Quando trovare lavoro è una maledizione

in #ita6 years ago (edited)

Oggi vorrei raccontarvi una piccola grande disavventura che ho avuto sul lavoro qualche tempo fa.
Oggi, per fortuna, ho la fortuna di lavorare per una buona azienda e con dei colleghi con cui ho ottimi rapporti interpersonali.
Al giorno d'oggi, lo sappiamo, il mondo del lavoro è cambiato...probabilmente in senso negativo.
Le tutele dei lavoratori dipendenti sono diminuite, a favore di condizioni lavorative più flessibili.
É possibile elencare qualche punto, in ordine sparso

  • Non esiste più il posto fisso
  • Se vuoi lavorare devi anche adattarti a lavori non in linea con quello che hai studiato
  • Bisogna fare la gavetta, come una volta
  • Bisogna essere disposti ad essere anche sottopagati oggi, per avere uno stipendio più decente domani


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Immagine CC0 creative commons - Fonte:pexels.com

Ma in questo post, non voglio innescare discussioni socio-politiche, al di la che questo elenco possa essere più o meno condivisibile.
Ho fatto questa premessa per rendere più chiaro il clima della mia storia. Ovviamente, io non sono l'unico ad aver vissuto certe situazioni. Anzi, conosco persone che hanno passato momenti molto peggiori dei miei.

Dopo un'altra esperienza lavorativa, conclusa con un licenziamento per calo di lavoro, e incentivo all'esodo proposto al sottoscritto, ho trovato quasi un anno dopo un altro lavoro.
Azienda non tanto grande, anzi direi piccola, ma appena nata e con promessa di crescita assieme.
Non mi sembrava vero! Ed infatti...qualcosa di negativo ci doveva pur essere.
Partendo dal modo di trattare i dipendenti.
Insulti all'ordine del giorno, accuse di non essere capace di svolgere il mio lavoro, richieste di svolgere attività a me sconosciute, ma con la pretesa di farlo come un esperto.
Come molti di Voi sapranno, io sono un progettista meccanico, quindi sono più adatto a mansioni tecniche piuttosto che commerciali.
Mi veniva richiesto di effettuare ordini dei materiali, conducendo anche trattative per spuntare il prezzo più basso possibile.
É bene precisare, che non mi sono mai tirato indietro davanti a niente, soprattutto sul lavoro, ma quello che segue è solo un esempio di una giornata tipo:

Non sei capace a farti fare il prezzo più basso. Il prezzo lo fai TU, non il fornitore! Manda una mail all'azienda PINCO PALLINO dicendo che il prezzo è TOT e che il pagamento è a 120 giorni!

E io...faccio ciò che mi è stato ordinato, con questa risposta del fornitore

Riferisci al tuo titolare che il prezzo non è QUELLO, ma QUESTO. Che il pagamento è alla consegna. E che la consegna sarà fatta solo dopo che ci avrà pagato il materiale precedente.



Dopo un anno, quando ormai avevo cominciato a fare il callo con questo tipo di comportamenti, il mio contratto a tempo determinato, era scaduto.
E incredibile!!!...mi fu rinnovato a tempo INDETERMINATO!
Dissi tra me e me "vabbè...dovrò sopportare qualche situazione assurda...pazienza".
Ed è qui che mi sbagliavo.
Il primo stipendio con il mio bel nuovo contratto, fu quello appena prima delle ferie estive.

Bene! goditi le ferie, ci vediamo dopo ferragosto. La settimana prossima, troverai in banca il bonifico di metà stipendio.
Scusa...ma perché "metà"?
Perché è il massimo che posso permettermi, dopo le ferie se ho il resto te lo darò

Provate ad immaginare come sono andato in ferie rilassato quell'anno!
Al rientro delle ferie, il saldo dello stipendio arrivò, ma un mese dopo, al posto della bustapaga del mese successivo.
Quindi iniziarono i ritardi nei pagamenti degli stipendi...prima di un mese, poi due...poi tre...fino ad arrivare a quattro mesi di stipendi (5 con la tredicesima) non pagati.
Nel frattempo, ovviamente continuavano gli insulti e le prese di posizione assurde:

Non ti sta bene NON avere lo stipendio? Piuttosto ringrazia di avere un lavoro! La fuori c'è gente che farebbe carte false per essere al tuo posto!
Si ma io ho l'affitto da pagare! come lo pago? É meglio se vado al mare a farmi la stagione estiva!
E tu, abbandoni un posto di lavoro a tempo indeterminato, solo perché non ti pago?



Il limite di sopportazione, quindi, era arrivato allo stremo. Per fortuna nella mia città, c'è ancora possibilità di lavorare col turismo, e per per due stagioni estive, mi riciclai come guardiano notturno in Hotel.
Vi risparmio tutte le procedure che ho dovuto seguire per avere quanto mi spettava, e che sono riuscito ad ottenere solo dal fondo di garanzia dell'INPS.
In seguito, provavo ancora dei sensi di colpa, per avere avuto atteggiamenti poco ortodossi con alcuni di quei fornitori. Andai di persona da loro, per scusarmi di quello che avevo scritto nelle email come quella dell'esempio che ho riportato qui sopra.

Stai tranquillo, non c'è bisogno che ti scusi. Lo sappiamo che ti veniva detto di farlo.

Insomma, non sempre trovare lavoro è una benedizione. Sarebbe stato meglio essere disoccupato per qualche mese in più, e trovare un altro posto successivamente.
Ma è andata così, pazienza.
Auguro a tutti voi, di non avere simili esperienze.
Alla prossima.




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Regola aurea, se ritardano il pagamento di un mese, comincia a fare le valigie per conto tuo, perché poi seguiranno due mesi eccetera e il rischio concreto di perdere il TFR. Tanto appunto come anticipavi, il posto fisso non esiste e l'indeterminato men che meno. Questo vale anche al contrario.

Esattamente. L'ho imparato sulla mia pelle

Situazioni come la tua ce ne sono tantissime 🤦🏼‍♀️

E lo so....anche di molto ma molto peggiori!

Quasi un anno dopo il mio licenziamento, per quanto possa sembrare il mio commento contro tendenza, la vera benedizione è perderlo se hai consapevolezza dei tuoi mezzi e delle tue possibilità. Per aprire gli occhi non è mai troppo tardi. In bocca al lupo.
Firmato da uno licenziato nell'Ottobre 2017

Ti auguro di cuore di tornare in pista al più presto!

Forse il senso non era charissimo nel commento precedente, ma trovare un lavoro (così come popolarmente concepito, cioè un posto fisso) è l'ultima cosa che mi auguro. Ormai "lavoro" da circa un anno per me stesso e con buoni risultati. Bisogna imparare ad essere i datori di lavoro di se stessi.

Si, anche questo può essere una benedizione. Se riesci a trovare la tua strada, senza rendere conto a nessuno, tanto meglio. Anzi complimenti!

Che storia, io non capisco come certa gente possa trattare i dipendenti in quel modo e pii dormire sonni tranquilli... Grazie per aver condiviso

Grazie a te! Ho conosciuto realtà ben peggiori. In confronto mi ritengo fortunato

Ciao, e' molto pesante lavorare cosi, ti posso capire perche' ho subito anni di umiliazioni nel mio ultimo lavoro. Ti sei fatto la pelle per il posto successivo, una volta toccato il fondo si puo' solo risalire.

Esattamente! E ti dirò, che il lavoro notturno, pur essendo duro, mi ha lasciato qualcosa ugualmente.

Caro Davide, quante volte avrei voluto scrivere post del genere..in ventisei anni ininterrotti che lavoro (sono uno dei "privilegiati" del posto fisso, anche se suddiviso in due aziende diverse) pure io ne ho viste di situazioni assurde. Quello che ti veniva detto e che hai riportato in questo post era semplicemente assurdo. Oggi molta gente parla di colloqui, di trovare lavoro, trovare lavoro, trovare lavoro..però dimentica che DOPO, nel caso il lavoro lo trovino, che devono svolgerlo a condizioni non sempre felici e come si sarebbero aspettati. Oggi il dipendente è sfruttato ma sopratutto abbandonato dalle istituzioni che un tempo lo proteggevano e difendevano. Ci si deve difendere da soli, questo ho imparato negli ultimi tempi.

Purtroppo si, bisogna difendersi da soli.
A mio parere in due modi:

  1. facendo il proprio dovere, con impegno e dedizione, in modo da essere inattaccabili da quel punto di vista
  2. a condizione sia soddisfatto il punto 1, opponendosi alle ingiustizie palesi. Ne va della propria dignità

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