Gli esperimenti di Josef Rudolf Mengele: quando la pazzia è appoggiata dal potere!

In uno dei miei ultimi post ( La Bayer e il nazismo: quello che non tutti sanno! ) pubblicato qualche giorno fa, avevamo accennato di uno scienziato che eseguiva esperimenti scientifici sugli ebrei nei campi di concentramento di Auschwitz; il suo nome era Josef Rudolf Mengele

immagine CC BY-SA 3.0
Autore: Sconosciuto

La ricerca di questo criminale di guerra è chiamata “I bambini di Mengele” perchè eseguita su un gruppo di bambini, specialmente gemelli, selezionati personalmente da lui tra il maggio del ‘43 e il gennaio del ‘45 come cavie per degli esperimenti a carattere medico. Il gruppo di bambini in questione era di circa 3000, che furono selezionati a vivere e morire nel blocco 10 del campo, alla quale ne sopravvissero circa 200.

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Mengele, come detto prima, dal maggio del 1943 era in servizio ad Auschwitz insieme ad altri medici nazisti ed il loro compito era quello di fare una selezione dei prigionieri che arrivavano al campo. Di fatto, quindi, erano loro a decidere chi doveva dirigersi direttamente alle camere a gas e chi invece era destinato ai lavori. Ma Mengele non era li solo per questo macabro compito, infatti conduceva degli esperimenti per una sua ricerca in merito alla “razza”. Questa sua ricerca voleva andare a preservare la purezza della razza ariana, in quanto convinto che nei geni dei gemelli, vi fossero i segreti dell’ereditarietà.

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Auschwitz era perfetta per i suoi scopi perchè poteva avere accesso a numerose cavie facilmente rimpiazzabili in caso di morte. Mengele lavorò come medico del campo rom ad Auschwitz ed i bambini vivevano lì con i genitori. Una delle prime iniziative di Mengele fu di creare il Kindergarten, una sorta di ludoteca dove questi bambini potessero giocare; qui che egli fece i suoi primi esperimenti sui gemelli. Si accorse che i bambini rom erano colpiti da una malattia chiamata "Noma", una cancrena che aggredisce il viso, alla quale s’interessò seguendo sempre il pensiero dell’ereditarietà. Ovviamente, nonostante fosse medico, non era compito suo dover curare questi bambini, che andando avanti con gli stadi della malattia, venivano successivamente mandati nelle camere a gas.

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Passò successivamente alla selezione di bambini ebrei gemelli e ne selezionò in totale circa 3000 che venivano sottratti ai loro genitori, ad esclusione dei neonati che venivano accompagnati dalla madre. Per loro era riservato il lotto n. 10 ed erano trattati a tutti gli effetti come "animali da laboratorio". Ogni mattino era fatto l’appello e dopodiché i bambini erano liberi di giocare. Egli stesso a volte restava li per scherzare con loro, regalargli caramelle, quasi come fosse una persona interessata alla loro felicità.

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Ma ecco però che arrivava il momento in ogni giornata in cui i bambini erano sottoposti ad esperimenti. Mengele esaminava, studiava e misurava ogni piccolo dettaglio del loro corpo. Si passava poi ai prelievi di sangue o iniezioni di farmaci. A volte gli esami condotti causavano delle infezioni e si procedeva quindi a interventi chirurgici che venivano eseguiti senza anestesia. Questi interventi in alcuni casi comportavano la rimozione di organi, o l'amputatione di parti del corpo. Se un gemello moriva, l'altro veniva subito ucciso con un'iniezione al cuore; questo per esaminare e confrontare gli effetti della malattia. I prelievi di sangue venivano analizzati, con lo scopo di riuscire a trovare una differenza sostanziale tra il sangue degli ariani e quello dei non ariani.

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Altra ricerca era effettuata sulla eterocromia, che consiste nello scolorimento dell'iride di un occhio. Mengele studiò questa malattia pensando di poter influire sulla colorazione degli occhi, trasformando quelli scuri in azzurri. Il suo esperimento consisteva nell'iniezione di metilene blu direttamente nell'iride. Ovviamente non c’era nessuna base scientifica in questa barbaria e di conseguenza l'unico risultato fu quello di produrre sofferenze e cecità.

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Autore: Sconosciuto

Tutto questo orrore finí poi nel gennaio del 1945, quando il campo venne liberato dalle forze sovietiche. Si salvarono solo 200 bambini.
Gli esperimenti di questo criminale sono passati alla storia per la crudeltà con la quale venivano eseguiti ed anche per la totale inutilità scientifica.

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Fonte: https://viaggiatoricheignorano.blogspot.com/2017/12/josef-mengele-lo-zio-dei-bambini-e.html?m=1