Smettere di Fumare non è una questione di Intelligenza e Volontà!

in #ita7 years ago

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Oggi, andiamo a sfatare due miti legati al fumo e alla dipendenza da nicotina.
Il primo, è che il fumatore sia stupido, cosa che pensano quasi tutti i non fumatori.
A questo proposito, vi invito ad osservare, tra i vostri conoscenti, i fumatori e i non fumatori. Vi sembra che i non fumatori siano in media decisamente piu intelligenti, profondi, interessanti, brillanti, rispetto ai fumatori? Ebbene, non è così, anzi forse la media favorisce leggermente i fumatori.
Fumare è una cosa stupida? Beh, è indubbiamente una cosa inutile e molto dannosa. Ma se milioni di italiani, dotati di intelligenza media, fumano, è evidente che non è solo una questione di mancanza di intelligenza.
Si è pensato, per anni, che il motivo fosse una mancanza di informazione sui danni provocati dal fumo. Tanto che medici e divulgatori del ministero della salute da anni ci annunciano di aver scoperto che secondo una recente ricerca americana il fumo aumenta le dimensioni delle orecchie, corrode i bitcoin e fa avvicinare le comete alla terra. Oltre a provocare cancro, impotenza, depressione e uccidere chi ti sta intorno all’istante nel raggio di un chilometro, anche sott’acqua e dentro i bunker antiatomici.
Sto scherzando, per chi non l’avesse capito, e sono molti fidatevi.
Ovviamente, una corretta informazione è utile e doverosa. E spinge molte persone a non iniziare a fumare. Queste persone non capiscono niente del meccanismo della dipendenza, ma nemmeno hanno la necessità di capirlo. Rimangono convinte tutta la vita di essere piu intelligenti, di avere una personalità non dipendente, o che non gli piaccia fumare perché una volta hanno provato e hanno tossito, ma va benissimo così.
Il problema sono i milioni di persone che, pur essendo intelligenti e ben informate sui danni provocati del fumo, non smettono. Evidentemente, non ci riescono.
E allora, ecco il secondo mito: vorrebbero smettere, ma non hanno abbastanza forza di volontà. Ed ecco l’immagine della persona volitiva, che prende in mano il pacchetto di sigarette e lo schiaccia: “chi deve vincere, tu od io?”.
Ed ecco l’ex fumatore nervosissimo, infelice, con una sigaretta spenta in bocca tutta masticata e intrisa di saliva. Eccolo mentre sta accanto agli altri fumatori cercando di aspirare qualche boccata di tabacco. Ma che pur nella intensa sofferenza e disperazione, resiste, resiste, resiste.
E poi continua a resistere tutta la vita. O almeno crede, perché in verità dopo un mese l’effetto fisico vanisce, e dopo circa un anno anche i meccanismi psicologici e gli automatismi sono quasi tutti cambiati. Ma a lui piace pensare che sta ancora soffrendo e resistendo, perché è un uomo dotato di una volontà di ferro.
Peccato che smettendo in questo modo, ammesso che ci riesci, dovrai soffrire terribilmente per molti mesi se non anni, e passerai la vita rimpiangendo il fatto di non poter piu fumare.
Te lo spiego semplicemente: io non fumerei piu anche se non facesse male alla salute. Se non ho iniziato a svapare c’è un motivo. Aggiungo: non fumerei piu anche se fosse gratis. Solo se arrivi a questo punto, hai veramente smesso.
La strada piu semplice e meno dolorosa per smettere, non passa attraverso la forza di volontà. Certo, ci vuole la volontà di farlo, e anche un minimo di sacrificio ed autocontrollo, soprattutto i primi giorni dopo che hai smesso. Ma, per l’appunto, ce ne vuole solo un minimo e solo per un breve periodo. Ce ne vuole poca di forza di volontà. Se ce ne vuole troppa, vuol dire che stai sbagliando qualcosa, e che quella non è la strada giusta.
Ora, riprendiamo tutto lo schema sbagliato e purtroppo molto popolare, seguendo il quale uno dovrebbe smettere.

  1. La persona viene informata sui danni provocati dal fumo, e usando la sua intelligenza, giunge alla convinzione di dover smettere.
  2. Seguendo questa convinzione, usa la forza di volontà per realizzare il suo obbiettivo e smettere.
    Efficace e geniale quanto cercare di colpire una zanzara con una pallina di carta.
    Dove sta l’errore? Nel cercare di ridurre tutto il meccanismo ad un qualcosa che si puo controllare completamente con la parte conscia della propria mente.
    Intelligenza razionale e volontà. Immediate, visibili, in nostro potere. Ci fanno sentire forti, tanto da dimenticare il resto, che è importantissimo, e si chiama inconscio. E si chiama processi fisiologici involontari.
    Ce ne dimentichiamo finchè non dobbiamo andare al gabinetto e non ce la facciamo proprio piu ad usare la nostra volontà per trattenerla.
    Ci accorgiamo di averlo quando ci arrovelliamo il cervello tutto il giorno per venire a capo di qualcosa, siamo disperati, non sappiamo cosa fare, poi andiamo a dormire, e il giorno dopo, come per magia, ci viene in mente una soluzione.
    O quando facciamo i conti con la nostra ipocrisia, ci ripetiamo magari che certe pratiche sessuali non ci attirano per niente, o che siamo completamente eterosessuali, ma poi qualcosa dentro di noi, prepotente, si fa sentire, e piano piano ci rode.
    Insomma, fatevene una ragione: certi meccanismi vanno avanti da soli, e non ci potete fare niente. Non potete controllarli direttamente.
    Potete semplicemente non fumare piu, ma per non avere piu il desiderio di farlo, dovete fare i conti con la vostra parte piu interna e misteriosa.
    E’ inutile smettere se poi dovete passare la vita infelici.
    Smettere di fumare richiede si della volontà, ma questa deve essere la piu piccola possibile. Perché questo avvenga, dovete curare i vostri meccanismi interiori, incoscienti ed automatici. La bella notizia è che potete farlo mentre fumate ancora.
    Anzi, liberatevi di tutti i sensi di colpa e di tutte le paure. C’è una cosa che fa piu male delle sigarette ed è proprio questo stress negativo continuo.
    Un primo trucco per curare se stessi è quello di ragionare meno ed osservare di più. Ad esempio, osserva chi non fuma e non ne sente la necessità e sta meglio di te, o chi ha smesso come me ed è felicissimo di averlo fatto. Magari tu rifiuti questo dato di fatto perché semplicemente non riesci a spiegartelo o pensi che, si l’ho capito, ma ho ancora voglia di fumare quindi a cosa mi serve? Non ti servirà a niente ora, ma ti servirà in futuro. Vedere le cose dal punto di vista del non fumatore, immaginare come sarebbe se non avessi questa dipendenza, puo aiutare la tua parte interiore a riprogrammarsi. E ci vuole tempo perché succeda, ed ognuno ha i suoi tempi.
    Non è una questione di intelligenza e di ragionamento, non devi fare chissà quali elevati pensieri. Devi solo bombardare il tuo inconscio di osservazioni. Del fatto che chi non fuma sta benissimo e non gli manca niente, che sarebbe bellissimo non essere obbligati a fumare di continuo. Quando non fumi da due ore e arriva il momento della pausa, tu puoi si rinunciare alla sigaretta, ma comunque ti resta il desiderio.
    Prova ad immaginare come sarebbe se tu non avessi questo desiderio. Non filtrare queste immagini mentali con il tuo ragionamento, concentrati sulla pura osservazione e sulle sensazioni.
    Magari un giorno, tra qualche mese, ti accorgerai che ti sei dimenticato di fumare e sono passate tre ore.
    E un altro bel giorno vedrai la sigaretta per quello che è: una inutile schiavitù. Un fumare una sigaretta dopo l’altra non per avere un piacere ma solo per alleviare un fastidio, che si fa sempre piu intenso, e che smetterà del tutto quando la nicotina avrà lasciato il tuo sangue, tra circa un mese.
    Durante il quale ci vorrà la tua volontà, certo, ma ce ne vorrà molta meno di quanto credevi, e sempre meno con il passare del tempo.
    E, ripeto ancora, questo vedere la sigaretta come una inutile schiavitù, non sarà il frutto di un tuo ragionamento, ma qualcosa che dovrai sentire dentro.
    La differenza tra ragionamento e sensazione, è che la prima ti fa dire “vedo una persona con lineamenti simmetrici e figura slanciata, quindi è bella”, la seconda ti fa battere il cuore all’istante.
    Ho finito, sono qui a vostra disposizione per ogni chiarimento.
    Un’ ultima raccomandazione: ricordatevi che in natura, e nella nostra mente, il positivo prevale sempre sul negativo, e il piacere prevale sul dolore.
    Quindi, qualunque siano le vostre scelte e i vostri percorsi di vita, viveteli con gioia e con leggerezza. Alla prossima.
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Grazie per il post! Deduco che hai letto Allan Carr. Da quanto hai smesso?

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