"GLI ANNI (dei soldatini) DI PIOMBO"

in #ita7 years ago (edited)

Eccomi qui con un inaspettato post, scritto in "edizione straordinaria" durante una sera infrasettimanale, decisamente fuori dai miei schemi, ma che non potevo esimermi dal fare.

Spesso mi è capitato, con amici e conoscenti, di affrontare l'argomento qualità dei prodotti di qualsiasi genere che venivano sfornati sul mercato negli anni settanta e parte degli ottanta.

Automobili, elettrodomestici quali TV e (i primi) videoregistratori, lavatrici e chi più ne ha più ne metta.

Venivano utilizzati materiali di migliore qualità, non vi era necessità di risparmiare le parti in ferro negli autoveicoli, non vi era il monopolio dei Made in China o Taiwan come accade nella società smart attuale per la quale la produzione deve, per forza di ragioni economiche strizzare l'occhio innanzitutto al risparmio, con la logica conseguenza di produrre oggetti qualitativamente scadenti, progettati e studiati per essere utilizzati e successivamente gettati via nell'arco di circa due anni.

Prendiamo innanzitutto in esame un esempio pratico: un videoregistratore Betamax prodotto e lanciato sul mercato nel lontano 1984, per la precisione il modello SL-HF 100ES

Notare la bellezza dell'aspetto estetico:

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Foto di mia proprietà

Ben undici KG di peso, i progettatori non si erano risparmiati in merito a pulsanti, levette, spie luminose che facevano di questo prodotto un capolavoro di metà anni ottanta usufruibile al "modico" prezzo di 700 $ (pari a 1.230.000 delle vecchie lire del 1984, equivalenti a circa 1800 euro di oggi).

E un prodotto del genere, anche qualora avesse presentato anomalie e problemi post-garanzia, valeva decisamente la pena portare a riparare a proprie spese, visto l'esoso prezzo imposto dal produttore.

Poi, con la mente torno al presente e con i piedi per terra:

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Foto di mia proprietà

Una semplice TV Made in Taiwan dal peso di 1 Kg scarso, pagata 199 euro in offerta da Euronics, due anni di garanzia.

Scaduta la garanzia cominciarono i malfunzionamenti: laddove l'audio funzionava regolarmente, l'immagine spariva completamente.

Essendo il sottoscritto abbastanza scafato e pratico in riparazioni di prodotti vintage , mi trovai per la prima volta ad aprire una attuale TV LCD per potervi metterci le mani e tentarne la riparazione: restai allibito quando mi resi conto che al suo interno vi era, oltre lo schermo, una sola scheda elettronica che fungeva sia da alimentatore di tensione di rete, sia come scheda logica per i comandi da impartire per le varie funzioni.

Mi resi conto che, per produrre quella TV, escludendo il costo della manodopera, l'azienda avrà speso, si e no, circa dieci euro per i materiali: le parti in plastica, una misera scheda elettronica e un paio di cavi flat costituivano ciò che serviva per la realizzazione di una TV LCD Made in China (o Taiwan).

E lo stesso paragone possiamo tranquillamente farlo, come accennato a inizio post, anche in altri ambiti e ne prendero' un altro a caso, poichè a me personalmente caro, dopo un reperimento casuale avvenuto nel mio garage mentre rovistavo tra le mie cianfrusaglie : i soldatini di piombo e metallo forniti dalla azienda Kinder e offerti come "sorpresa" all'interno dei famosi Ovetti Sorpresa di cioccolato in vendita nei Bar e nei supermercati.

Gli "Ovetti Sorpresa", immessi sul mercato nel lontano 1974, sono tutt'ora esistenti e si trovano nei bazar dei Bar o nei pressi delle casse dei supermercati.

Quando ero piccolo, alla fine degli anni settanta, spesso mia madre mi portava al Supermercato con sè.

Arrivati alla cassa, approfittando della fila, mi avvicinavo al bazar della Kinder per maneggiare il mio dolcetto al cioccolato al latte preferito.

E seppure avessi solo otto anni, non ero stupido e seguii una dritta insegnatami da un compagno di classe:

Prima di scegliere quale ovetto comperare, agitalo su e giu e mettici l orecchio vicino.
A seconda del rumore che farà, ti renderai conto che dentro il guscio giallo contenente la sorpresa, ci sarà un bellissimo soldatino di piombo.

Signore e signori, ecco la azienda Kinder, negli anni settanta, cosa regalava all'interno dei suoi "Ovetti Sorpresa" :

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Foto di mia proprietà

Veri e propri personaggi realmente esistiti, (quali soldati romani, Vichinghi, Samurai, Indiani, Cow-Boy)

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Foto di mia proprietà

Prodotti in lega di piombo e metallo, alti 35-40 millimetri, questi soldatini avevano un piedistallo con inciso il nome del personaggio in questione: nella foto potete ammirare Will Bill, Sam Bass e WYatt Barp

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Gli indiani Crazy Horse e Red Cloud - Foto di mia proprietà

Oggi questi soldatini (prodotti per un totale di 390 esemplari) sono oggetto di collezionismo da parte di appassionati.

Il valore medio di ciascuno di essi si aggira sui 5/6 euro e sulla piattaforma Ebay si possono trovare molteplici inserzioni riguardanti questi soldatini, in vendita.


Ma facciamo un salto in avanti di quaranta anni e veniamo al presente.

Qualche giorno fa mi sono recato al Bar della stazione ferroviaria per prendere un caffè e il mio occhio era caduto sul Bazar della Kinder, proprio come quando ero bambino, presso la cassa del supermercato Conad, nel 1979, con mia madre.

Decido di acquistarne uno, prezzo un euro e venti centesimi.

Estraggo il portafoglio dal culo, tiro giù le monete e le porgo al barista dalla faccia ilare e pinocchiesca, mentre il sottoscritto si appropinqua ad impossessarsi dell' "Ovetto Sorpresa".

Torno a casa e, illuso di ripercorrere i bei tempi che furono della mia infanzia, mi accingo ad aprire il mio Ovetto.

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Foto di mia proprietà

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Foto di mia proprietà

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Foto di mia proprietà

Ebbene si, niente da fare.
Pure la Kinder si è adeguata al risparmio.
Il plasticume, del resto, costa meno del piombo o del metallo.

Ma io mi consolo e mi gusto la visione dei miei bellissimi soldatini di piombo che mi riportano alla mia tenera infanzia, quando il mio cuore di bambino tremava ad ogni dolce ed ingenua emozione.

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Foto di mia proprietà

votaXdavinci.witness.jp

Sort:  

Cavolo quei soldatini sono di qualità!
Comunque dovevi agitarlo un po'... magari trovavi un plasticume migliore... o la sorpresa a pezzi, haha... te lo dice uno che di plastica se ne intende ;-)
Fatti fare un paio di soldatini o un "piccolo" Nicola da @nawamy

Salutoni plasticosi
Steemitri The Mannequin

ehheeh ma non vorrai paragonare la TUA plastica con quel plasticume spero :D
Un abbraccio plasticoso al mio manichino preferito!

Sono stato un fortunato possessore di un amplificatore Akai degli anni '80 regalatomi da un appassionato, per il quale il suddetto prodotto era ormai largamente superato essendosi dotato di un impianto valvolare mcintosh. Per spostarlo, tra trasformatori, levette in ghisa pesante, Lampadine con filamenti chilometrici, involucro con viti in acciaio trattato, ci volevano due bicipiti che Lou Ferrigno levati. Lo scatto della leva di accensione (una sbarretta di acciaio recuperato dai telai dei P-Zero giapponesi) apriva le danze con un clic lungo più di due minuti. Poco dopo la messa in moto si vocifera che metà del paese notasse un'abbassamento dell'illuminazione casalinga di una ventina di Lumen. Dopo 30 anni suonati questo gingillo suonava ancora a meraviglia, unico difetto qualche lampadina (meglio detto fanale) saltata. Purtroppo l'ho dovuto vendere a malincuore (faccio ancora gli incubi) per questioni logistiche (l'armadietto Ikea su cui poggiava dopo sei mesi sembrava a una struttura di Gaudì).

Fantastico, ho ben presente di cosa stai parlando...che bei tempi quelli.Grazie @airmatti per il tuo commento!

Ciao Nicola, il tuo articolo ha dato ottimi spunti di riflessione. Secondo me non è solo questione di rispramio sulle materie prime,ma l'obiettivo della scarsa qualita è anche fare in modo che gli oggetti si rompano per incentivare il successivo acquisto. Non solo: alcune aziende, soprattutto di prodotti tecnologici, ma anche di normali elettrodomestici fanno in modo che anche l'utente capace a ripararlo non sia in grado di farlo senza comprometterne la funzionalita. A me ad esempio è capitato con le resistenze di un fornetto elettrico: si sono rotte, costo del pezzo di ricambio circa 5 euro. Peccato che fossero saldate, e mi era dunque impossibile sostituirle!Risultato:ho comprato un nuovo fornetto! Questo modello economico non puo essere sostenibile nel lungo periodo, soprattutto non puo essere sostenibile su larga scala come stiamo facendo adesso...
Un saluto!

Bravissima, questa è una parte fondamentale che avrei dovuto aggiungere al mio post, ma ci hai pensato tu, attraverso questo commento, a sottolinearla.
I produttori costruiscono, oggigiorno, aggiungendo al progetto che il prodotto in questione, (non sempre ma spesso, come nel tuo caso di ricambio direttamente saldato) non possa essere riparato autonomamente.
Io sono riuscito a rimettere in vita vecchi videoregistratori abbandonati nelle discariche, Tv anni ottanta, magnetofoni . Oggi, a meno che il pezzo di ricambio costi una decina di euro, non vale nemmeno la pena. Grazie mille del tuo intervento!

Nooooooo ne ho alcuni a casa e mi sono sempre chiesto da dove spacchio venissero, grazie Nicola!!

ehhehe qualche tuo avo probabilmente aveva la mia stessa passione...o forse eri tu in fasce! Grazie caro, un abbraccio

Come darti torto, purtroppo oggi il meccanismo di ottimizzazione si è spostato principalmente sul profitto! Un piacere leggere i tuoi post che ci riportano indietro negli anni e per me interessantissimi dato che non ho vissuto quel periodo! Top!

E io sono contento che apprezzi in questo modo...un abbraccio carissimo @elloco7

Pensa che in passato con un amico mio per passione facevamo i mercatini mensili dell’antiquariato e scambiavamo anche questi soldatini delle sorprese kinder , bei tempi , mi hai fatto tornare indietro alla semplicità di allora ed a quanto era tutto più bello e semplice !!

Hai totalmente ragione caro @niccolini , tutto bello semplice e vero..

Io, che ho qualche anno più di te, ricordo con nostalgia pari alla tua questi bellissimi tempi andati, dal tuo professionale videoregistratore, meraviglioso esempio di solidità costruttiva di altri tempi, per passare a quei piccoli capolavori in miniatura che sono i soldatini di piombo e metallo della Kinder, semplicemente stupendi.
Ogni tanto fa bene ritornare bambini, e questo tuo post è decisamente un tuffo al cuore, ma di quelli intensi e densi di suggestione, grande @nicola71, complimenti davvero!!

Grazie mille, mi piacciono i tuoi commenti @mad-runner perchè sono argomentati e motivanti.
Concordo ovviamente con le tue osservazioni. Grazie!

Grazie mille, @nicola71, sono abituato a scrivere in un altro sito che ha chiuso, in cui c'era una sorta di piccola guerra con chi lasciava commenti come "Ok", "Molto bene" "Grazie" "Perfetto", per cui, se c'è un po' di conoscenza e la possibilità di argomentare quattro parole, perché non farlo??

Non fa una grinza il tuo discorso @mad-runner.
E so benissimo a quale ex-social al quale ti riferisci.
Il commento più odiato era il famigerato "Nice" heehhehehe

Che fantastica collezione!!!

Grazie caro Dave, scommetto che li ricordi pure tu!

Hai perfettamente ragione nicola... La qualità ormai è passata in secondo piano... =(

Vero che è sceso anche il costo, pero'...boh, che nostalgia lo stesso...grazie per aver letto e commentato @pompileo

Nicola grazie... Se c'e' un bambino dentro ognuno di noi, con questo articolo sei riuscito a tirarlo fuori, questo vale per le persone della nostra generazione. Soldatini ed ovetti di cioccolata sono un segno indelebile di quei tempi quando spensierati quando le sorprese erano davvero sorprese. Oggi con un certo entusiasmo li compro ai mie figli proprio per rivivere quei momenti, ma questi giochini plasticosi, noto con amarezza, hanno un effetto diverso da quelle soprese dei tempi che furono..

Come darti torto amico mio...grazie del tuo commento e per avere apprezzato!

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