Io sono Malala di Malala Yousafzai [Recensione libro]

Cco creative commons

Eccomi con un altro libro del quale parlarvi.
Letto durante un giorno al parco e trovato in biblioteca.
Pensando che la sua lettura sarebbe stata difficile non avrei mai immaginato di divorarlo in un solo pomeriggio.
" Io sono Malala" è un libro di Malala Yousafzai in collaborazione con Christina Lamb.
E parla della vita dell' autrice che non è una signorina a caso.
Malala Yousafzai è la più giovane vincitrice del Nobel per la pace, fervente attivista pakistana si è battuta in modo agguerrito per il diritto all' istruzione per le donne in Pakistan.
Diritto minacciato da una forma di governo talebana fortemente repressiva.

Malala proveniente da una famiglia che ha appoggiato le sue coraggiose scelte, denunciò i soprusi dei talebani tramite un blog della Bcc, aiutata e supportata dal padre, padrone di una scuola e contrario alla politica dei talebani. Il blog riscose successo, portando di fronte al mondo lo scempio fatto dal fanatismo talebano.

La ragazza subì un attentato mentre si recava nell' istituto scolastico, ferita gravemente è stata ricoverata all' ospedale di Peshawar e in seguito trasferita in Inghilterra dove in molti si erano interessati al suo caso.

Più volte minacciata e accusata di essere un infedele Malala continua a lorrare contro un sistema repressivo, fanatico e maschilista che nega a molte bambine il diritto a vivere una vita libera e piena.

Il suo libro, autobiografico, racconta in maniera delicata la sua infanzia, descrive con dolcezza i luoghi dove è nata, le valli, i costumi e la sua famiglia.
Particolarmente si sofferma sulla figura del padre, un uomo dai grandi sogni e dal gran cuore che spinge la figlia a non farsi ingabbiare da vecchi stereotipi.
Con dovizia di particolari Malala ci racconta come nasce l' idea della scuola e come l' istruzione diventi colonna portante nella sua vita.
Rimanendo sempre in condizioni di vita umili si legge dietro questa ragazza una grande forza e gratitudine, un forte legame alla famiglia. L' umiltà e la povertà non spezzano la sua voglia di crescere e imparare.

Piano piano il clima del libro muta, seppur non diventando pesante e opprimente, il ritmo dolce dell' infanzia dove Malala è divisa fra casa, giochi e studio fa spazio ad un mondo più oscuro dove non c'è spazio per i giochi e i sogni di bambina .
Paura, terrore, regole diventano i nuovi temi centrali.
La ricerca spasmodica di notizie, il nascondersi, la paura di esporsi, la morte e la distruzione insaguinano le valli dolci che Malala descrive con affetto.
La violenza talebana trasforma la vita della ragazza e delle sue coetanee, assottigliando le loro speranze e colmandole di terrore.

Un libro che merita una lettura, non solo perchè è scritto in modo semplice e chiaro ma sopratutto per la storia che racconta, quella di una persona con un coraggio fuori dal comune, quella di luoghi dove essere libere e liberi non è scontato.
Una lettura che fa riflettere su quanto ancora alcuni luoghi nel mondo siano paurosi e duri, di quante persone ancora soffrono per i soprusi dettati da fanatismi e denaro.

Una lettura adatta a tutte l' età, ci sono nel libro momenti tristi ma non sono mai descritti con crudezza.
Una lettura che lascia a riflettere, che fa venire voglia di informarsi di più, che fa quasi paura perchè a certe cose non ci si crede tanto sembrano lontane da noi.