Questa è una rivolta? " No sire questa è una rivoluzione"

in #ita6 years ago (edited)

Vincent.

Vincent fissò controvoglia i chiodi al muro, la loro catapecchia ormai cadeva a pezzi, era stanco di lavorare come un mulo e vedere la sera sotto i suoi occhi, riflessi nel vetro scheggiato di quello che doveva essere il loro salotto, il suo volto smunto, i suoi occhi coronati da occhiaie e sentire sotto le sue mani le ossa sporgenti del ventre e delle costole.
Era stanco e preoccupato, il vaiolo anni prima aveva stroncato metà della sua famiglia e i pochi superstiti avevano dovuto faticare il triplo e pregare giorno e notte per non ammalarsi.
Varie erano le teorie per salvarsi dal vaiolo ma nonostante i suoi genitori genitori , di pensiero troppo povero per essere ferventi religiosi, più dediti alla vita pratica che a quella teorica, si fossero adoperati per trovare nuovi metodi di guarigione, nessuno funzionò.

Avrebbe tanto voluto saper leggere così da poterli aiutare, trovare su qualche libro la ricetta che avrebbe guarito molti mali, studiare, diventare dottore, ovviamente per lui questi erano solo sogni ad occhi aperti.
Faceva parte del ceto basso, l' ultimo anello della catena, poteva solo sgobbare e sgobbare e ancora sgobbare e ancora sgobbare per un tozzo di pane rancido e un bicchiere di acqua fetida alla sera.
Se solo le condizioni fossero state migliori...
Come a casa del locale cerusico, neppure lui apparteneva ai ceti abbienti, ma aveva una casa pulita, i cittadini per ingraziarsi i suoi servizi gli portavano il cibo migliore, persino il macellaio dava a lui i pezzi di carne più gustosi.
Vincent lo osservava spesso passare per le vie, con crescente invidia, ai tipi come a lui invece e a quelli come lui, cioè poveri in canna, toccavano solo gli scarti.
Ogni giorno invece del Padre Nostro Vincent si alzava e malediceva quei farabutti imbellettati alla corte di Francia, Re e Regina in primis. Se c' era un Padre nei cieli, li avrebbe maledetti pure lui.
Perchè era colpa loro se lui era ridotto così, era colpa loro se la gente moriva di stenti e malattie.
La sua unica consolazione in quei giorni grigi era la giovane e deliziosa Claire.
Spesso ripeteva il suo nome facendo scivolare piano la lingua sul palato, assaporando le lettere, scandendole come un rosario.
La ragazza viveva in fondo alla via, spesso lui la vedeva darsi da fare in giro, non era certo una donna di corte Claire, ma una ragazza forte, temprata da una vita di lavoro, bellissima nelle sue braccia tornite e abbronzate.
Non possedeva il pallore aristocratico, simbolo per lui di mollezza e decadenza.
Talvolta quando nessuno lo vedeva, in strada, seguiva le lunghe gonne di lei, non gli importava che il fondo di esse fosse lurido e che i movimenti di lei fossero sempre affrettati, sembrava sempre andare di fretta e questo era sintomo di vitalità e anche di furbizia, le strade non erano più luoghi sicuri da tanto.

La seguiva fino ai falò dove si riunivano quelli che volevano la rivoluzione, lei osservava tutti da lontano, tra di loro c' erano suo padre e suo fratello, i volti scuri, gli sguardi concitati.
Lui si chiedeva spesso quale dei due le lasciasse quei lividi mal nascosti su collo e volto.
E cosa facesse lei per essere percossa tanto di frequente. Non era brava nei lavori domestici? Aveva occhi troppo spudorati con il fruttivendolo? Si permetteva di esporre le sue idee come se fosse un uomo?
Vincent avrebbe voluto stringerla ogni volta che la vedeva.

pompadour-1313641_960_720.jpgCcocreative commons

Claire

Claire si strinse lo scialle malconcio più forte attorno al collo, era distrutto dal troppo uso, consumato fino ad essere sfibrato, ma ancora serviva nel suo intento, coprire quelle disgustose ecchimosi che il padre le lasciava addosso.
Era stanca di quella vita, si impegnava molto, lavorava sodo, non aveva mai contratto una malattia e si vestiva sempre in maniera adeguata, neppure una caviglia sfuggiva dalle sue gonne lunghe eppure suo padre trovava sempre qualcosa in lei di riprovevole, il fatto che parlasse, ad esempio, che talvolta osasse intervenire nelle discussioni tra lui ed il fratello minore, intollerabile.
Sua madre, pace all' anima sua, aveva subito la stessa sorte, abbandonandoli precocemente.
Lei aveva pianto poco, era l' unica donna in casa e morta la madre non c' era tempo per piagnistei e similari, c' era tanto lavoro da fare,cercare di trovare del cibo con i pochi soldi disponibili, rammendare, cucire, pulire, prendersi cura dei suoi uomini quando rincasavano, salvare se possibile due spicci,nella speranza un giorno di trovare un marito, un uomo con grandi mani che lavorasse molto e volesse da lei compagnia e figli.

Suo padre non voleva che lei avesse delle idee e quando la vedeva confabulare con le donne del mercato sulla marcia di protesta che avevano programmato, lui si alterava e gliene dava di santa ragione.
Per fortuna lei era abituata e ormai prendeva le percosse come il prezzo da pagare per la sua libertà.
Inoltre la rimproverava duramente per il suo modo di camminare, le diceva che era civettuola e che un giovane si era infatuato di lei.
E lei lo sapeva benissimo, Vincent la seguiva spesso ma non le parlava mai.
Lei lo sorprendeva spesso a osservarla di sottecchi e le faceva piacere.
Era un bel ragazzo, un gran lavoratore, con penetranti occhi scuri e folti capelli neri.
Non capiva come mai suo padre si preoccupasse così tanto della sua virtù, se le avesse fatto sposare Vincent il problema si sarebbe risolto.
Ma suo padre la considerava troppo utile in casa, era difficile per lui disfarsi dell' unica donna di casa.
Quel giorno decise che non avrebbe ignorato gli sguardi del bel Vincent e quando lo sorprese a fissarla lei gli sorrise.
Lui si fece rosso in viso e alzò la mano in cenno di saluto.
Suo padre e suo fratello non si accorsero neppure di lei che si allontanava dal falò.
Si avvicinò baldanzosa al ragazzo e da vicino vide con chiarezza la pelle liscia di lui, un lieve accenno di barba e due grandi occhi scuri così belli da perdercisi dentro.

" Sono Claire, vieni spesso ai falò?" chiese lei.
Aveva paura di apparire spudorata, ma il tempo stringeva, doveva approfittare della distrazione dei suoi familiari.
Lui le rispose con un no, dolce, vellutato, le chiese cosa ci facesse lei ai falò.
Lei gli parlò della marcia e dei suoi propositi ribelli, lui sembrava così bendisposto che lei non esitò un attimo a riversare tutte le sue parole soffocate dalle botte su quel ragazzo che la fissava attento.
" Mi piace come la pensi. Credi che potremmo rivederci?"
Le chiese lui quando si accorse che gli uomini si stavano diradando, lei annuì con forza.
Quel ragazzo le sembrava davvero unico, era certa che lui non l' avrebbe picchiata per le sue parole. La trovava intelligente,come un uomo.

Voleva rivederlo, voleva farsi stringere da lui e sentirsi per un attimo come una regina, guardata e ammirata da quegli occhi color della notte.

chatlogo1.png
NOEMILUNASTORTA-000234.jpg
SS-pansies-EN.jpg

Sort:  

Bel racconto, mi è piaciuto.
Letto con piacere e interesse.
Saluti Kok75

Questa settimana vesto gli abiti del critico/giudice dei racconti in gara per @spi-storychain.
Il racconto è molto piacevole e mi ha intrigato moltissimo la narrazione con carattere descrittivo, in cui escono tutte le caratteristiche dei personaggi e del contesto in cui sono calati.
Particolare anche il modo con cui hai scisso il racconto, dedicando la prima parte a Vincent e la seconda a Claire, con poi un epilogo dedicato all'incontro finale.
Il tema "amore" è fortemente presente e fa da filo conduttore all'intera narrazione, mentre meno marcata è l'ambientazione "Rivoluzione Francese", che comunque fa da background alla vita dei due giovani e delle loro famiglie.
Il consiglio che mi sento di darti, con il massimo del rispetto, è quello di dare una rilettura al tuo racconto prima di pubblicarlo. Si tratta di un contest su narrativa e quindi alcuni errori di battitura rovinano la fluidità del racconto stesso e sarebbe bastata una rilettura per correggerli (te lo dice uno che errori di battitura ne fa a bizzeffe 😅)
Ovviamente ciò non nasconde i meriti di un discreto post.
Un saluto

Posted using Partiko Android

Vado a correggerlo! Si io pure, perchè spesso non rileggo con attenzione o se pubblico da telefono ancora peggio :P Vado a rileggere e grazie!!

Mi è piaciuta molto come storia, semplice ma non banale.
Mi è piaciuto soprattutto la scelta della narrazione a due voci.

Posted using Partiko Android

Congratulations noemilunastorta, you brought 1 referral(s) using the @share2steem referral program !

You reached LVL 1 and earned 0.02 SBD !
Move to LVL 2 by bringing 5 referrals on @share2steem !

!tipuvote 0.02

Check the achievements list on https://share2steem.io !

Participate in our Christmas Challenge : 5 SBI shares to win !

This message is generated automatically.

This post is supported by $0.02 @tipU upvote funded by @share2steem :)
@tipU voting service guide | For investors.

Coin Marketplace

STEEM 0.21
TRX 0.14
JST 0.030
BTC 68220.71
ETH 3321.59
USDT 1.00
SBD 2.74