50 sfumature di Alfa Romeo grigia.

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Cristiano Grigio sbattè con forza lo sportello della sua auto, una Alfa Romeo Grigia per dirigersi sbuffando in ufficio. Il suo rapporto con il lavoro era come quello con le donne, lo amava e lo odiava al medesimo tempo.
Lui vendeva auto ed era diventato un vero e proprio imprenditore di alta borghesia, macchè dire di altissima borghesia!
Al suo nutrito staff di fannulloni e mezze calzette mancava giusto una segretaria a ravvivare l' ambiente, le donne per Cristiano Grigio non erano altro che begli oggetti d'n arredamento, se poi avevano anche una voce flautata che non si faceva udire mai e una mano svelta a dattilografare erano ancora meglio.
Tommaso Grigio era scapolo e molte madri cercavano di propinargli le figlie, persino la sua cercava di trovargli moglie, aveva persino accennato alla possibilità di trovargliene una per corrispondenza.

Quel giorno lo aspettava una serie di colloqui con aspirante segretarie,, uno dei pochi lavori permessi alle donne, anche troppo secondo Cristiano Grigio.
Difatti quando al colloquio invece di presentarsi quella matta femminista che sosteneva che gli uomini e le donne devono avere pari diritti (Cristiano Grigio non aveva mai sentito tante sciocchezze in vita sua, come se fossero uguali capite?) si presentò una giovane e goffa ragazza anche poco avvenente di nome Anna Stasi lui ne fù sollevato.
Non solo essa aveva difficoltà a mettere insieme due frasi compiute tanto era timida ma neppure osava fissarlo negli occhi, vezzo che Cristiano trovava intrigante e giusto.
La assunse subito nonostante le doti di lei non fossero straordinarie, ma era capibile, da una donna lui non si aspettava certo l' eccellenza, l' ubbidienza cieca si.
E dunque amava darle ordini di continuo e gridarle :
" Annaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa, portami il caffè!".
E lei si muoveva tutta tremante e rossa in viso e di sottecchi lo fissava come una divinità scesa in terra.
Lui si sentiva in quel modo, un uomo che elargisce favori, stipendi ai dipendenti e tante ore di lavoro, in barba ai sindacati e a quelli della malefica sinistra che vogliono convincerlo di essere uno sfruttatore.
Sentiteli coi loro paroloni da persone istruite, sfruttatore!

Cristiano Grigio notando la totale mancanza d carattere di Anna se ne invaghì perdutamente e pensò che lei poteva essere proprio la donna perfetta per lui, zitta, di poche pretese, insicura e senza strane idee in testa. Una di quelle che gli avrebbe preparato uno stufato un pizzico cotto male così lui avrebbe potuto urlarle addosso e magari mollarle pure un bel ceffone per sfogarsi dallo stress della giornata, lei poi si sarebbe solo scusate e avrebbe cucinato di nuovo qualcosa di molto gustoso, porgendogli anche un bel bicchiere di rosso.

Senza tanti giri di parole la invitò ad un appuntamento ed essa accettò a testa bassa, il viso le divenne tutto paonazzo.

Si recò a prenderla la sera stessa, monto sulla sua Alfa Romeo, lucidata e pulita per l' occasione e decise di portarla prima a cena e poi i un drive in, dove si sa come vanno le cose, le donne si fanno fare alcune pratiche anche se quelle per bene non le accettano proprio tutte, ma indubbiamente non sarebbe stato il caso di Anna Stasi, lei in terza base non ce l' avrebbe mai fatto arrivare.

La ragazza si presentò alla porta con padre e madre, fieri di lasciare la loro figliola tenera nelle mani di un così buon partito.

La cena proseguì bene, la ragazza spilluzzicava tutto e lo lasciava parlare senza mai interferire nei suo discorsi, lo ascoltava beata e raggiante mentre lui le illustrava tutti i dettagli della sua carriera prospettandole un tipo di vita che lei forse vedeva solo nelle riviste.
Lusso e ricchezza l' avrebbero attesa se lo avesse sposato, e chi poteva resistere al fascino del potere di Cristiano Grigio?

Così quando dopo cena si recarono al cinema all' aperto e lui provo a metterle un braccio attorno alla spalla lei non oppose resistenza, la notte calò piano piano e nel buio Cristiano pensò di azzardare con la sua mossa speciale che faceva sciogliere tutte le donne.
" Hey baby avvicinati a me"le disse suadente.
Anna parve restia inizialmente ma poi si lasciò andare e si accostò alla sua forte e possente spalla.
Come si conviene ad una brava ragazza non doveva aver frequentato molti uomini prima di allora, cosa che riempì Cristiano di mascolino orgoglio!
" Andiamo a vedere le stelle, belle come te" le disse e lei accettò tutta raggiante ed emozionata.
Le donne, che creature facili da conquistare.
Mise in moto l' auto e la portò in un luogo distante da dove si vedeva benissimo la volta celeste.
I due si abbracciarono stretti e poi Cristiano da uomo pieno di iniziativa quale era decise di prendere i mano la situazione, anzi concesse di farla prendere in mano a lei.
E quando lei con occhi stupiti lo fissò e esclamò " Tutto qui?!" lui ebbe un colpo al cuore e non era una fitta d' amore.
Anna Stasi aveva visto leve dal cambio migliori della sua e non ebbe paura a fargli le sue rimostranze, sempre a capo chino e con il viso paonazzo, in modo educato e gentile come si addice a tutte le donne per bene.