La vita

La vita

Una delle più belle giornate della vita !

Fonte dell’immagine Pixabay
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Diventare padre è sicuramente uno di quei passaggi più importanti durante il nostro percorso di vita.

Una delle emozioni più belle e che ti cambia la vita , non so se per voi è valsa la stessa sensazione , ma nell’istante che è nata mia figlia Giulia mi sono sentito di più appartenente a questo mondo , alla natura , alla terra che ci ospita , ti senti come se anche tu hai contribuito al proseguo della vita , una parte di te che ora piano piano apparterrà all’intero universo che ci ospita.

Senti da subito un senso di responsabilità e di difesa verso quel minuscolo essere venuto al mondo.

Poi assistere in sala parto all’evento ancora più stupendo , so benissimo che non tutti siamo portati e riusciamo a reggere davanti all’emozione del momento fatidico , molti svengono o rinunciano ad assistere la moglie , io credo che sia stupendo invece e che bisogna farsi coraggio perché sono emozioni che non tornano più , sentire il primo grido , la voce di tua figlia che per la prima volta comunica col mondo come per dire , eccomi , ci sono anche io adesso , osservare il suo modo di gesticolare nei suoi primi istanti di vita , emozioni davvero forti e che ti rimarranno impresse dentro di te indelebili.

Sicuramente le emozioni di un padre non sono paragonabili a quelle di una madre dove esiste da subito un rapporto fisico tra lei e il feto , nove mesi di attesa che per alcune si riducono a 7 ( parliamo del periodo naturale di gestazione ) , le classiche nausee e le famose Voglie , credo che sentire all’interno del proprio grembo i primi calcetti del nascituro sono emozioni stupende , poi condividerle insieme marito e moglie rende questi momenti davvero emozionanti e riempiono la giornata di felicità.

Poi la prima volta che l’ho tenuta in braccio , sentire l’essenza della sua pelle che sembrava quasi cosparsa di crema lattea , le prime volte che preparavo la dose di latte in polvere , misurino , temperatura , assaggio , successivamente le prime pappe e i rituali per aiutarla nel ruttino liberatorio , i massaggini sul pancino quasi a volergli alleviare i classici dolori di pancia.

Di Giulia conserverò sempre un immagine stupenda , era il suo modo di comunicare con me da neonata e credo sia un gesto comune in tanti neonati , quando la portavo nel letto per farla addormentare lei cercava sempre il contatta fisico col lobo del mio orecchio , doveva toccarlo come per stabilire un contatta tra noi , quel senso di sicurezza che poi la faceva addormentare.

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Ora Giulia ha 26 anni è una donna e futura mamma , ma oggi ho voluto ricordarla così , perché alla fine è stata e rimarrà la mia “bambina” il mio stupendo “cucciolo”.