Arcidosso.
Era tanto che aspettavo di scrivere riguardo questo viaggetto ad Arcidosso. Le foto ormai stavano ammuffendo, i ricordi no.
Eccomi quindi a parlarvi di questo luogo che mi è molto piaciuto nonostante io lo abbia visitato con il maltempo.
Io e mia nonna quasi ogni anno andiamo in qualche borgo toscano in autunno a cercare feste e sagre dedicate alla castagna.
Quest' anno avevamo trovato il bel borgo di Arcidosso nel grossetano. lo scorso anno sempre nelle stesse zone eravamo state a Piancastagnaio, altro borgo davvero carino con una festa piacevolissima, se ritroverò le foto ve ne parlerò.
Ad Arcidosso purtroppo causa maltempo la festa è stata rimandata però noi abbiamo fatto comunque una passeggiata per il paese.
E ora vi parlo un pochino di questo borgo.
Sorge alle pendici del monte Amiata e la sua vegetazione è prevalentemente composta da foreste di faggi e castagni.
Arcidosso era un importante centro nella zona del monte Amiata, apprezzato per le sue risorse forestali che producevano cibo e legna, apparteneva inizialmente alla nobile famiglia degli Aldobrandeschi che dominava molti feudi maremmani.
Loro edificarono la città come una piccola fortezza, come usava a quei tempi e continuarono a fortificarla fino a che essa non finì sotto la repubblica di Siena.
Finita la repubblica passò sotto i Medici che fecero riofire il paese che subì un netto calo di risorse e popolazione con l' avvento poi delle varie guerre e una netta spopolazione nel dopoguerra del novecento.
Noi abbiamo iniziato la nostra girata ad Arcidosso partendo proprio dalla Rocca Aldobrandesca.
La Rocca edificio di origine medievale era residenza dei visconti del monte Amiata, in seguito fu riedificato e ampliato dagli Aldobrandeschi e di nuovo modificato quando lo espugnarono e presero Arcidosso per annetterlo alla repubblica di Siena.
In seguito con l' avvento del Granducato di Toscana il luogo divenne adibito a prigione. Ad oggi invece è visitabile e contiene un museo e ci sono guide molto preparate che ne narrano la storia, purtroppo è visitabile pochi giorni a settimana ed è difficile trovarla aperta.
La rocca è protetta da una doppia cinta muraria, quella che contiene anche il borgo, anche esse edificata in epoca medievale.
Negli anni le mura sono state rivisitate e ad oggi poche sono le parti originarie, una di queste è vicino alla porta che faceva parte del terziere del Castello, dove si entrava nella divisione tra la città vecchia e la città nuova.
Porta sovrastata da una piccola torretta, il paese ha molte torri davvero belle da vedere e visitare.
Riguardo al museo del Castello ospita spesso mostre ed è dedicato anche all' arte e alla cultura orientale. Molte sono però le sale dedicate ad arazzi e oggetti dell' iconografia medievale.
La vista inoltre dalle finestre del castello è davvero mozzafiato e se il tempo lo consente si vede molto bene il paese.
La porta che divide città vecchia da città nuova si chiama porta di castello ed è una delle tre porte usate per entrare nel borgo, su di essa è posto uno stemma mediceo ed era usata per entrare nel castello.
Ad oggi molte case sono appoggiate alla cinta muraria e situate vicine alle porte ma comunque l' assetto della città è ancora medievaleggiante ed è bella da vedersi perchè sembra di tornare in un ' altra epoca.
Un' epoca di dame e cavalieri, castelli e battaglie.
Museo del Castello.
Porta del Castello.
Il paese è molto tranquillo, un luogo dove passeggiare in pace, le vie tutte in pietra scura sono piccole e fanno un sali scendi dalla fortezza al fondo del borgo.
Ci sono molti angoli deliziosi e ben curati, con case in pietra a vista molto belle da vedere nel loro fascino rustico.
Molte sono le botteghe che si occupano di alimentari e in autunno espongono le castagne da poter comprare, l' odore di castagne arrosto in questa stagione impregna l' aria del paese.
Un aria da favola, ferma nel tempo a quando il mondo era un posto semplice.
Non si vedono molti giovani in giro e il paese sembra più un luogo di ritiro che un luogo per la movida.
Ci sono molte chiese e cappelle da visitare e vari edifici pubblici molto belli.
Per chi ama la natura il luogo è ideale per passeggiate ed escursioni nei boschi vicini e perchè no? Per cercare le castagne!
Quasi tutti i piatti tipici del posto sono a base di castagne, anche noi ne abbiamo comprate in abbondanza e ne abbiamo mangiate sia come frugiate/ caldarroste che sottoforma di dolce alla castagna .
E magari visitare qualcosa in più.
La nostra passeggiata si è conclusa con la visita alla chiesa di San Niccolò, chiesa del quattordicesimo secolo in stile neoromanico.
Come gastronomia ci hanno consigliato anche la loro zuppa e il loro vino nel ristorante dove siamo andate a rifocillarci e a ripararci dal freddo.
Il vino era molto buono, corposo e denso, ovviamente un rosso.
Nel complesso il mio piccolo viaggio ad Arcidosso è stato carino anche con il brutto tempo, la rocca era aperta ed è stato possibile visitarla quasi tutta, tranne la torre a causa del forte vento.
Peccato perchè mi sarebbe piaciuto fare alcune foto dall' alto.
La città però si visita bene, mi raccomando però non mettetevi i tacchi perchè ci sono davvero tante salite e scalini.
Spero di poterci tornare il prossimo autunno in condizioni meteo migliori e godermi tutte le loro specialità a base di castagne!
Chiesa di San Niccolò.
Foto fatte da me cpn la Nikon di @vannirum