Acquariofilia ”Betta Splendens”

in #ita6 years ago (edited)

Acquariofilia Betta Splendens “Scheda Tecnica”.

Esemplare di “Betta Splendens” maschio.

Fonte dell’immagine Pixabay
https://pixabay.com/it/betta-splendens-combattente-siam-1514394/

Caratteristiche
Il Betta Splendens detto anche comunemente Pesce Combattente si distingue per i suoi stupendi colori metallici e vivaci, ama molto atteggiarsi mostrando tutta la sua grazia , appartiene alla famiglia degli Anabantidi perchè sono in grado di respirare non solo tramite la bocca ma attraverso un organo chiamato labirinto , praticamente tramite una membrana e con l’aiuto del flusso sanguigno l’ossigenazione viene portata a tutti gli organi.
Proveniente principalmente dalla Thailandia e dalla zone del sud est asiatico.
Se proviamo ad orientare uno specchietto che rifletta la sua immagine , lo vedremo subito pronto a gonfiarsi come la coda di un pavone e le sue pinne si apriranno come fossero delle enormi vele , in un lampo si lancerà contro la parete del vetro.
Quindi ecco spiegato il motivo per il quale viene soprannominato Combattente , infatti due maschi nella stessa vasca non possono coesistere ed a lungo andare uno dei due maschi sopperirà , basta entrare in un negozio di acquariofilia per notare che i singoli Betta maschi sono collocati singolarmente n una piccola ampolla di vetro.
Nei paesi asiatici purtroppo viene usato per fare scommesse sportive su quale dei due alla fine risulterà il vincente , davvero un gioco crudele e che rischia di compromettere la specie.
Chimica dell'acqua
Il Betta è una specie che non ha particolari esigenze , basta tenere il PH ad un livello neutro intorno tra il 6 ed il 7 vanno benissimo , per la temperatura come tutte le altre specie si adatta bene ai 24 – 26 °C.
Tipo di vasca
Per via del suo sistema respiratorio dovremo usare l’accorgimento di avere una copertura della vasca , questo ci permetterà di mantenere la giusta umidità ed evitando anche i forti sbalzi di temperature che una vasca scoperta creerebbe causando l’infiammazione del labirinto , che a lungo andare potrebbe causare anche la morte dell’anabantide.
Altro motivo a per evitare che salti fuori dalla vasca visto che si tratta di una specie che ama saltare fuori dal pelo dell’acqua.
Le dimensioni della vasca dipendono anche dal numero di altri esemplari presenti , diciamo che vasche dai 50 litri a salire vanno benissimo , se si vuole tenere solo una coppia di Betta allora si può optare anche per una vaschetta da 30 litri.
Non ha particolari esigenze di illuminazione ne del tipo di fondale o vegetazione , accetta cibo liofilizzato in fiocchi e preferibilmente un paio di volte a settimana alternarlo con cibo surgelato.
Riproduzione
Anche se adesso sono anni che ho abbandonato il Dolce dedicandomi invece al Marino devo dire che ho raggiunto ottimi risultati anche a livello di riproduzione , aspetto molto piacevole e particolare per via della fase preparatoria alla riproduzione tra due soggetti.
Bellissimo osservare il maschio nella sua danza amorosa che stimolato dalla presenza della femmina inizierà a creare un nido formato da bolle d’aria in superficie , consiglio vivamente di aggiungere in vasca delle piante galleggianti , tra le più indicate sicuramente molto adatta è la Riccia Fluitans dalla caratteristica forma di un nido di fine vegetazione ma adatta all’ottima creazione del nido e all’ottimo attaccamento delle bolle , altro aspetto positivo della Riccia è quello di essere anche un ottimo riparo per i futuri avanotti che nasceranno.

Un ciuffo di Riccia Fluitans

Fonte dell’immagine Wikimedia Commons
https://goo.gl/images/3ZTEkA
Preparato il nido la femmina insieme al maschio inizieranno la danza amorosa , comunemente definito anche come abbraccio che porterà alla deposizione e fecondazione da parte del maschio delle uova queste cadranno su fondo e successivamente il maschio avrà cura di raccoglierle per portarle in superficie e depositarle all’interno del nido.
Per un ottimo successo si consiglia poi di separare gli esemplari lasciando il compito al solo maschio di curare la futura prole , alla schiusa delle uova, i piccoli avannotti resteranno all’interno del nido.
Per esperienza aggiungo che arrivare alla deposizione delle uova e quindi della conseguente riproduzione è abbastanza facile , più difficile invece portare a termine l’intera nidiata , purtroppo per via della fase in cui avviene lo sviluppo del famoso Labirinto circa tra la seconda e terza settimana dalla schiusa delle uova , in questo periodo l’avanotto è molto delicato e il minimo sbalzo di temperatura e umidità compromettono in modo letale quest’organo , quindi non stupitevi se alla fine non riuscirete a vedere al termine del primo mese qualche superstite , personalmente e se si attuano i dovuti accorgimenti se si arriva al 40 % di quelli che riescono a superare questa fase è già un ottimo successo.
Altro accorgimento è quello di isolare i singoli maschi quando si inizia ad intravedere il dimorfismo sessuale , evitando così già le prime schermaglie tra maschi.
Come descritto questi pesci vengono spesso usati per scommesse clandestine nei paesi asiatici , si inserisce all’interno di una vaschetta due esemplari maschi e si assiste crudelmente alla morte di uno dei due (altro esempio di quanto l’essere umano a volte sia davvero stupido !).

Conbattimento tra due Betta Splendens maschi

Fonte dell’immagine Wikimedia Commons
https://goo.gl/images/Hymw78

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Che bel pesciolino che hai recensito, peccato che la nostra bestialità sia in grado di farci fare i combattimenti di ogni genere al solo scopo di piazzare delle scommesse, come se l'offerta già presente ovunque non fosse più che sufficiente, e lo afferma una persona che non è contraria al gioco, se fatto con intelligenza.
Ottimo post, caro @niccolini, complimenti

Purtroppo l'essere umano é capace anche di fare queste cose caro @mad-runner

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