Ciao a tutti!

Nel post di oggi tratterò un’altra particolare tematica relativa al mondo acquatico, cercando di spiegare la principale differenza tra i pesci d’acqua dolce e quelli d’acqua salata.

La differenza base risiede nell'ambiente in cui vivono, in base alla diversa composizione salina delle acque in cui nuotano.

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L’acqua dolce o salata, sembrerebbe a primo impatto una cosa non molto importante, quando in realtà, è l’esatto opposto, perché la diversa composizione dei sali disciolti nelle stesse, influisce, e anche parecchio sull'animale.

L’acqua dolce è un liquido meno concentrato dal punto di vista salino, rispetto al liquido che circola all'interno del pesce (il sangue), quindi, un pesci d’acqua dolce per riuscire a sopravvivere in questo ambiente ed evitare di "scoppiare" deve emettere una grande quantità d’acqua e per scongiurare l'ulteriore problema di un accumulo eccessivo di sali nel sangue, espellerà delle grandi quantità di liquido in eccesso, sotto forma di urina poco concentrata.

Al contrario, un pesce d’acqua salata, vivendo in un ambiente più denso, come quello marino, che presenta una maggiore concentrazione di sali disciolti al suo interno, ha la necessità di dover bere in maniera abbondante per reintegrare i liquidi persi, evitando così la disidratazione. L'acqua salata però, è un liquido con una concentrazione salina maggiore rispetto al sangue, di conseguenza il pesce è quasi sempre in avanzo rispetto alle sue necessità corporee e i sali accumulati in eccesso dall'organismo verranno successivamente mandati via sotto forma di urina concentrata.

I reni e le branchie sono gli organi messi a capo per eseguire questa funzione e fungono da veri e propri regolatori del contenuto salino dei liquidi interni del pesce.

Ma, come sempre, ci sono dei casi eccezionali, poiché, alcuni pesci riescono addirittura a spostarsi facilmente da ambienti salmastri ad acque dolci.

Ora, come di consueto, propongo di seguito vari esempi, per illustrare alcune specie che vivono in mare, altre varietà che nuotano abitualmente in acque dolci e altre ancora che presentano delle abitudini al quanto strane:

• Il Pesce Mandarino, è un pesce d’acqua salata, che presenta delle colorazioni fantastiche, nuota nelle acque dell’Oceano Pacifico orientale tra le stupende barriere coralline, l’immagine sotto da un'immediata dimostrazione della sua bellezza. 1

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• Lo Trichogaster lalius comunemente chiamato, Gourami nano, è un piccolo e resistente pesce d’acqua dolce di origine asiatica, ha l’abitudine di nuotare in acque basse quali risaie e paludi durante i periodi delle piogge, per poi spostarsi in canali più profondi durante i periodi di siccità. 2

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• La Poecilia, è un piccolo e simpatico pesce d’acqua dolce originario dal centro/sud Americano, è molto utilizzato per l'acquariofilia, ma presenta la curiosa caratteristica di riuscirsi ad adattare, senza alcuno sforzo, anche in ambienti salmastri o salati.3 4

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• La Lampreda di mare è un altro essere con caratteristiche simili, perché riesce tranquillamente a nuotare in ambienti salmastri e dolci, infatti ha l’ambigua abitudine di spostarsi dall'ambiente marino, risalendo le potenti correnti dei fiumi durante il periodo dell’accoppiamento.

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• E infine, come non menzionare il Salmone, uno dei pesci che viene più consumato in tutti i ristoranti, esso è molto famoso anche per le sue abitudini, infatti compie dei viaggi incredibili, nasce inizialmente in acque dolci, per poi spostarsi a mare aperto e trascorrere lì gran parte della sua vita, per poi completare il suo percorso ritornando ai luoghi di origine (le acque dolci) per accoppiarsi!

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E anche per oggi è tutto spero abbia soddisfatto la curiosità di qualche lettore e che il post sia stato di vostro gradimento!

Un saluto!