E le camicie...?

Ragazzi belli, ditemi un po': ma tra criptomonete, ricette ipercaloriche, sbotti d'anima, tramonti e viaggi esotici, chi è che stira? Allora mi sono detta: in attesa di mettere su un post su come si traduce un passo di Tucidide (sto a scherza', non ci riesco manco con cinque anni di greco a scuola...), facciamone uno su un'altra cosa che so fare, ché magari tra tutti questi gggiòvani rampanti ce n'è qualcuno un po' imbranatello col ferro da stiro.

Innanzitutto, poiché non s'è mai sentito che stirare piaccia a qualcuno tranne a mia madre, mettersi nelle condizioni migliori per compensare la grande rottura di zibidei che ci aspetta. Io, per dire, ieri mi sono preparata accanto una bottiglia d'acqua fresca, perché da queste parti fa ancora un caldo leonino e il ferro da stiro non dà una mano; poi ho messo su Help! dei Beatles, che ha sempre il suo perché.

Image source

Let's go on.

STRUMENTI NECESSARI:

Asse, ferro da stiro a vapore e vaporizzatore d'acqua	Acqua demineralizzata

Avere l'occorrente giusto, in ogni attività, è un elemento determinante alla buona riuscita dell'opera e stirare non fa eccezione: per farlo in modo efficace e non troppo faticoso è necessario prima di tutto inumidire le stoffe un po' in anticipo, in modo che il ferro scorra più leggero e riesca ad eliminare le pieghe più ostinate. Quanto all'acqua, io preferisco usare quella demineralizzata perché quella di Roma è piena di calcare e dopo un po' il ferro da stiro soffoca.
Vi dirò un altro segreto, noto alla maggioranza delle donne che lavorano fuori casa e devono anche gestire le incombenze domestiche:

1. evitare di far fare alla lavatrice una centrifuga troppo energica
2. stendere i capi in modo da tendere al massimo le stoffe per togliere la stazzonatura
3. piegare bene i capi asciutti tendendoli di nuovo con le mani

In questo modo stirare diventa quasi superfluo, fatta eccezione per alcuni pezzi da novanta come, ahimé, le camicie.
Dunque, partiamo dalle maniche, prima una e poi subito l'altra: stendiamole secondo la cucitura e passando il ferro a iniziare dai polsini, in modo da rispettare l'andamento delle pieghe previste; teniamo presente che il ferro ogni tanto va tenuto leggermente sollevato per permettere al vapore di uscire e continuare ad ammorbidire la stoffa.

Con la mano libera stendiamo il resto della stoffa in modo da non creare pieghe sottostanti:

Poi procediamo dal davanti, facendo scorrere progressivamente prima tutta la camicia, per poi passare allo sprone (vabbe' dai, le spalle):

Per ultimo il collo e il gioco è fatto.

Come dite? Vorreste imparare anche a piegarle perché non avete spazio nell'armadio per tenerle appese?
Intanto mi corre l'obbligo di dirvi che io sono contraria a creare inutili pieghe antiestetiche. E poi, dopo tutta 'sta fatica, facendo pure le foto con una mano mentre l'altra stirava, mo' mi riposo un po' e magari ci vediamo alla prossima puntata ;)

Tutte le immagini, salvo dove diversamente indicato, sono miei pericolosissimi scatti personali realizzati con iPhone6.