L' Arminuta [Recensione libro]

Parliamo oggi di un libro molto conosciuto tra i lettori e molto consigliato, non a torto.
Di questo libro non posso che parlarne positivamente, confessando con vergogna di averlo letto molto in ritardo dopo la sua uscita, nonostante ne avessi sentito parlare in modo molto positivo.
L' autrice è Donatella Di Pietrantonio, dentista pediatrica con la passione per la scrittura.
Questo libro parla di un tema molto antico, quello del rapporto tra madre e figlia.
La protagonista è chiamata L' Arminuta cioè " La ritornata".
Ritornata da cosa?
L' Arminuta è una di quelle anime bambine spezzate da un mondo adulto ruvido e bestiale.
Nata in una famiglia di origini umilissime e con gravi difficoltà a sfamare l' ennesima bocca in più essa viene affidata alla zia Adalgisa che pare non in grado di procreare.
Adalgisa accoglie la bambina come una figlia, donandole una vita agiata, una buona istruzione e un' ottima educazione.
Tante doti che l' Arminuta si trova tra le mani, come un pugno di mosche, quando L' Adalgisa che lei chiama madre la manda dalla sua genitrice carnale perchè "gravemente malata".
La bambina si trova catapultata in una famiglia con molti figli, fratelli e sorelle diffidenti e dispettosi con lei, per loro è un esotico animale cittadino e non una ragazzina spaurita.
L' Arminuta fatica molto ad ambientarsi, abituata alla sua stanza accogliente si ritrova a condividere il letto con fratelli puzzolenti e piscialetto.
La bambina soffre dell' abbandono da parte della madre/zia e si tormenta pensandola malate e a letto, se la immagina mentre la invoca con le lacrime agli occhi imbottita di medicine.
Nel frattempo cresce e imbocca l' amaro boccone di una nuova vita che non le è congeniale e una nuova madre che non riesce a percepire come tale.
La rozzezza e i modi bruschi e sudici della sua nuova famiglia sono ben lontani dalla realtà che lei ha sempre conosciuto ma con perseveranza e adattabilità riesce a inserirsi nel suo nuovo mondo.
Inizialmente la sua presenza stride, cozza, genera malumori, infine si amalgama, si adatta, lei stessa diventa sostanza di quel luogo rude e si inruvidisce, esternamente ed internamente.

L' Arminuta talvolta incrocia il suo vecchio padre che la evita come un cane rognoso, dandole l' ennesimo graffio sul piccolo cuore martoriato.
Ma la vita aspra non uccide la sua tenerezza di bambina che si riversa sulla sorella Adriana e sul fratellino Giuseppe.
Con gli altri fratelli litiga, s' azzuffa, con il più grande crea un rapporto strano che ancora non capisce e non si domanda se sia giusto o morale.
Nella vita sporca e povera c'è poco tempo per le domande, ancor meno per la morale, bisogna lavorare, faticare e tirare avanti.
Fortunatamente la sua istruzione piano piano la conduce in vie migliori e anche dei fondi che la madre/zia continua a inviarle, da morta forse?
L' Arminuta per il liceo che lei unica " Testona" di quella famiglia di disgraziati riesce a frequentare viene di nuovo spedita come un pacco presso una gentile signora, ancora una volta alle prese con un ambiente diverso che le fa tornare nel cuore il peso dell' abbandono.
L' Arminuta è un libro scritto egregiamente, con vicende crude narrate con una delicatezza unica.
Insomma un libro che merita davvero una lettura e una scrittrice che ha uno stile di grande talento.
Cruda ma tenera L' Arminuta tratta temi forti come l' abbandono, il rapporto tra madri e figli, la povertà con estrema dolcezza.
Un " MUST TO READ".

Le foto fatte al libro sono di mia proprietà.