Arcidosso.

in #ita6 years ago

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Era tanto che aspettavo di scrivere riguardo questo viaggetto ad Arcidosso. Le foto ormai stavano ammuffendo, i ricordi no.
Eccomi quindi a parlarvi di questo luogo che mi è molto piaciuto nonostante io lo abbia visitato con il maltempo.

Io e mia nonna quasi ogni anno andiamo in qualche borgo toscano in autunno a cercare feste e sagre dedicate alla castagna.

Quest' anno avevamo trovato il bel borgo di Arcidosso nel grossetano. lo scorso anno sempre nelle stesse zone eravamo state a Piancastagnaio, altro borgo davvero carino con una festa piacevolissima, se ritroverò le foto ve ne parlerò.

Ad Arcidosso purtroppo causa maltempo la festa è stata rimandata però noi abbiamo fatto comunque una passeggiata per il paese.
E ora vi parlo un pochino di questo borgo.

Sorge alle pendici del monte Amiata e la sua vegetazione è prevalentemente composta da foreste di faggi e castagni.

Arcidosso era un importante centro nella zona del monte Amiata, apprezzato per le sue risorse forestali che producevano cibo e legna, apparteneva inizialmente alla nobile famiglia degli Aldobrandeschi che dominava molti feudi maremmani.
Loro edificarono la città come una piccola fortezza, come usava a quei tempi e continuarono a fortificarla fino a che essa non finì sotto la repubblica di Siena.

Finita la repubblica passò sotto i Medici che fecero riofire il paese che subì un netto calo di risorse e popolazione con l' avvento poi delle varie guerre e una netta spopolazione nel dopoguerra del novecento.
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Noi abbiamo iniziato la nostra girata ad Arcidosso partendo proprio dalla Rocca Aldobrandesca.

La Rocca edificio di origine medievale era residenza dei visconti del monte Amiata, in seguito fu riedificato e ampliato dagli Aldobrandeschi e di nuovo modificato quando lo espugnarono e presero Arcidosso per annetterlo alla repubblica di Siena.
In seguito con l' avvento del Granducato di Toscana il luogo divenne adibito a prigione. Ad oggi invece è visitabile e contiene un museo e ci sono guide molto preparate che ne narrano la storia, purtroppo è visitabile pochi giorni a settimana ed è difficile trovarla aperta.

La rocca è protetta da una doppia cinta muraria, quella che contiene anche il borgo, anche esse edificata in epoca medievale.

Negli anni le mura sono state rivisitate e ad oggi poche sono le parti originarie, una di queste è vicino alla porta che faceva parte del terziere del Castello, dove si entrava nella divisione tra la città vecchia e la città nuova.

Porta sovrastata da una piccola torretta, il paese ha molte torri davvero belle da vedere e visitare.

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Riguardo al museo del Castello ospita spesso mostre ed è dedicato anche all' arte e alla cultura orientale. Molte sono però le sale dedicate ad arazzi e oggetti dell' iconografia medievale.

La vista inoltre dalle finestre del castello è davvero mozzafiato e se il tempo lo consente si vede molto bene il paese.

La porta che divide città vecchia da città nuova si chiama porta di castello ed è una delle tre porte usate per entrare nel borgo, su di essa è posto uno stemma mediceo ed era usata per entrare nel castello.

Ad oggi molte case sono appoggiate alla cinta muraria e situate vicine alle porte ma comunque l' assetto della città è ancora medievaleggiante ed è bella da vedersi perchè sembra di tornare in un ' altra epoca.

Un' epoca di dame e cavalieri, castelli e battaglie.

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Museo del Castello.

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Porta del Castello.

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Il paese è molto tranquillo, un luogo dove passeggiare in pace, le vie tutte in pietra scura sono piccole e fanno un sali scendi dalla fortezza al fondo del borgo.
Ci sono molti angoli deliziosi e ben curati, con case in pietra a vista molto belle da vedere nel loro fascino rustico.
Molte sono le botteghe che si occupano di alimentari e in autunno espongono le castagne da poter comprare, l' odore di castagne arrosto in questa stagione impregna l' aria del paese.

Un aria da favola, ferma nel tempo a quando il mondo era un posto semplice.

Non si vedono molti giovani in giro e il paese sembra più un luogo di ritiro che un luogo per la movida.

Ci sono molte chiese e cappelle da visitare e vari edifici pubblici molto belli.
Per chi ama la natura il luogo è ideale per passeggiate ed escursioni nei boschi vicini e perchè no? Per cercare le castagne!

Quasi tutti i piatti tipici del posto sono a base di castagne, anche noi ne abbiamo comprate in abbondanza e ne abbiamo mangiate sia come frugiate/ caldarroste che sottoforma di dolce alla castagna .

E magari visitare qualcosa in più.

La nostra passeggiata si è conclusa con la visita alla chiesa di San Niccolò, chiesa del quattordicesimo secolo in stile neoromanico.

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Come gastronomia ci hanno consigliato anche la loro zuppa e il loro vino nel ristorante dove siamo andate a rifocillarci e a ripararci dal freddo.

Il vino era molto buono, corposo e denso, ovviamente un rosso.

Nel complesso il mio piccolo viaggio ad Arcidosso è stato carino anche con il brutto tempo, la rocca era aperta ed è stato possibile visitarla quasi tutta, tranne la torre a causa del forte vento.
Peccato perchè mi sarebbe piaciuto fare alcune foto dall' alto.

La città però si visita bene, mi raccomando però non mettetevi i tacchi perchè ci sono davvero tante salite e scalini.

Spero di poterci tornare il prossimo autunno in condizioni meteo migliori e godermi tutte le loro specialità a base di castagne!

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Chiesa di San Niccolò.

Foto fatte da me cpn la Nikon di @vannirum

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