Una cena molto particolare
Una delle migliori amiche della mia quasimoglie Daniela, è una ragazza non vedente.
Questa ragazza, che chiamerò C. è veramente una forza della natura. É stata compagna di banco di Daniela, e ha perso gradualmente la vista, in seguito ad un glaucoma, dagli anni della scuola, fino a non vedere più niente a ridosso dell'esame di maturità.
Dopo la scuola, si è iscritta all'università fuori sede a Firenze, per diventare fisioterapista. Per seguire le lezioni, raggiungeva il capoluogo toscano col treno, in compagnia del suo fido e straordinario cane guida.
Un cane guida, aiuta il suo padrone a fare le scale, ad attraversare la strada solo dopo avere individuato le strisce pedonali, a prendere i mezzi pubblici. Ma fa tanto e tanto altro.
Eccomi con questo straordinario essere, in una gita di qualche anno fa
foto dell'autore
La cena al buio
Per finanziare l'addestramento di questi cani, per poi assegnarli ai non vedenti che ne fanno richiesta, spesso le associazioni preposte, organizzano iniziative per raccogliere fondi.
Una di queste, è la cena al buio.
Quando C. ci invitò a partecipare a questo evento, io e Daniela abbiamo accettato molto volentieri, anche se non sapevamo con precisione di cosa si trattasse.
Arrivati al ristorante dove era stata organizzata la serata, ci siamo subito resi conto, che per quel preciso giorno questo locale era ad uso esclusivo di questa iniziativa.
Abbiamo visto subito un capannello di persone fuori dalla porta che aspettava di entrare, e ci siamo accorti che degli addetti, all'interno, stavano sistemando dei sacchi neri sopra ai vetri delle finestre.
Ci mettiamo in fila, e finalmente possiamo entrare, ma un pò alla volta.
Il motivo per cui avevano oscurato le finestre, è presto detto.
Per ottenere un ambiente buio pesto.
Se non ci credete...ecco una foto che ho fatto appena entrato nel ristorante.
foto dell'autore
Scopo della cena
Far provare alle persone vedenti, cosa prova un non vedente a svolgere una attività semplice, come cenare. A cercare di capire, anche se per sole poche ore, come deve essere il loro mondo.
Prima regola delle cene al buio
Si entra in sala in fila indiana. Il primo della fila è il cameriere che vi servirà, ed è un cameriere non vedente. Mettete una mano sulla spalla del commensale che vi precede. Il secondo della fila, mette la mano sulla spalla al cameriere, e così via, fino all'ultimo della fila che completerà il tavolo.
Lo stesso anche per gli altri tavoli.
Non si vede assolutamente nulla, quindi dovrete essere guidati.
Seconda regola delle cene al buio
Non alzarsi mai da tavola.
I camerieri passano tra i tavoli, e sanno muoversi perché conoscono tutti gli spazi. Non frapporre quindi ostacoli che possono costituire pericolo.
Se si ha bisogno di andare in bagno, dirlo al cameriere che vi accompagnerà a braccetto.
...in bagno qualche candela c'è e si vede...l'esperimento riguarda solo la cena, e non i bisogni fisiologici.
Terza regola delle cene al buio
Spegnete il cellulare. Usandolo, il display farebbe luce, e il bello della serata è il BUIO.
Anche per rispetto di tutti i partecipanti.
Altre regole particolari, per il momento non mi sovvengono, ma se vi capiterà di partecipare ad un evento simile...fatemelo sapere
Si Mangia?
É una parola!
Cominciano ad arrivare i piatti.
Prima gli antipasti, poi i primi, i secondi, e il dolce.
Una cena completa insomma
La cosa che mi ha impressionato per prima, è stato versarmi da bere.
A testoni sono riuscito a prendere la bottiglia, di vetro quella del vino, di plastica quella dell'acqua.
Quindi per sapere cosa bere, ho dovuto sostituire la vista col tatto.
Ma come capisco che il bicchiere si sta riempiendo, per evitare di far fuoriuscire il liquido?
Ero avvantaggiato...perchè C. ci aveva spiegato un piccolo segreto; basta mettere un dito leggermente dentro al bicchiere, cosi si saprà che la misura è colma.
Altra difficoltà è stato tagliare la carne, senza sapere precisamente che tipo di carne fosse, in che punto stavo tagliando, e se stavo tagliando un pezzo piccolo o grosso.
Ma soprattutto, mangiare senza sapere esattamente cosa stavo mettendo in bocca.
Capire gli ingredienti che erano stati aggiunti.
Scoprire, solo dopo avere messo in bocca quello che avevo raccolto con la forchetta, se fossero patate o zucchine.
Altro particolare: in queste cene, si tende ad alzare la voce.
Sono 2 ore dove uno dei nostri sensi è azzerato, ed inconsapevolmente siamo portati a compensare questa mancanza, accentuando un altro senso. Almeno, questo è quello che ci è stato spiegato.
Infatti, saltuariamente al microfono, venivamo pacatamente inviati ad abbassare il tono della voce.
Ci avevano messo al tavolo, infatti, assieme a persone che non conoscevamo. E fa parte dell'esperimento anche socializzare con persone che non si conoscono, e non si sono mai viste.
Forte era anche la curiosità, di sapere che viso avessero le persone con cui stavamo conversando.
Curiosità che è stata soddisfatta, a fine serata dopo il caffè, quando furono accese le luci.
Dopo due ore al buio, ci sono voluti almeno dieci minuti per riabituare gli occhi alla luce, e avere padronanza completa della situazione.
Non vi è mai capitato che qualcuno accendesse la luce, mentre stavate dormendo? Non è che gli occhi sono subito pronti.
Insomma, una esperienza davvero forte, che consiglio a tutti.
Poi sono stato anche contento, perché ho saputo che i proventi della serata, sono risultati molto utili per consentire ad un ragazzo non vedente, di avere pure lui il suo cane guida.
Alla prossima!
P.S. Oggi C. è fisioterapista e svolge la sua professione. E da poco è diventata mamma.
Spettacolare e unico nella fattispecie come post, nonchè una esperienza forte e intensa che piacerebbe fare anche a me. Bravissimo
Grazie mille Nicola! Si Si, è una esperienza che se non è mai stata fatta, è bella da provare!
Bellissimo e veramente molto interessante questo post!
Le persone non vedenti hanno tutto il mio rispetto, non potrei mai immaginare una vita senza la vista, io.
Sono molto contenta che esistano questi cani che, addestrati, possano rendere più semplice la loro vita!
Mi piacerebbe partecipare ad un evento simile, credo se ne esca cambiati!
Complimenti ancora!
Davvero guarda! io ho partecipato a tre di queste cene. L'ultima fu fatta in centro a Rimini. Se saprò che ne organizzano altre in futuro, te lo farò presente!
Grazie mille!!
Un’esperienza mooolto particolare e affascinante.
Mettersi nei panni di chi non vede e capire come affronta per esempio una classica cena, utilizzando tutti gli alti sensi!
Deve essere stata un’esperienza davvero meravigliosa e...insolita!
È davvero particolare come esperienza. Si possono anche trasgredire regole del galateo! Tanto nessuno se ne accorge! :-):-) :-)
davvero bello. Conosco questi esperimenti, e in pi di un'occasione sono stata invitata a partecipare. Ammetto che essendo claustrofobica, questo tipo di esperienze mi generano un'inquietudine profonda. Invece magari potrebbero essere liberatorie. Grazie comunque, bellissimo post
Beh...se si ha problemi di claustrofobia, allora forse è meglio pensarci prima di partecipare. Però se pensi di poter sopportare...allora ne uscirai soddisfatta!! GRAZIE mille!
Pensare che c'è chi è capace lo stesso ad avere una vita sociale e lavorativa con un handicapp del genere è una cosa che mette i brividi e suscita un'ammirazione immensa; pensiamo a quanto a volte siano piccoli i problemi di cui ci lamentiamo ogni giorno. Un'iniziativa meravigliosa, complimenti agli organizzatori
È proprio vero. Ci sono stati momenti in cui mi sono sentito davvero in imbarazzo
Bellissimo racconto, e molto emozionante, si può effettivamente intuire quello che può capitare in situazioni come questa che hai perfettamente descritto, ma viverle è un'altra cosa, ed essere sempre nella condizione di non-vedente è un altro fatto ancora.
Spesso si sottovalutano tutte le qualità e le doti di cui siamo in possesso, e ne apprezziamo completamente il valore quando non possiamo più usufruirne, per tanti motivi.
Complimenti per questo post, davvero significativo
Grazie mille Marco! Una esperienza che mi ha toccato veramente!
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Ottima iniziativa e complimenti all'ideatore di questo evento così particolare e istruttivo.
Veramente molto istruttivo. A quanto ne so, le associazioni di non vedenti organizzano serate del genere un po'in tutta italia
Quando ho letto quasimoglie mi hai fatto sbregare dalle risate. Comunque, testo scritto molto bene, ottima padronanza del linguaggio. Sei riuscito a farmi rimanere attaccato al display del telefonino ed ero molto curioso di sapere come andava a finire. Congratulazioni :)
Grazie mille!! Che complimento! Mi hai fatto contento stasera! Grazie!