TOP 5 – I MIGLIORI BORGHI SENESI

in #ita6 years ago (edited)

Oggi vorrei proporvi una classifica dei borghi o piccoli paesi che quando si viene in Toscana, ed in particolar modo a Siena, non si possono non visitare.
Escludendo la mia città, capoluogo della provincia, che penso molti conoscano già, vi vorrei parlare di quelle perle che forse pochi conoscono e in cui varrebbe la pena trascorrere almeno qualche ora.
Il percorso che mi piacerebbe proporvi celebra i monumenti, i paesaggi e la cucina: la provincia di Siena è molto varia ed offre il meglio che si possa cercare.
Anche in questo caso, come nelle altre mie classifiche, la presenza e l’ordine di alcune località rispecchia essenzialmente il mio gusto personale e non vuole avere nessuna rilevanza assoluta.

5.Monteriggioni

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CC3 Creative Commons, Monteriggioni, Fonte
Questa città sorge nella zona nord-ovest della provincia e si trova su una delle colline calcaree della Montagnola Senese.
Anche il “Sommo Poeta” Dante celebra nella ”Divina Commedia” Monteriggioni: la sua spettacolarità della cerchia di mura con le alte torri che proteggevano la città da attacchi di nemici è molto suggestiva e particolare; è possibile ammirarlo da qualsiasi direzione si arrivi alla città, dato che questo si trova sulla sommità di un’altura e domina le vallate circostanti (Pian del Casone, Pian del lago…).
Monteriggioni fu costruito dalla Repubblica di Siena nel 1219 sotto ordine del podestà Guelfo da Porcari. Il suo scopo fu principalmente a scopo difensivo contro i nemici fiorentini ed anche per sorvegliare la Francigena (la via che portava i pellegrini dal nord Europa fino a Roma), le valli dell’Elsa e dello Staggia.
La storia ha visto Monteriggioni al centro di molti scontri tra fiorentini e senesi, ma la bellezza del borgo ne ha sempre risentito poco (grazie al cielo!).
La bellezza del borgo la si ritrova all’interno della cerchia di mura, dove ristoranti e bar sono un piacevole punto di sosta per chi percorre la Francigena anche in estate, ma forse il complesso più bello da visitare si trova ad alcuni chilometri di distanza ed è Abbadia Isola: il suo splendido monastero e la sua chiesa “Badia dei Santi Salvatore e Cirino” sono una vera perla in mezzo alla valle.
Monteriggioni è diventata famosa nel mondo grazie anche ai film “Il gladiatore” di Ridley Scott ed “Il paziente inglese” di Anthony Minghella.
Particolare è la festa che viene svolta a Monteriggioni nel mese di luglio, in cui si rivive il Medioevo: attraverso questa festa si riproduce all’interno delle storiche mura quella che era la vita intorno all’anno 1000.

4.Montepulciano

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CC2 Creative Commons, Piazza Grande a Montepulciano, Fonte
Montepulciano si trova nella parte sud-est della provincia, molto vicino al confine con l’Umbria ed il Lazio. Sorge in una grande area collinare chiamata Valdichiana. Alto sopra l’altura la città domina la vallata sottostante, anticamente area paludosa. I bellissimi scorci dei paesaggi limitrofi delle crete, trovano uno splendida risposta nella città stesso: il centro storico ha una tipica forma ad “S” ed è circondato da tre schiere di mura; il Duomo (struttura di inizio ‘600 in stile rinascimentale espone un enorme trittico sull’altare), la Chiesa di San Biagio e altri edifici storici contraddistinguono la parte antica.
Per chi cercasse il relax vicino a Montepulciano vi è la possibilità di visitare le terme, dove acque e fanghi possono aiutare a rigenerare i turisti durante un lungo viaggio.
Il Bravìo delle Botti, le cui origini risalgono al XIV secolo, è una gara che si disputa annualmente nella città: vede le 8 Contrade dela città contendersi la vittoria nell’ultima domenica di agosto per onorare il santo patrono di Montepulciano San Giovanni facendo rotolare le botti in un percorso cittadino.
L’enogastronomia è uno dei capi saldi della città: il vino di quest’area è uno dei più famosi al mondo. I vini di maggiore spessore che provengono da questa zona sono il Rosso di Montepulciano DOC e il Vino Nobile di Montepulciano DOCG: le cantine vendono questo prodotto d’eccellenza in tutto il mondo.

3.Montalcino

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CC0 Creative Commons, Il Palazzo dei Priori a Montalcino, Fonte
Questa città sorge nella zona sud-ovest della provincia di Siena, al confine con Grosseto: molto vicino al Monte Amiata, l’unica montagna senese, ed alla fine della Val d’Orcia.
Gli insediamenti sull’altura su cui sorge risalgono già agli Etruschi.
Nel tardo Medioevo il borgo era indipendente e a causa forse della sua posizione strategica e di controllo sulla via Francigena, cadde ben presto sotto la Repubblica di Siena.
Nel 1260, al momento della grande battaglia di Montaperti tra i senesi ed i fiorentini, Montalcino fu fortemente coinvolta: la battaglia vedeva opposte le fazioni dei Guelfi (sostenitori del papato) e i Ghibellini (sostenitori del Sacro Romano Impero). Quando Siena cadde sotto i nemici “gigliati” nel 1555, molti nobili senesi si rifugiarono a Montalcino, dando vita alla Repubblica di Siena riparata in Montalcino. Dopo soli 4 anni il paesa cadde sotto il Gran Ducato di Toscana e lì rimase fino all’Unità d’Italia nel 1861.
Oggi Montalcino ed i territori limitrofi godono e vivono del grande turismo che affluisce nella città ogni anno, attirato dalla spettacolarità dei monumenti storici e della famosissima qualità del vino.
Le strutture storiche che esaltano il passato del borgo sono la Fortezza Militare che sovrasta dal punto più alto tutta la città, il Palazzo dei Priori nel centro della città ed il Duomo (costruito nel XIV secolo, ma che si presenta in stile neo-classico in seguito a ristrutturazioni del XIX secolo).
Fuori da Montalcino si trova probabilmente quella che considero la più bella tra le abbazie della provincia di Siena: l’Abbazia di Sant’Antimo. E’ un complesso monastico olivetano ed è una delle architetture romaniche più importanti. Al turista in visita si presenta al centro di una piccola vallata tra gli ulivi. Dell’antica abbazia restano solo la Cappella Carolingia, il chiostro ed i resti della sala capitolare.
Come già detto in precedenza il vino prodotto in quest’area è tra i più famosi al mondo: i grandi vigneti di Sangiovese danno vita ad alcune di più grandi vini al mondo: il “Brunello di Montalcino DOCG”, il “Rosso di Montalcino DOC” ed il “Sant’Antimo DOC”. Questi vini vengono venduti ovunque e rendono famoso Montalcino in tutto il mondo.

2.Pienza

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CC3 Creative Commons, Piazza del Pozzo, Pienza , Fonte
Situato nella Val d’Orcia è molto probabilmente il centro più rinomato dell’area sud della provincia.
Originariamente il nome del borgo era Corsignano. Qui nacque Enea Silvio Piccolomini che una volta diventato papa (Pio II) e tornato nella sua città natio, notò il degrado in cui stesse versando: commissionò così un rinnovamento cittadino. Sopra alle vecchie costruzioni furono costruiti nuovi edifici di impronta prettamente quattrocentesca e così nel 1462 nacque quella che oggi conosciamo come Pienza. Non fu mai soggetta a grandi scontri militareschi proprio per questo motivo.
La bellezza del suo centro storico ha permesso che fosse inserita nel 1996 tra i Patrimoni naturali, artistici e culturali dell’UNESCO (anche la Val d’Orcia in cui Pienza si trova ne fa parte dal 2004): il borgo è pensato in un’ottica quattrocentesca in funzione dell’uomo, del suo lavoro e del suo tempo libero.
La città racchiude i suoi principali monumenti storico-artistici nella piazza centrale (detta “Piazza del pozzo” per il particolare elemento architettonico) dedicata a Pio II, il quale ha dato molto a Pienza, cercando di farla diventare la sua città ideale del Rinascimento. La suggestività che si prova nel percorrere le vie della città è unica e raggiunge il suo apice quando si arriva appunto nella piazza: la Cattedrale rinascimentale, il Palazzo Comunale, il Palazzo Borgia ed il Palazzo Piccolomini circondano il turista che si trova ribaltato indietro di 700 anni.
I terreni intorno a Pienza sono principalmente sfruttati per l’agricoltura e per l’allevamento di ovini che producono uno splendido pecorino: impossibile descrivere il piacere che si prova nell’assaporare una fetta di pecorino con un bicchiere di vino rosso (meglio se di Montalcino a chilometro zero).

1.San Gimignano

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CC0 Creative Commons, San Gimignano, Fonte
…e perché San Gimignano dovrebbe essere in cima a questa classifica?
La “battaglia” non è stata facile, ma penso che questo borgo si meriti in pieno la testa della classifica ed ora proverò a spiegarvi il motivo.
E’ il comune più a nord della provincia di Siena ed anche il suo centro è stato riconosciuto nel 1990 come Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Forse il motivo risiede nel fatto che qui sembra che il tempo si sia fermato a molti secoli fa; infatti se si escludono alcuni ritocchi strutturali effettuati tra ‘800 e ‘900, il resto è stato lasciato intatto.
Già nel III sec. a.C gli Etruschi avevano abitato questo territorio, poiché dominava in modo strategico la Val d’Elsa. Anche San Gimignano sorge vicino alla via Francigena e da essa trasse moltissimi benefici derivanti dal passaggio dei tanti pellegrini diretti a Roma.
San Gimignano raggiunse la propria indipendenza dai vescovi di Volterra e si poté arricchire grazie al commercio in Italia ed all’estero dello zafferano. La ricchezza della città (dovuta anche alla pratica dell’usura) permise la nascita di un ceto aristocratico urbano, che iniziò ad esprimere il proprio potere politico, sociale ed economico cittadino con la costruzione di torri: nel ‘300 si arrivò a contarne 72 (oggi purtroppo ne rimangono solo 14). Il Trecento però fu anche un duro periodo di crisi che non risparmiò San Gimignano: la peste nera colpì la città e la conseguente carestia decimarono San Gimignano, che si ritrovò così in ginocchio e si consegnò spontaneamente a Firenze.
Il declino dei secoli successivi permisero a San Gimignano di conservare intatta le sue caratteristiche.
Le torri già citate sono il simbolo del borgo e sono fonte del soprannome dato dai turisti ”Manhattan del Medioevo”: la più alta è 54 m ed è la Torre del Podestà (detta anche Torre Grossa”), mentre la più antica è la Torre Rognosa, eretta nel XIII secolo: una legge del 1250 vietò di costruire ai privati una torre che fosse più alta della Torre Rognosa. Altri edifici storici sono la Chiesa Collegiata (comunemente riconosciuta come il Duomo) che contiene molti affreschi ed altre opere, e la Chiesa di Sant’Agostino.
San Gimignano gode delle tradizioni culinarie proprie (lo zafferano già citato) e tipiche del territorio senese: la Vernaccia di San Gimignano ne è un esempio, ma anche l’allevamento di maiali di cinta senese (maiali con macchie nere) sono elementi che rendono unico questo borgo.

L'auspicio è quello di aver suscitato curiosità nei confronti delle terre senesi, uno magnifico angolo d'Italia.

Bibliografia

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Ecco ci siamo persi un paio di bei borghi... settimana scorsa abbiamo visitato Monteriggioni, Siena, San Gimignano... bellissimi posti!
Beh... ci tocca tornare ;-)
Saluti

Sicuramente!!! Vi siete persi tutta la zona sud. A presto.

Ti sei dimenticato due cose, una Buonconvento e la seconda che quello di Montalcino sono conosciuti come beccamorti

Purtroppo ho lasciato fuori troppi borghi: Buonconvento, Bagni Vignoni, San Quirico d'Orcia, Castellina in Chianti...chissà che non faccia una Top 6-7-8-9-10...

Il paese di San Gimignano è poetico.

La prima posizione era d'obbligo!

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