Il battesimo.

Vivi dal pranzo di Pasqua? Io si ma la mia non è stata una Pasqua normale ma un bel  battesimo . 

Esatto per Pasqua i miei zii  hanno deciso di battezzarmi la nipote e quale occasione migliore  per fare uno scherzo  da primo aprile, facendoci andare tutti a messa di prima mattina?

Noi baldi giovani miscredenti tutti svegli alle otto, vestiti eleganti, con le occhiaie da reduci di sabato sera di baldoria, intenti a fissare l' orologio in attesa dell' ora dell aperitivo in villa e del conseguente pranzo faraonico.

Ebbene sì, mia zia e suo marito sono giovani ma hanno grandi ambizioni e il battessimo non poteva essere fatto in piccolo, eccedere sempre è la loro parola d' ordine, il boss delle cerimonie gli fa un baffo a loro!

 Dunque l' aperitivo si svolge in un lussuoso salone con tavoli d' epoca e camerieri a servirci flute di prosecco, io e i miei zii ne facciamo incetta senza rimorsi. Ci sentiamo quasi fighi con quei bicchieri sul tavolo della trisnonna. 

Gli sguardi degli astanti sono più rilassati, ci meritiamo un drink dopo la messa. 

E i flute girano tra le mani come neve in un cielo di dicembre. 

E noi ci aggiriamo guardinghi con il nostro bicchiere in mano, cercando di capire chi è parente di chi e salutando persone delle quali non ricordiamo nulla.

Poi finalmente ci riuniamo con i parenti stretti, nonni e zii, quelli che vedi abbastanza spesso da sapere come sono. 

La vista dalla villa

Arriva allora il momento del pranzo, seduti su sedie bianche e rosa, le mani poggiate su tovaglie inamidate, gli sguardi ancora sobri. 

Per fortuna i tavoli non sono nominativi e dunque non siamo costretti a fare conversazione con perfetti sconosciuti. 

Arrivano le prime portate, perfette per chi intende iniziare una dieta all' incontrario, per ingrassare!

Antipasto a base di tortilla di patate e quiche di patate e pancetta, affettati, lardo di colonnata, formaggi, crostini gorgonzola e miele, fegatini, frittata, farinata di cavolo nero e stuzzichini vari. 

Tris di primo, risotto zafferano e pecorino, pasta gorgonzola e radicchio e spaghetti al ragù di cinghiale. 

Tris di secondi, peposo, spezzatino con piselli e arista arrosto con patate.

Caffè, distillati, torta e panna cotta. 

Alle cinque eravamo ancora a tavola a chiederci come diavolo abbiamo fatto a ingurgitare tutto quel cibo, bloccati sulla sedia dal nostro stesso peso.

Prendendo un amaro dietro l' altro per vedere di stappare lo stomaco oberato di lavoro. 

L' aperitivo.

Quando ci alziamo siamo tutti barcollanti, sarà il cibo, sarà il chianti, sarà la vista della bambina nel tavolo centrale vestita da regina e tirata su come un trofeo.

Simba!!!

Saranno tutti i vestiti eleganti che ci fanno sentire ebbri, uno zio mormora piano " Quando ho battezzato il mio avevamo pizzette e schiacciatine".

Noi lo ascoltiamo, capiamo, la pensiamo uguale ma non vola una mosca. 

" Però il vino è ottimo" sentenzia un altro zio e su questo siamo tutti concordi. 

Sulle spine aspettiamo il momento dei saluti che arriva con un tripudio di baci, abbracci, fintissimi " Sentiamoci presto" e profumi di vario genere che volano nell' aria. 

Io nel compenso mi sono divertita, nessuno ha chiesto di laurea e fidanzato, si vede che  ho scelto i parenti giusti con i quali mettermi a tavola! 

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