Gatti

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Tranquilli, quella di sopra non sono io. Mica sono bionda.

Questo è un post sulla domanda: Vivere senza gatti?
La risposta è: No, per pietà! A meno di accettare un'esistenza triste e povera. Lo so, molti storceranno il naso, stufi di gattini e cuccioli di cui è inondato il web. Lo so, ma un post su sua maestà prima o poi dovevate aspettarvelo. Sto valutando se farne una serie, quindi attenti a voi.

Inizierò col fare outing. Chi mi conosce sa che un micio piccolo ha su di me un potenziale enorme, è un prodigio che mi trasforma in qualcosa che non ha più il pieno possesso di sé: in due parole, m ' i n n a m o r o.

Avete mai tenuto tra le mani un cosetto del genere, ciccia e ossicini? Su di me l'effetto è istantaneo. Sbam!

A parte rane/rospi e insetti, ho un amore istintivo ed empatico un po' per tutti gli animali, che devo a mio padre e che condivido con mio fratello e molti dei miei cugini. Quindi, sia chiaro, in mancanza di baffi e unghie mi adatterei anche ad un cane. Ma osservate i due e confrontateli: quasi tutto ciò che fa un cane è energia cinetica dispersa, spesso senza costrutto:

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Al contrario, mai e poi mai potreste sorprendere un gatto che spreca le sue forze in qualcosa che non sia assolutamente necessario.

Per la mia natura il cane è adorabile nella sua goffaggine, ma troppo faticoso, troppo richiedente. Del gatto invece mi conquista proprio ciò che altri umani prendono per indifferenza, cioè la sua autonomia. Solo chi vive con loro sa quanto essi abbiano bisogno della vicinanza umana, che però deve essere discreta e rispettosa di spazi e tempi.

E poi l'eleganza. Ogni suo gesto, ogni suo respiro, ogni suo sguardo trasudano quella fierezza morbida che nemmeno il re più illustre è in grado di imitare. A parte uno:

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Ho avuto molti gatti nella vita, randagi che si accasavano nel nostro giardino al mare per mesi e anni, o nati in quello stesso giardino e rimasti lì per tutta la vita, o ancora altri che hanno abitato e abitano la mia casa di città.

Questa è Mimma nella scatola dei giochi di mio figlio bambino:

Qui invece c'è Teodora, addormentata nella cuccia tiragraffi che ho costruito io con le mie manine:

Questa è sempre Teo, che stavolta dorme con lui sul divano:

Ecco Leccalecca contrariata per essere stata svegliata di primo mattino nel lavabo del bagno, dove aveva cercato un po' di refrigerio nella calura estiva:

Sempre lei che mi aiuta a correggere compiti:

Qui invece c'è Pyro, rosso come il fuoco, che dormiva dopo aver ruzzato in lungo e in largo come un guastatore:

Vabbe', ora basta, sennò vi innamorate pure voi. Miao! ops... Ciao!