava un assetto diverso da quello che c'era stato nella battaglia navale di Drepano, chiaramente anche l’esito della battaglia fu diverso per ciascuno. I Romani avevano modificato la costruzione delle navi e avevano eliminato tutti i carichi tranne quelli utili per la battaglia navale, e l'equipaggio addestrato offriva loro un'efficienza maggiore, avevano uomini scelti come soldati di marina, che venivano dalle truppe di fanteria. Per i Cartaginesi era tutto il contrario... gli equipaggi erano del tutto privi di addestramento ed erano imbarcati per l'occasione e inoltre i soldati erano arruolati da poco e sperimentavano per la prima volta sofferenze e rischi."

L'esito fu una disfatta per le navi puniche, intanto perché a Cartagine nessuno avrebbe mai immaginato che Roma sarebbe stata in grado di allestire un'altra flotta dopo tutte le disfatte che entrambe le parti avevano subito; Quinto Lutazio Catulo, il generale posto a capo delle forze romane, inoltre, con un'intelligenza tattica eccezionale seppe sfruttare i venti favorevoli per caricare a tutta velocità le proprie navi, leggere e manovrabili, contro quelle cartaginesi guidate da Annone, le quali erano ancora piene di rifornimenti e, a causa del loro peso, non riuscirono ad evitare l'impatto devastante dei rostri romani nelle loro fiancate. Altra arma micidiale delle navi romane erano i "corvi", passerelle mobili che terminavano con un uncino e che, fatte calare sul ponte delle navi nemiche, permettavano l'arrembaggio trasformando la battaglia navale in un combattimento di fanteria, in cui i romani erano imbattibili.

La prima guerra punica era finita: la Sicilia diventava così la prima provincia romana e Lutazio Catulo, a celebrazione della vittoria, fece innalzare un tempio nel Campo Marzio alla dea Iuthurna, i cui resti ancora oggi guardano i visitatori dal centro dell'area sacra di Largo Argentina.


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Bella, Paolè! Bellissimo post. Belle foto. Si capisce tutto e bene. Anche se mi sono perso alcuni dettagli dell'incipit in greco. Sfumature, più che altro...
Votato. Votate e fate votare!

Grazie Dob. Quanto all'incipit, puoi iscriverti al Corso di greco antico che @abramjs mi suggeriva di iniziare ;)

Wow, che bella storia!

Largo Argentina è uno dei miei posti romani preferiti, e la storia antica mi affascina tantissimo! :) Sto leggendo un romanzo un po' più recente delle guerre puniche, ambientato ad Algeri nel 1541 durante la guerra di Carlo V contro la città ottomana, davvero suggestivo :)

Adoro post come questi, se dovessi decidere per un corso di Greco Antico o racconti di storia, beh io ti seguo!

Grazie! Per il corso di greco ci rifletto su un attimo... ;)

Ottimo post.
Ho visitato alcuni luoghi nei quali si sono combattute battaglie delle guerre puniche(in particolare sono stato a Levanzo e ho visitato il museo a Favignana, straconsigliato), e devo dire che sono affascinato dalle tattiche militari dei romani. Uno dei motivi per i quali si trovano tanti residui sul fondo del mare era proprio il loro approccio nelle battaglie navali.

Infatti come hai scritto tu i romani sfruttavano al meglio la spinta che il vento dava alle loro quinqueremi. In particolare mi sono documentato su una battaglia nella quale i romani sfruttarono la copertura di un'isola per calare le ancore(a quei tempi grosse forme di pietra) e aspettare i cartaginesi, una volta avvistati i romani tagliavano le funi delle ancore(infatti se ne sono ritrovate parecchie nei fondali) e in tal modo la nave partiva a gran velocità(ilchè non sarebbe stato possibile portando a bordo l'ancora nuovamente), i cartaginesi, data la gran velocità delle navi romane, non potevano far altro che prepararsi all'impatto, e una volta che i romani si riversavano sulle navi nemiche la battaglia era già segnata.

Grazie dell'apprezzamento :)

...come si fa con gli aerei: dai gas tenendo il freno, poi molli e ...vaaiii...!!

Davvero una piacevole lettura, grazie per la condivisione!

Grazie a te :)

Grazie per questo post che ho letto con molto interesse.
Mi ha stupito leggere che la prima guerra punica sia durata 24 anni...manco il Signore degli Anelli dura tanto! ;-)

E già. Tra tutte e tre le guerre, Romani e Cartaginesi se le dettero dal 264 al 146 a.C.

Magnifico tax 😊

Grazie, tesora.

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