Il portiere della nebbia

IL PORTIERE: Uno dei ruoli forse più affascinanti, misteriosi, particolari nel calcio.

Molto spesso, si associano a questo ruolo, tante personalità differenti, tutte (o quasi) in qualche modo "speciali".
Solo per ricordarne qualcuna, mi viene in mente il tranquillo Dino Zoff, un punto di riferimento per la Juventus e per la nazionale italiana del 1982.
Il pazzo Renè Higuita, che si metteva a driblare gli attaccanti avversari, senza dimenticare la sua respinta in tuffo di tacco.
Oppure il ragno nero Lev Jašin, unico portiere della storia che conquistò il pregiatissimo pallone d'oro.
Parlando di attualità invece, Alberto Brignoli del Benevento, che proprio durante lo scorso campionato, ha segnato un memorabile gol, allo scadere dei 90 minuti contro il Milan.
Un portiere che segna un gol al suo dirimpettaio, non si vede molto spesso.

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Immagine CC3 creative commons - Fonte: Wikipedia
AUTORE: Dirk Valentine

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Oggi però vorrei parlarvi di un portiere che passò alla storia, per un particolare episodio.
É certamente più una curiosità, piuttosto che una impresa sportiva.
Si tratta del portiere della squadra inglese del Charlton, Sam Bartram, che militò nel campionato inglese dal 1934 al 1956.

Nonostante questo episodio buffo, fu un ottimo giocatore, e a fine carriera ha ottenuto un buon palmares.

Le cronache del tempo, confermano che può essere annoverato tra i migliori portieri degli anni 30 o 40, anche se non ha mai avuto l'onore di essere convocato, per giocare con la sua nazionale; l'Inghilterra.
Si ritirò all'età di 42 anni, dopo 623 presenze, che sono un record.
Dopo il ritiro da giocatore, tentò la carriera da allenatore, purtroppo con scarsi risultati, ma ha avuto comunque una grande rivincita diventando un giornalista sportivo molto apprezzato.
Morì nel 1981, e nel 2005 in occasione del centernario della fondazione della squadra, la dirigenza del Charlton, decise di omaggiare il proprio ex atleta con una statua a lui dedicata alta quasi tre metri, posizionata davanti allo stadio in cui il Charlton Athletic Football Club, gioca le sue partite casalinghe.

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Immagine CC2 creative commons - Fonte: geograph.org.uk
Autore: David Hatch

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Pure lui, come tanti suoi colleghi, incarnava il binomio genio e sregolatezza.
Molto particolare fu la circostanza che gli permise di diventare un calciatore pofessionista. Dopo aver incassato più di un insuccesso come calciatore fuori dai pali, Bartram si trovava tra il pubblico, mentre stava per iniziare una partita di categoria amatoriale.

Il portiere di una delle due squadre si infortunò, prima del fischio d'inizio, e Bartram si offrì di difendere lui stesso la porta. L'allenatore, pur di non perdere l'incontro a tavolino, per mancanza del portirere, accettò.
E fu la sua fortuna, visto che disputando un'ottima partita fu visto da un talent scout del Charlton, presente in tribuna.

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Il giorno del suo matrimonio, il 23 settembre 1937, era in programma anche la partita di campionato contro il Middlesbrough. Bartram andò prima in chiesa a sposarsi.
Al termine della messa si precipitò al campo da gioco per partecipare all'incontro, contribuendo alla vittoria del Charlton per 1-0. A partita finita, dopo la doccia, salutò i suoi compagni di squadra e via di filata andò alla cena nuziale, raggiungendo sua moglie e gli invitati.

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Ma fu protagonista di un altro episodio, altrettanto singolare e stravagante, confemato da lui stesso in un'autobiografia post carriera.

A memoria d'uomo, l'inverno del 1937, pare sia stato uno degli inverni più rigidi e freddi di tutto il 900, e come sappiamo l'evento atmosferico della nebbia, in Inghilterra può essere molto ricorrente.

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Il 26 dicembre a Londra, nello stadio del Chelsea, lo Stamford Bridge, è in programma la partita di campionato Chelsea-Charlton.
A noi italiani sembra strano vedere partite di campionato, giocate il giorno di Santo Stefano, ma in Inghilterra non è così.
Gli inglesi sono infatti molto legati alla tradizione, di rendere omaggio alla prima partita di calcio giocata nella storia, il giorno 26 dicembre 1860.
Le due squadre, in quella primissima occasione, furono lo Sheffileld FC e l' Hallam FC.

Nonostante la nebbia quindi, quel 26 dicembre del 1937, l'arbitro di Chelsea-Charlton, decise di dare inizio alle ostilità, fischiando l'inizo del match.
Ma minuto dopo minuto, la nebbia diventò sempre più fitta, e i giocatori in campo cominciavano a faticare a vedersi tra loro, ma soprattutto a vedere il pallone.
E naturalmente, il pubblico vedeva ancora di meno.

Sam Bartram, era comunque al suo posto, tra i pali, pronto a reagire per respingere o bloccare i palloni verso la sua porta.
Dopo diversi minuti in cui, non avvertiva la presenza degli altri giocatori attorno a sè, riferisce nella sua biografia, che aveva cominciato a pensare:

Stiamo schiacciando i nostri avversari nella loro metà campo. Abbiamo una supremazia territoriale senza storia. Sicuramente i miei compagni, segneranno presto un gol!

Ma...i minuti passavano, e Bartram continuava a non vedere nessuno dei suoi compagni o avversari nei paraggi.
Cosi decise di avventurarsi verso la metà campo, ma ancora non incontrò anima viva.
Allora decise di spingersi ancora più in là, verso la trequarti avversaria...e, nella nebbia, a quel punto fittissima, scorse una figura che piano piano si materializzò in una divisa da poliziotto.
L'agente di polizia si rivolse al portiere e il dialogo che seguì fu il seguente:

• Ma cosa fai ancora qui?
• Come cosa faccio? stiamo giocando una partita di campionato!
• Mah...la partita è stata sospesa per nebbia 15 minuti fa!

A Bartram non rimase altro che tornare negli spogliatoi, mentre i suoi compagni di squadra si erano già fatti la doccia. Quando lo videro entrare scoppiarono in una grande risata, prendendolo scherzosamente in giro.
L'arbitro aveva sospeso la partita, la nebbia era diventata davvero eccessivamente fitta.
Ma nessuno si era preoccupato di avvertire il povero portiere.
Dalle mie parti si direbbe...l'hanno lasciato li come un pataca...
Insomma...quando la nebbia gioca brutti scherzi!!!

Alla prossima!

Fonti: libro SAM BARTRAM editore: Burke