Un tema di grande attualità è proprio quello dell’ambiente, che si impoverisce ed inaridisce sempre di più, per incuria e poco interesse da parte dell’uomo.

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Infatti, proprio l’ambiente, ossia tutto quello che ci circonda sembra ribellarsi.

Più passa il tempo più le stagioni sembrano voler cambiare, vediamo un clima sempre più imprevedibile, con acquazzoni di potenza inaudita, mai visti prima, chiamati addirittura “bombe d’acqua”, spesso il tutto costringe le stesse istituzioni a dichiarare stati di allerta meteo, per allertare la popolazione e avvertila di questi probabili eventi.

Nel tempo, specie negli ultimi anni, ho notato sempre più questo cambiamento, estati sempre più torride inverni sempre meno freddi, diciamo un clima diverso, che quando decide di cambiare, però, si fa sentire con una crescente intensità.

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Si discutono tanti temi, da quello attuale del surriscaldamento del pianeta, a quello dell’inquinamento, dalle possibili soluzioni, fino alle cosiddette “fonti di energia alternativa”, ebbene se non si cambia registro, evitando sprechi di rifiuti e diminuendo la quantità di emissioni di CO2, la vedo difficile.

In passato ci sono state molte iniziative per cercare di limitare e diminuire l’inquinamento ambientale, come ad esempio, il “Protocollo di Kyoto” dove venivano fissati dei parametri da rispettare per i paesi firmatari, ma come il tempo ha ben dimostrato, l’accordo non ha ottenuto i risultati sperati, perché molti di quei paesi, tra cui anche l’Italia, non sono riusciti a rispettare i criteri inizialmente fissati nel protocollo, anzi hanno registrato, proprio in quegli anni, un aumento significativo delle emissioni, addirittura al di sopra della soglia inizialmente prestabilita.

Invece altre nazioni, meno sviluppate, nonostante avessero aderito all’iniziativa, non erano obbligate al raggiungimento di tali obiettivi, perché ancora in via di sviluppo.

Si è arrivati addirittura al punto, in cui molti di essi decisero abbandonare, uscendo dal protocollo.

Di conseguenza, dopo i problemi emersi nel protocollo di Kyoto iniziarono a nascere delle iniziative differenti.

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L’Unione Europea ha deciso di prendere delle iniziative personali al riguardo, mentre altri stati, tra cui gli Stati Uniti, la Cina, l’India e qualche paese dell’Oceania, hanno cercato di superare i problemi precedenti con nuovo accordo, chiamato “Vietnamite”.

Tale accordo non si basava sui vincoli e parametri precedenti, ma semplicemente, spostava l’attenzione indicando delle nuove tecnologie su cui puntare, tra cui, l’energia solare ed eolica, il nucleare e il carbone pulito.

Pertanto, la pricipale sfida che oggi si prospetta a tutta l’umanità, è proprio quella di rispondere alle crescenti richieste ed esigenze energetiche, cercando di sfruttare e trovare delle nuove misure che siano sostenibili, per l’economia, la società e soprattutto per l’ambiente.

Alla prossima!