La donna dai capelli rossi di Orhan Pamuk [Recensione libro]

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Uno dei pochi piaceri ai quali ancora mi dedico con costanza è la lettura.
Non avevo mai letto niente di Pamuk e il mio libro " Battesimo " è stato questo " La donna dai capelli rossi".
Devo ammettere che non mi ha affatto deluso e che ben presto leggerò tutto ciò che troverò di questo autore.
La donna dai capelli rossi non è una banale storia d' amore è la storia di una vita, di un rapporto, di padri e figli e nel mezzo di una infatuazione.
Cem il protagonista comincia descrivendoci la sua infanzia nella farmacia del padre, attivista politico comunista.
Padre che sparisce in seguito al colpo di stato degli anni 80 in Turchia lasciando in lui una ferita profonda e molte domande.
Lui e la madre si fanno coraggio e la donna pur nutrendo rancori nei confronti del marito per motivi a Cem oscuri ma vagamente intuibili si fa carico di se stessa e del figlio, non facendogli mancare una buona istruzione.
Cem si arrangia, fa alcuni lavoretti fino a che non trova un lavoro con una retribuzione maggiore degli altri, lo scavatore di pozzi!

Il lavoro non è semplice e neppure privo di pericoli ma i ragazzo trova una guida e un maestro che lo accompagna alla scoperta di questo nuovo mestiere.
Il suo nuovo mentore si accampa con lui e ne segue l' apprendistato, condividendo con lui esperienze e favole e diventando per il ragazzo un saldo punto di riferimento, un padre.
I due si scambino racconti di padri e figli tratti da antiche testi, L' Edipo, Giacobbe, Isacco e personaggi della mitologia persiana.
Sprofondano nella terra e nel loro vissuto.
La parte del lavoro è descritta in maniera dettagliata e minuziosa e catapulta il lettore in una atmosfera lenta, un ritorno ad un altro tempo.
Cio che crea turbamento nell' animo di Cem è l' incontro casuale con l' avvenente donna dai capelli rossi, grande il doppio di lui ma dal fascino conturbante.
Il ragazzo ne resta ammaliato tanto da farne la protagonista di tutte le sue fantasie. Infatuato di lei ne segue le mosse e la sera passa davanti alla sua casa sperando di scorgere la rossa chioma tra le finestre.
Inizia così tra i due un corteggiamento fatto di sguardi culminante nella perdita della verginità del giovane, sedotto dalla donna più esperta. Attrice e sposata la donna lo seduce con facilità e Cem perde la testa.
Distratto dalle fantasticherie sensuali e amorose durante uno scavo commette un errore fatale lasciando cadere innavertitamente un peso secchio nel pozzo dove il maestro sostava sul fondo.
Lo ha ucciso?
Non lo sa e nel dubbio fugge, non cerca aiuto, non controlla, scappa col primo treno verso casa, intenzionato a non tornare mai indietro.
Il resto del libro si sussegue con il racconto della sua vita, l' università, il lavoro, il matrimonio, la disperata ricerca di un figlio che non arriva e gli immancabili sensi di colpa.
Ricerca storie e quadri su padri e figli, dimentico del suo che farà ritorno quando ormai i tempi sono maturi.
La fine vi spiazzerà.
Un libro interessante sui punti neri del rapporto tra padre e figlio, dell' assenza di un padre e di quanto questa assenza influisca sulla vita e sui pensieri di un uomo, sui sensi di colpa per il presunto omicidio del maestro/padre , metafora forse di altro e sulla sensualità.