Tatuaggi segreti!

in #ita5 years ago

Eravamo partiti da circa un'ora. Ancora poche curve e saremmo arrivati al tanto desiderato mare.
Vivevo in un piccolo paesino dell'entroterra toscano e dopo una lunga primavera trascorsa tra le case di amici e parenti, non vedevo l'ora di poter affondare i miei piedi prima nella sabbia ardente e dopo nell'acqua salmastra gelida.
Tanto era la voglia di quel mare, che già indossavo il costume: in questo modo mi sarei potuto lanciare immediatamente in mare una volta giunto sulla spiaggia!
In macchina ero seduto nei posti dietro ed il viaggio era trascorso splendidamente, mentre noi cantavamo a squarciagola le nostre canzoni preferite che passavano alla radio: diciamo che la vita in paese ci aveva aiutato a memorizzarne le svariate melodie e parole che ogni giorno scorrevano alle varie frequenze.

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CC0 Creative Commons

Arrivammo al parcheggio, dove solitamente lasciavamo l'auto prima di raggiungere la spiaggia, ma trovammo tutti i posti occupati: l'ora tarda ci metteva di fronte una situazione in cui i ritardatari si ritrovavano nella condizione di non trovare nessuno spazio. Eravamo arrivati addirittura più tardi delle guardie, che avevano già fatto volare i loro foglietti rosa su quelle auto che imprudentemente erano state lasciate al di fuori degli spazi. Forse, da una parte, era stata una fortuna arrivare tardi, così da non dover pagare la multa, poi!
Provammo un parcheggio di fortuna in prossimità di un piccolo fossetto, ma il timore di trovare entrambe le ruote sinistre sprofondate nell'avvallamento al nostro ritorno, non convinse tanto noi, quanto Paolo che era alla guida e che in caso di danno avrebbe dovuto dare spiegazioni a suo padre al momento del ritorno a casa.
Decidemmo così di scorrere lungo la strada, che si estendeva parallela al lungomare, in cerca di una nuova spiaggia. Alcuni chilometri, fino a quando non trovammo un largo spiazzo sterrato: dalle impronte sulla terra battuta sembrava che qui avessero girato molte auto. Alcune erano addirittura parcheggiate più avanti all'ombra di alcuni pini, oltre le quali in lontananza si notava il blu del mare.
Che fortuna trovare questo spazio libero, che in passato non avevamo mai notato. Tutto sommato, la spiaggia era la stessa del golfo, soltanto eravamo spostati un po' più a nord. Cosa sarebbe cambiato mai!?!?

In fretta e furia scendemmo dalla macchina ed io, con entrambe le mani occupate dall'ombrellone e dal mio zaino, mi lanciai alla volta della spiaggia, quasi come questa fosse un sogno rimandato per troppo tempo. I miei amici mi seguirono a ruota, ad esclusione di Paolo, il quale poverino rimase indietro, cercando di assicurarsi ogni tipo di premura per l'auto del padre.
Come una mandria di bufali si lanciammo sulla sabbia e d'impatto ci fermammo a pochi metri da un cartello, posto nei pressi del bagnasciuga. Esso recitava:

NAKED SUN BEACH
Spiaggia per Nudisti
RIO VILLAGE
Si prega di rispettare le seguenti regole:
...

Mentre gli altri alle mie spalle continuavano a leggere ad alta voce e con grande euforia cosa riportasse il cartello, cercando di comprendere le regole di un'area che fino a poco tempo prima era "apparsa" solo sui giornali, in televisione ed al massimo nelle barzellette. a me, preoccupato invece di dovermi spogliare nudo, cadde tutto ciò che avevo in mano sulla sabbia e con un po' di incredulità mi avvicinai anche al cartello, per capire se fosse realtà o un sogno.
Ahimè, si trattava della verità!
I miei amici alle spalle avevano trasformato l'euforia della lettura in fatti veri e propri: in un attimo si erano tolti tutti i vestiti e li avevano lanciati ovunque, mentre io, con una faccia inebetita dai loro gesti, li osservavo, mentre in lontananza spariva ogni speranza di abbandonare quel luogo.
"Dai Luigi!" mi dissero i miei amici incitandomi a spogliarmi.
"Ma c'è un modo per sfuggire a tutto questo? Fingere di non star bene ed andarmi a chiudere per l'intera giornata in auto, rischiando la morte e soprattutto perdendo una giornata spettacolare come quella insieme ai miei amici al mare?" pensai, riflettendo tra me e me; ma un'alternativa non c'era. Avrei dovuto mostrarlo, una volta per tutte, anche ai miei amici.
Il loro giudizio mi spaventava, ma era la volta buona per rompere il ghiaccio e finire di nascondere ciò che aveva caratterizzato il mio passato e sarebbe stato parte del mio futuro per sempre. Mi tolsi per prima la maglietta, poi mi sciolsi il laccio che legava il costume e mi calai i calzoncini: mi voltai indietro e guardai il tatuaggio.
Un tatuaggio che c'eravamo fatti insieme alla mia ex Giovanna per sancire il nostro grande amore, ma del quale mi vergognavo tantissimo. Pensavo già ai miei amici che oggi ed in futuro mi avrebbero deriso per quello. Che figuraccia!
Ingollai il rospo e calai definitivamente i pantaloni, lo osservai nuovamente.

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CC2 Creative Commons

O la va o la spacca!

Con questo post partecipo al contest settimanale di @spi-storychain, in cui il tema centrale era Tatuaggi e l'ambientazione Villaggio vacanze per nudisti.

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Raccontata cosí bene che sembra vera :-D

Per fortuna non ho tatuaggi...😅😂

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...sicuro????? ;-)))))))

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