Ferragosto in riviera romagnola....anni fa

in #ita6 years ago (edited)
La giornata di Ferragosto per me, non è mai stata attesa con trepidazione. Anzi. É un giorno che ho quasi sempre sperato passasse in fretta.

Per chi ancora non lo sapesse, abito in una città turistica e sono consapevole del fatto che le persone che vengono in Riviera per divertirsi, possono a volte eccedere senza volerlo.
É quindi necessario per i residenti, essere comprensivi e tolleranti.

Può succedere qundi, che dormendo con la finestra aperta, qualche ragazzo uscito da un locale, urli per chiamare i suoi amici, oppure che si mettano con l'autoradio a volume alto alle 3 del mattino a ballare per strada.
Questo e tanti altri episodi, ne capitano a decine ogni estate.
Io che abito a due passi dal lungomare, e neanche in una zona centrale rispetto alla movida lo so bene.

Il culmine, ovviamente, si raggiunge a Ferragosto.
Rispetto agli anni '80 e '90 la situazione è molto migliorata, ma in quegli anni, il 15 agosto era veramente una giornata di fuoco, addirittura per l'ordine pubblico e le forze dell'ordine.

Il motivo? i GAVETTONI.
Vale a dire lo scherzo di tirare acqua a qualcun altro con palloncini o secchi.


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Immagine CC0 creative commons - Fonte:Pexels

Ecco, durante il ferragosto, la voglia di divertirsi dei forestieri metteva a dura prova la mia tolleranza.

Forse questa mia avversione, deriva da un episodio risalente al ferragosto 1981, quando da ragazzino, in motorino con mia madre, ci fu lanciato un secchio d'acqua dalla finestra di un albergo, con evidente rischio di fare perdere il controllo del mezzo. Per fortuna mia madre ha stretto bene il manubrio, e la questione si è risolta solo con l'andare a casa ad asciugarsi.

Ma già qualche anno piu tardi, l'arrivo di questa fatidica data, corrispondeva con il verificarsi di spiacevoli episodi, a volte anche di cronaca, dove per colpa di goliardate un pò troppo eccessive si verificavano litigi finiti male, risse, disordini...di tutto di più.


Insomma...a mio modo di vedere, un pò d'acqua non ha mai fatto male a nessuno, sempre se lo scherzo è tra persone che si conoscono e tra amici.

Il punto è che in quegli anni, non era cosi. Molti giovinastri dell'epoca (negli anni 90 anche miei coetanei), vivevano il ferragosto come un momento per attaccare briga.

Gruppi di 20/30 ragazzi si organizzavano in squadre e con azioni a tappeto, bagnavano tutto quello che c'era da bagnare.
Non veniva risparmiato nessuno. Anziani, donne incinte, culle con all'interno bimbi di pochi mesi. Tutti rigorosamente inzuppati con acqua gelida.

Per non parlare dei gavettoni a moto e automobili in transito, come successe nel '81 a me e mia madre, e quelli lanciati dalla strada contro le finestre (possibilmente aperte).

I sindaci delle varie località balneari, facevano appello inutilmente di divertirsi in amicizia.


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Immagine CC0 creative commons - Fonte:Pexels

Le questure erano obbligate a varare piani sicurezza per tutelare la tranquillità di chi voleva solamente passare qualche ora in spiaggia.

Mi ricordo che negli anni più tumultuosi c'erano gli elicotteri della polizia che sorvolavano le spiagge per identificare le immancabili risse, e avvertire i colleghi delle volanti, in modo tale che potessero intervenire celermente.

Ma non solo:

  • Squadre di vigili a sorvegliare ogni stabilimento balneare.
  • Rubinetti chiusi negli stabilimenti balneari e negli alberghi per ordinanza del comune. Multe da 200.000 lire alla denuncia penale per i trasgressori.
  • Capitaneria di porto che sorvegliava la costa via mare, e carabinieri via terra.

Il fatto di chiudere i rubinetti, fa un pò ridere se si pensa alla quantità d'acqua del mare, ma fu comunque un deterrente per limitare i danni. Almeno i gavettoni dai terrazzi degli alberghi furono fermati.

Insomma da un innoquo gioco dei primi anni, ad una tradizione consolidata in seguito, a guerra fra bande al culmine di questa moda dello scherzo stupido.

I miei genitori preferivano che io restassi a casa durante quella follia collettiva.
Ricordo proprio, che abitando a due passi dal mare, da giugno a settembre, la spiaggia era il mio habitat.
Ma il giorno di Ferragosto, rimanevo tra le quattro mura domestiche, per paura di finire in qualche pasticcio.


Fortunatamente questa moda è passata.
Ripensandoci oggi, trovo incredibile che le forze dell'ordine fossero impiegate in maniera così massiccia per un motivo così insulso: l'eccessiva voglia di scherzare con l'acqua.
Eppure si era reso necessario.

Vabbè...meglio non pensarci.

BUON FERRAGOSTO A TUTTE E TUTTI!!!



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What? Sorry...I dont understand!

Ricordo, e come se me le ricordo le guerre con i gavettoni sulle spiagge toscane negli anni ottanta e novanta.
Come ben sai io non vivo in una cittadina marittima, quindi il giorno di ferragosto, fino a pochi anni fa, l'ho sempre trascorso in "trasferta".
Mi hai fatto tornare in mente le vere e proprie guerre sulla spiaggia di Tirrenia, località in provincia di Pisa, non distante da Livorno.
Pisa e Livorno, cittadine tanto vicine quanto storicamente nemiche erano le città cui provenivano le bande che, puntualmente, ogni 15 agosto, assediavano letteralmente almeno un paio di chilometri di spiaggia. Come se fosse una vera e propria guerra.
E non guardavano in faccia nessuno, come da te puntualizzato.
All'indomani c'era, puntuale, l'articolo sul quotidiano locale.
Oggi fortunatamente questa usanza sta andando decisamente scemando o comunque, nel lancio di gavettoni, non vengono più coinvolte persone estranee come succedeva all'epoca.
Laddove all'epoca appariva quasi come una cosa di ordinaria amministrazione, oggi rischi di beccarti una bella denuncia.

É proprio vero! Ripensandoci...la cosa più grave è colpire i mezzi i transito. Anche se è un pò d'acqua il rischio di provocare incidenti è elevato.
Comunque, è giusto puntualizzare che non è da demonizzare lo scherzo, ma il coinvolgere persone estranee che non va bene.
Grazie mille Nico!

Ciao, credo che quando si esagera sia giusto intervenire, perche' non e' piu' poi solo uno scherzo, ma diventa pura cattiveria colpire certe categorie di persone e creare il pericolo al posto dello scherzo. In Liguria si faceva solo in spiaggia con palloncini e secchiate, ma piu' che altro sul bagnasciuga tra ragazzi, in giro cosi per la citta' no. Io anche non amo molto Ferragosto, perche' la gente impazzisce, deve andare a fare la grigliata tamarra come a Pasquetta e fare casino. Per fortuna sono all'estero e qui sembra un giorno come un altro per fortuna!

Ma infatti era proprio un giorno di ordinaria follia. Meno male che ora viene vissuta in maniera più tranquilla, come è giusto che sia

Il tuo racconto è stato davvero ineccepibile, caro Dave, in quanto hai perfettamente tratteggiato, in maniera precisa, quello che è stato una vera e propria piaga, la tradizione del gavettone di Ferragosto.
Ho qualche anno in più di te, e penso che la metà degli anni 70 e l'inizio degli anni 80 abbiamo rappresentato il top di questa usanza, che se si limitasse a scherzi tra amici sarebbe una piccola e legittima goliardata, ma le secchiate, o addirittura sacchetti dell'immondizia, quelli classici neri, che contengono oltre 50 litri di acqua, tirati giù dai piani superiori degli alberghi o delle pensioni, questi fatti non sono più considerati tra gli scherzi, perché diverse persone finirono, all'epoca, al pronto soccorso e persino ricoverate in ospedale.
Fortunatamente nel corso degli ultimi anni questa moda del gavettone si è molto affievolita, e la giornata appena passata è quasi ritornata alla normalità assoluta, potendo quasi ritornare a considerare il Ferragosto un giorno per famiglie

Esattamente! Per fortuna non è più cosi!

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