Le materie prime e l'evoluzione del mercato delle risorse naturali

nfelix92 (54)in #ita • 6 years ago (edited)

Le materie prime e l'evoluzione del mercato delle risorse naturali

Nel post di oggi tratterò un argomento molto importante in chiave aziendale, quello delle materie prime.

A seconda del tipo di attività effettuata dall'azienda, le materie prime ricoprono e rappresentano il punto di inizio di un processo produttivo.

Il ciclo produttivo, sia esso semplice o complesso, si differenzia a seconda dei relativi settori industriali, ma prevede quasi sempre una trasformazione dalle materie prime, o eventualmente attraverso la lavorazione di prodotti intermedi (i cosiddetti semilavorati), per produrre un prodotto finito che verrà destinato successivamente al consumo.

LE MATERIE PRIME

Le materie prime, rappresentano il punto d'inizio di questo processo produttivo e possono semplicemente distinguersi in:

Risorse Naturali, suddivisibili in fonti minerali, animali, vegetali già disponibili sul globo terrestre.
Risorse Sintetiche, ottenute tramite processi di lavorazione di prodotti naturali.
Risorse Artificiali, se ottenute mediante sintesi chimica.

[CC0 Creative Commons - Immagine priva di copyright]

LE RISORSE NATURALI

Le risorse naturali, si distinguono in:

Rinnovabili, se le risorse si caratterizzano per avere tempi di riproduzione più brevi rispetto alla durata della vita media dell’uomo.

[CC0 Creative Commons - Immagine priva di copyright]

Non Rinnovabili, si intendono invece le risorse che si sono accumulate nei millenni sul nostro pianeta, purtroppo sono destinate ad esaurirsi e si distinguono per essere situate e localizzate in determinate zone, solitamente hanno origine dalla decomposizione di sostanze organiche, come animale e vegetali, e si caratterizzano per avere dei tempi di riproduzione maggiori rispetto alla durata della vita media dell’uomo.

[CC0 Creative Commons - Immagine priva di copyright]

Continuando il discorso sulle risorse finite, tra le cosiddette fonti non rinnovabili, è bene distinguere al riguardo, cosa si intende per:

Riserve, cioè frazioni di risorse geologiche, accertate e disponibili attualmente.
Risorse propriamente dette, sono giacenze di risorse che si stima possano essere suscettibili di utilizzo entro un arco temporale di 10, 15, o 20 anni a seconda delle proiezioni fatte, tengono conto anche delle possibili previsioni future ipotizzando i mutamenti dal punto di vista tecnologico e produttivo che ci potrebbero essere negli anni.
Tra le Risorse di base, invece si intendono non solo le risorse accertate e stimate, ma anche quelle ipotetiche.

Capire l’ammontare delle riserve accertate è molto importante, perché consente di determinare con buona precisione la possibile durata delle risorse non rinnovabili.

ALCUNI INDICI STATISTICI

A tal scopo è possibile l’utilizzo dell’Indice statistico:

Is = Riserve Misurate / Riserve Consumate

Mentre per tenere in considerazione le possibili previsioni nel tempo sul consumo delle riserve accertate, è utile l’utilizzo dell’Indice esponenziale:

Ie = [In (1+ Is α)]/ α

Esso permette di calcolare la durata prevedibile delle risorse, tenendo in considerazione un tasso di consumo esponenziale crescente nel tempo.

[CC0 Creative Commons]

Il compito di questi due indici sopra descritti è quello di intuire e capire la durata che le risorse potranno avere nel corso degli anni, ma tutto questo è molto approssimativo, perché influenzato da numerose variabili che possono mutare nel tempo, quali:

• La prospezione geologica, che col passare del tempo diviene sempre più precisa e potrebbe portare al ritrovamento di altri giacimenti non conosciuti.

• L’avanzamento tecnologico, che potrebbe dar la possibilità di ritrovare giacimenti prima considerati solo ipotetici.

• La possibile modifica nell’uso delle materie prime, che potrebbe portare una modifica delle attuali abitudini, sia per quanto riguarda il consumo che la produzione. Perché più tempo passerà, più è probabile che molte delle attuali produzioni sostituiranno determinate tipologie di materie prime, per utilizzarne altre che saranno disponibili sul mercato a un costo inferiore rispetto alle precedenti.

COME LA TECNOLOGIA STA RIDISEGNANDO IL MERCATO DELLE RISORSE NATURALI

Secondo un'analisi effettuata nel 2017, gli indicatori stanno diventando sempre più negativi e soprattutto negli ultimi 15 anni il mercato delle materie prime sta ininterrottamente mutando, questo è frutto dell'avvento della robotica, della tecnologia Internet of Things e delle prime forme d'intelligenza artificiale, cambiano sempre più le abitudini dei consumatori, e di conseguenza mutano le analisi macro economiche, insomma, il mondo sta cambiando, e probabilmente anche il modo in cui le materie prime e l'energia vengono prodotte e consumate cambierà.

Infatti, l’articolo in questione valuta come effettivamente, dal punto di vista della domanda, il consumo di energia sta diventando meno intenso nel tempo, ma al tempo stesso più efficiente, perché le persone utilizzano meno energia per vivere e le nuove tecnologie permettono delle integrazioni quasi perfette nelle varie abitazioni, aziende, o auto che siano, riducendo al minimo gli sprechi.

Inoltre, fa notare come il progresso della tecnologia sta aiutando ad abbattere l’eccessivo investimento che inizialmente le energie rinnovabili quali quella eolica e solare avevano, i costi si sono notevolmente abbassati e di conseguenza ora, viene data a molti soggetti la possibilità di poter sfruttare i vantaggi e le utilità che le stesse forniscono. Tutto questo porta a una conseguente riduzione dei consumi e degli sprechi di fonti non rinnovabili.

[CC0 Creative Commons - Immagine priva di copyright]

Infine dal lato dell’offerta, mette in risalto come la tecnologia aiuti parecchio anche gli imprenditori, con macchine automatizzate che rasentano quasi la perfezione, avvalendosi di sofisticati strumenti di analisi, che rintracciano miniere e pozzi prima inaccessibili o non conosciuti, tutto ciò porta un aumento dell’efficienza dell’attività estrattiva delle risorse.

Questa trasformazione potrebbe recare un vantaggio per l'economia globale, ma non per i produttori di risorse restii al cambiamento, che dovranno necessariamente adattarsi alle nuove condizioni per rimanere competitivi.

[CC0 Creative Commons - Immagine priva di copyright]

STANDARD INTERNATIONAL TRADE CLASSIFICATION

Secondo una classificazione adottata dalle nazioni unite, le principali materie prime vengono convenzionalmente suddivise e raggruppate in quattro principali grandi aggregati:

• I prodotti agricoli per l’industria, tra essi rientrano, il legno, la carta, i tessuti, le pelli e pellicce, ecc…

• I prodotti agricolo – alimentari e bevande, tra i quali rientrano prodotti come le carni, gli animali, oli, thè, zucchero, frutta e altro…

• I combustibili, come facilmente intuibile rientrano in questo aggregato, combustibili come il carbone, il gas e il petrolio.

• I metalli e minerali vari, tra essi rientrano materiali quali il ferro, l’acciaio, i fertilizzanti di origine minerale, il cemento, ecc…

Ma, ritornando all’argomento sulle varie risorse naturali, alcune di esse, come l’acqua e l’aria vengono classificate come materie prime essenziali.

Essenziali, perché entrano indispensabilmente in gioco per condurre le diverse fasi del ciclo produttivo di una numerosa gamma di prodotti, insieme all’energia.

Infatti, anche l’energia è considerata un bene essenziale, perché non può essere sostituito con nessun’altro prodotto durante le fasi di lavorazione del ciclo produttivo e si può ottenere utilizzando fonti di diverso tipo, da quella elettrica, all'eolica, e via dicendo.

[CC0 Creative Commons - Immagine priva di copyright]

Ma qui l’argomento diventa un po’ troppo lungo, quindi, quando ne avrò nuovamente la possibilità cercherò di continuare il discorso allacciando e collegando il tutto ad altri diversi argomenti strettamente collegati alla tematica.

Anche per oggi è tutto, alla prossima steemians!

𝑭𝒐𝒏𝒕𝒊 𝒆 𝒍𝒊𝒏𝒌 𝒅𝒊 𝒓𝒊𝒇𝒆𝒓𝒊𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐: