TOP 5 - I MIGLIORI COCKTAIL
La sera insieme agli amici quando si esce a far festa non si può fare a meno di prendersi una bella bevuta in compagnia: giusto per avere sempre la bocca fresca e bagnata.
Esistono tantissimi tipi di cocktail ed oggi ve ne vorrei proporre una personale classifica. Non vuole essere però una classifica assoluta, visto che i gusti sono molteplici e variano da persona a persona; vorrei quindi proporvi una TOP5 in cui sono prese in considerazione solo quelle bevute classiche.
Inoltre vuole essere una classifica in cui, oltre a ricordare le proporzioni ed i dosaggi dei vari ingredienti, aggiungo anche qualcosa in più come consigli o curiosità.
5.Sangria
La prima bevanda che vi voglio proporre probabilmente non è neppure un vero e proprio cocktail, ma per me è simbolo di convivialità e condivisione.
Arrivata in Italia attraverso la Spagna, deve la sua origine all’altro paese iberico: il Portogallo. Qui i contadini erano soliti preparare la Sangria, che prende questo nome proprio perché dato il colore ricorda il colore del sangue.
La preparazione prevede l’impiego di vino rosso (la tradizione catalana vorrebbe invece che la bevanda fosse preparata con spumante o vino bianco) accompagnato da spezie e frutta. Il frutto utilizzato per eccellenza è l’arancia rossa, dal gusto agro-dolce.
Un suggerimento: per estrarre dall’arancia la maggior parte di succo conviene scacciarlo su un piano rigido con il palmo e nel mentre farlo rotolare. In questo modo quando poi lo taglierete tutto il succo contenuto nell’agrume uscirà fuori (1). 4.Negroni
Non poteva mancare in questa speciale classifica un tocco della mia regione: il Negroni è stato ideato intorno al secondo decennio del '900 a Firenze dal Conte Camillo Negroni. Egli era solito frequentare un bar; qui beveva un Americano, ma ben presto si annoiò di tale gusto e così chiese al barista se fosse possibile del Gin al posto del Seltz. Il risultato piacque a tal punto che il conte continuò a riproporlo nel solito bar anche in seguito ed allo stesso tempo anche altri clienti iniziarono a farsi servire un Americano alla Negroni(2).
Si tratta di un cocktail alcolico in cui gli ingredienti sono tre in egual dose: Gin (inglese), Campari e Vermouth rosso .
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Conosciuto nel mondo anche come Cuba&Coke, il Cuba Libre è uno dei cocktail che preferisco maggiormente quando ho voglia di qualcosa di diverso dai soliti classici che sono solito ordinare.
Come si può intuire dal nome, questa bevuta è stata creata a Cuba, all'inizio del XX secolo. In quel periodo su tutta l'isola si stava combattendo per ottenere l'indipendenza dalla Spagna colonizzatrice. A dare una mano ai Cubani c'erano gli Statunitensi, i quali importarono inizialmente a l'Avana e dopo in tutto il resto dell'isola la Cola. Questa mischiata ad un prodotto tipico delle isole centro-americane come il rum portò alla nascita di uno dei cocktail più consumati al mondo.
Questa bevanda è un cocktail ufficiale IBA (International Bartenders Association) e come si può intuire è a base alcolica. Gli ingredienti sono essenzialmente rum, Cola e caratteristica è un'aggiunta di una spruzzata di lime, tipico ingrediente dei paesi tropicali(2)
Ecco la proposta di un altro cocktail tutto targato Made in Italy.
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Sperimentato e collaudato nell'ottocento nella zona del Triveneto. In particolare ad inventarlo furono i soldati austro-ungarici, i quali amavano allungare (spritzen in tedesco) i vini veneti, considerati per loro troppo alcolici e troppo forti. Il risultato iniziale fu un semplice vino bianco allungato con acqua.
In realtà questo è ciò che accade anche oggi, considerando comunque che poi ogni barman aggiunge la sua variante.
Generalmente oggi le proporzioni sono 40% vino, 30% acqua frizzante o seltz; il resto lo aggiunge il barista: le usanze più comuni sono aggiungere Aperol o Campari per ottenere un colore rosso o un Cynar per avere un colore più scuro (4).
Ho provato molte varianti di spritz, ma quella che mi ha colpito maggiormente l'ho gustata alcuni giorni fa: aggiunta di fiori e succo di sambuco. Per chi è amante di questo cocktail consiglio di provare questa variante.
Sicuramente il mio cocktail preferito. Non tra i più leggeri, ma sicuramente uno dei più freschi e profumati. Rinfrescante nelle calde serate estive. Anche in questo caso la grande tradizione cubana ha trasmesso nel nuovo continente una delle migliori bevande che si possano gustare.
La storia della sua origine, a differenza degli altri quattro casi, rimane un po’ nell’ombra e ci sono opinioni discordanti: si dice che ad inventarlo sia stato addirittura il pirata dei pirati, sir Francis Drake. Si narra infatti che nel sedicesimo secolo El Draque preparasse questo cocktail con agurdiante (rum non invecchiato e dalla non ottima qualità) ed aggiungesse gli ingredienti base: zucchero di canna, lime e la hierbabuena, una speciale menta.
La seconda versione racconta invece di un periodo di disuso di questa bevanda, fino al 1942 quando Attilio De La Fuente e Angel Martinez per rilanciare il loro locale Bodeguita del Medio riscoprirono questa bevanda.
Opinioni discordanti nascono anche per quanto riguarda il nome: Mojito.
Esistono opinioni che lo farebbero discendere da un termine della tradizione vudu che significa incantesimo; altre sostengono che sia legato alla parola spagnola mojadito che significa umido ed altre ancora pensano sia riferito al mojo un condimento della cucina cubana a base di lime ed agrumi utilizzato per marinare i cibi.
Il Mojito anche solo per il suo fascino si merita a tutti gli effetti il primo posto della classifica (5).
Per questa TOP5 è tutto. Ci vediamo la prossima settimana
Ciao
Bibliografia
1Come nasce la Sangria
2 La storia di Camillo Negroni
3 Come è nato il Cuba Libre
4 Lo Spritz: italiano al 50%
5 I misteri del Mojito