Risotto ai funghi porcini..affumicato - Parte 1
Non lasciatevi tradire da questo insolito titolo inerente un mio post :
Chi ormai mi conosce un pochino, sa benissimo che io non ho niente da insegnare in materie culinarie, nè voglio scomodare mostri sacri del settore come @alinakot e @mariobros bensi' raccontarvi una vicenda risalente a quasi un anno fa e che ancora oggi ha dell'incredibile, quando ogni tanto, prepotentemente, torna alla mia mente.
Suddividerò in due puntate, la narrazione di questo racconto.
La seconda, e ultima parte, verrà pubblicata venerdi.
Era un giorno come tanti altri: un meriggio, sul far della sera di fine novembre 2016.
Uscito da lavoro, mi accingo ad andare a fare la mia consueta mini-spesa presso il Penny Market sito nei pressi del luogo dove lavoro ormai da molti anni, per poi recarmi all'edicola e comprare il nuovo numero del mio fumetto preferito: Dylan Dog (il cui primo numero, proprio in quei giorni festeggiava i trent'anni di uscita).
Foto di mia proprietà
Perchè per me la sera dopo cena , un numero di Dylan Dog da leggere mentre svapo la mia Ecig è una delle poche soddisfazioni che mi sono rimaste in questa vita di merda.
Ma lasciamo da parte le disgressioni fumettistiche e torniamo all'argomento principale, ossia quella mini-spesa per la quale stavo recandomi presso il Penny Market.
Noto, tra i vari prodotti in offerta, un "Risotto ai funghi porcini" incellophanato e contenuto in un bel piatto di forma ovale, in terracotta.
Lo prendo tra le mani, leggo nel talloncino le modalità di preparazione: in pratica andava scaldato in un forno ventilato per qualche minuto per poi essere pronto da consumare.
Dico, tra me e me:
"Va beh, non è il solito troiaio surgelato dei Quattro salti in padella: sai cosa? Lo prendo e lo provo. Se mi piacerà bene, altrimenti lo getto nel cesso e mi tengo il piatto in terracotta,molto carino, per futuri utilizzi".
Vado alla cassa, pago, imbusto,passo in edicola e torno a casa.
Giunge l'ora di cena, dopo essermi addormentato come un coglione sul divano, realizzo che erano ormai le 20,45 e lo stomaco cominciava a protestare.
Preparo il forno, scaldo questo Risotto ai funghi porcini, che dall'aspetto prometteva bene, una volta pronto, mi appropinquo a prenderlo in bocca.
(il Risotto ai funghi porcini, naturalmente).
La Tv, in quel mentre, stava trasmettendo una vecchia puntata di un talk show e, dinanzi alla faccia ilare e pinocchiesca di Pippo Baudo, comincio a mangiare il Risotto ai funghi porcini.
Buono, saporito, niente male.
Fino al momento che, al sesto o al settimo boccone, tra il sapore caldo del riso e quello tipico dei funghi porcini, mastico insistentemente quello che in un primo momento ero convinto che fosse un pezzo di fungo porcino ma notavo che, oltre a non volersi spezzare sotto ai miei denti, restituiva un sapore strano, che di commestibile in quei frangenti non mi ricordava assolutamente niente.
Mi porto la mano alla bocca, estraggo questa cosa ,la appoggio sul tovagliolo di carta e nel giro di qualche secondo, osservandola meglio, la mia mente, totalmente incredula e spiazzata, realizza che ,nel "Risotto ai funghi porcini" vi era contenuto un MOZZICONE DI SIGARETTA
Resto totalmente allibito: non ero arrabbiato o furente, ma avevo la classica espressione che stava tra l'incredulità e lo schifo che avevo provato in quei lunghi secondi, che già in quel momento stava condizionando la salute del mio stomaco.
La prima cosa che mi venne in mente fu quella di scattare una foto, immediatamente.
Foto di mia proprietà
La seconda cosa che invece mi venne in mente, fu quella di ricostruire ciò che poteva essere accaduto nella azienda produttrice di questo Risotto ai Funghi porcini.
Naturalmente, la prima cosa che mi trovai a teorizzare, fu quella di un dipendente, addetto alla preparazione di questi piatti, che, avendo appreso che l'azienda lo avrebbe licenziato o non gli avrebbe rinnovato il contratto, per dispetto e vendetta, avesse fumato e poi, terminata la sigaretta, avesse lanciato il mozzicone all'interno del mega-pentolone nel quale il Risotto ai Funghi porcini, era in cottura.
Mi era venuto il nervoso perchè non riuscivo a spiegarmi in diverso modo la presenza di una schifezza simile all'interno di un prodotto alimentare, sopratutto oggi in Italia ove vigono severe leggi, controlli di qualità, certificazioni, divieto assoluto di fumare praticamente ovunque (figuriamoci all'interno di una azienda gastronomica).
"Ma il dipendente potrebbe aver fumato di nascosto e poi gettato il mozzicone senza essere visto!" :
La mia mente insisteva con questa convinzione.
Mi venne poi in mente, di recarmi all'indomani presso il punto vendita Penny Market nel quale avevo acquistato il suddetto prodotto, portando piatto e mozzicone e chiedendo di parlare urgentemente con il direttore, ma nel giro di pochi minuti ebbi un'idea ancora più arguta che avrebbe "tagliato i tempi" : controllare, sul talloncino del prodotto, il nome dell'azienda gastronomica produttrice del Risotto che avevo acquistato e, cercare sul web un indirizzo email al quale scrivere una vibrante missiva di protesta e richiesta spiegazioni in merito.
Scoprii che tale azienda gastronomica (della quale non ho mai fatto, nè farò pubblicamente il nome, nemmeno all'epoca dei fatti, preferendo un confronto privato piuttosto che la gogna pubblica), è una azienda importante, con un centinaio di dipendenti, rinominata in mezza Toscana e che sorge nella zona industriale della mia città.
Detto fatto, comincio a scrivere la famigerata email, che pubblico qui in versione integrale per voi amici e compagni di avventura di steemit:
Buonasera, mi chiamo Nicola, ho 45 anni sono nato e vivo a Prato.
Mi reco molto spesso al punto Penny Market di Via Pistoiese 890/m sito fra Oste e Narnali, a fare la spesa e comprare beni di prima necessità.
Proprio oggi,nel reparto dei prodotti in offerta mi sono imbattuto nel "Risotto ai funghi porcini"- Appena Fatti, prodotto dalla vs azienda.
Tornato a casa, ripongo il prodotto in frigo, come consigliato sulla confezione, per poche ore in quanto avevo deciso di cenare con il vostro risotto ai funghi porcini.
Apro la confezione (carinissima l'idea del piatto in terracotta da conservare), scaldo il forno a 170 gradi per 10 minuti e inserisco il piatto per 5/6 minuti.
Lo tolgo e mi accingo a mangiarlo.
Un buon prodotto, che mi stavo gustando con una spruzzata di grana padano come condimento, e mi complimento per la bontà, se non fosse per un raccapricciante particolare che vengo ad esporvi.
Circa a metà della consumazione, noto nel risotto, un oggetto a forma allungata.Essendo intriso nella salsa, pensavo fosse un pezzo di fungo porcino dalla forma un po anomala, lo avevo dato per scontato perchè nel risotto ai funghi porcini non mi risulta che ci siano altri ingredienti oltre ai funghi porcini.
Lo addento ma noto che era duro a spezzarsi e non capivo cosa fosse.
Mi resta in bocca un sapore strano,come di legno bruciato e estraggo immediatamente tale oggetto riponendolo su un tovagliolo di carta.
Osservandolo bene, nella mia totale incredulità (perchè la vostra azienda è rinomata per la serietà e la professionalità) mi rendo conto che si trattava di un MOZZICONE DI SIGARETTA.
In pratica, durante la preparazione (o la cottura) qualcuno ha terminato di fumare una sigaretta e ha pensato di gettare il mozzicone in mezzo al risotto.
Un gesto idiota e irresponsabile da parte di chi lo ha commesso, perchè sapeva benissimo che presto o tardi , quella confezione nella quale era finito il mozzicone, sarebbe stata acquistata e consumata da qualcuno e che sul prodotto stesso vi è riportato il nome della vostra azienda.
Ho fotografato il tutto proprio nell istante dell accaduto e vi allego la foto in questione.
Ci sono rimasto veramente male, avevo sentito parlare di aziende che gettano nei loro prodotti in lavorazione di tutto e di più, ma non mi era mai capitato personalmente e, vi assicuro che nemmeno a voi lascerebbe indifferenti una cosa del genere, ossia ritrovarsi in bocca uno schifoso mozzicone di sigaretta mentre si sta gustando un risotto ai funghi porcini.
Non sono il tipo che ama gridare allo scandalo e sputtanare ai quattro venti sul Web questo tipo di cose , pero' non potevo esimermi dal scrivere voi questa email perchè è giusto che sappiate cosa è successo a un vostro cliente.
E non manchero' nei prossimi giorni di recarmi presso il punto Penny Market nel quale avevo comperato il prodotto in questione per fare presente al direttore questo increscioso fatto e portando con me il mozzicone in questione che conservo.
Non acquistero più alcun vostro prodotto e spero vivamente che a nessun altro possa accadere una cosa simile.
Cordiali saluti
Invio la email e vado a letto, con un forte senso di nausea, senza nemmeno leggere il mio numero di Dylan Dog: prima di addormentarmi non facevo altro che pensare a cosa avrebbe potuto rispondere la azienda gastronomica in questione, come avrebbe potuto giustificare una cosa del genere, oggi in un paese civile (o presunto tale) ma sopratutto alla mia controrisposta: stavo gia buttando giù diverse strategie di reazione.
Avrei scelto quella più consona al loro tipo di replica.
Il resto ve lo raccontero' nella seconda e ultima puntata.
Foto di mia proprietà
Ahahahahahahahahah! bellissimo articolo!
Sono abbastanza incredulo...che schifezza assurda...vado a leggere la seconda puntata!
A noi a lavoro capitò con i funghi freschi, facemmo un risotto con i funghi di un fungaiolo del ristorante e nel risotto finì un sasso. Fortuna che lo beccò un clienta abituale e ci fece una risata. >.< Potevano essere guai altrimenti..
Pero' quella clienta, il sasso mica se lo mise in bocca..è quello che mi fece rimanere male..non fu avere solo visto il mozzicone ma averlo pure masticato..comunque domani saprete cosa era successo e come è andata a finire..stay tuned!
Che storia... non oso immaginare trovarsi una cosa del genere in bocca! Sono curioso di leggere il seguito della tua avventura!
li per li ci rimasi davvero male. Oggi pubblichero' l epilogo della storia, ieri sera fra malfunzionamenti e invito a cena estemporaneo, non ne ho avuto il tempo. Grazie manu!
amazza che sfortuna... Pensa che il mi primo lavoro fu in un supermercato, e una signora torno con una bottiglia pet di acqua, non aperta dove sul fondo fluttuava un bel topolino :|
ecco anche questa è abbastanza inedita come cosa...
...dimmi se sbaglio: qualcuno c'ha rovesciato un portacenere intero? 😮
ahahahah roba da giungla sarebbe stata|!!!
Nooooooooo è una delle cose più brutte trovare roba non commestibile dentro al cibo, io invece che scrivergli una mail avrei fatto un salto con foto e tutto, magari con letterina dell'avvocato che cita danni etc. etc.
Magari to beccavi una scorta di risotti a vita gratis, ammesso che il fumatore losco fosse stato silurato dall'azienda.
Si, in parte sarebbe stato giusto cosi, ci si rimane davvero di merda..pero poi....va beh, non spoilero la seconda parte hahahahah
Bel post, mi ha lasciato l'acquolina in bocca per la seconda puntata... Ops forse non ho usato il modo di dire piu' adatto :-)
hahahaha direi decisamente di no!!!
non scomodi nessuno. sei tu il maestro
haahhaha esagerato, sicuramente nel settore non lo saro' mai :D
orrore! Un mio amico invece ha trovato nella busta dell'insalata... una ranocchietta verde. Viva.
ma che schifo, pure viva!!! e meno male che l'ha notata per tempo.
Poi è andato al supermercato per fare presente la cosa (era una busta a marchio del supermercato), e non hanno fatto una piega...
Ecco, in quel caso il cliente avrebbe dovuto adottare l operazione Pol Pot, come descritto nella seconda parte del mio post
MITICO, MITICO NICOLA 😄. Le tue avventure sono fantastiche!
hahahaha Grazie cara Alina, mi raccomando non perdere la seconda parte, ci saranno colpi di scena