Pensiero del mattino

Svegliarsi la mattina e pensare che ti manca qualcuno.

Era una sensazione che non provavo da circa dieci anni. 

Sette  dei quali di convivenza con due diversi compagni e con almeno uno, un bel rapporto.

Ma svegliarsi la mattina senza di uno di loro e sentirne la mancanza non mi è mai capitato. 

Non mi ci sono neppure mai interrogata sulla mancanza, d' altronde ci sono così tante cose da fare in una giornata, la sveglia suona sempre troppo presto e c'è da correre da un posto all' altro. 

C'è sempre il lavoro, la casa, il bollettino da pagare, lì idraulico da contattare, il caffè che rischia di salire troppo veloce, c'è da correre. 

Non si sente il vuoto.

Il vuoto che lascia qualcuno. 

Talvolta è un vuoto che ti porti da lontano e te lo senti addosso come un vecchio amico, una parte di te, ormai non te ne accorgi neppure che lui è lì, c'è qualcuno che ti ha cresciuto che ti manca eppure è con te. 

E quella è una mancanza che sperimento ogni giorno, sulla quale non mi soffermo e neppure mi interrogo.

Quella è lì nel cuore e probabilmente ci rimarrà per sempre. 

Poi ci sono le mancanze quelle belle, dove brami una voce, un odore familiare, perchè sai che li riavrai. 

Sono mancanze dove non soffri ma speri.

E in quella speranza c'è tutto un mondo. 

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