Scoperto il nuovo "PIANETA-OCEANO"

in #ita6 years ago (edited)

INTRODUZIONE

La Terra, il pianeta su cui viviamo, è composto per il 71% da acqua (tra salata e dolce) e la vita su questo pianeta è dovuta in gran parte a questo elemento che insieme ad una temperatura ottimale ed un’atmosfera ricca di ossigeno ha permesso la proliferazioni di esseri viventi, siano essi vegetali o animali.
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CC0 Creative Commons, La Terra vista dallo Spazio, Fonte
Nell’Universo però esistono pianeti sui quali l’abbondanza d’acqua è nettamente superiore: è il caso del pianeta HD 106315b.

LA SCOPERTA

In un periodo in cui l’Astronomia sta facendo passi da gigante, si aggiunge alle altre questa splendida scoperta. Un gruppo internazionale di esperti astronomi in collaborazione con un team di ricercatori dell’Instituto de Astrofisica e Ciencias do Espaco nell’Iowa (USA) ha determinato con precisione l’esistenza di una massa riconducibile a due esopianeti in orbita intorno alla stella variabile HD 106315 (viene definita stella variabile una stella la cui luminosità apparente cambia nel tempo: si tratta di variazioni che oscillano da pochi millesimi di magnitudine fino a venti magnitudini con periodi da un secondo ad anni).
I due pianeti (HD 106315c e HD 106315b) hanno incuriosito gli scienziati fin da subito, ma gli astronomi si sono soffermati soprattutto sullo studio di uno dei due corpi celesti orbitanti intorno alla stella ed hanno riscontrato importanti caratteristiche: il corpo “b” è un corpo il cui diametro si aggira intorno a 2.44 volte quello del nostro pianeta ed ha un una massa 12.6 volte maggiore quella della Terra; la cosa però che ha colpito maggiormente gli astronomi è stato il fatto che questo pianeta sia estremamente ricco d’acqua.
La grande abbondanza di questo elemento ha portato gli astronomi a catalogarlo come “mondo-oceano”.
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CC0 Creative Commons, Il telescopio Keplero, Fonte
Il telescopio spaziale Kepler (satellite spedito nello spazio nell’omonima missione del 2009 dalla NASA con lo scopo di verificare e scoprire pianeti simili alla Terra in orbita intorno a pianeti diversi dal Sole) aveva già scoperto in passato questi due corpi celesti con la tecnica del transito (un metodo di individuazione di pianeti piuttosto recente, che registra la diminuzione di luminosità della curva di luce di una stella quando un corpo celeste transita davanti alla stella madre), ma per determinare quale fosse la materia di cui fossero fatti i due pianeti è stato necessario l’utilizzo dello spettrografo HARPS dell’ESO. Grazie ad esso il gruppo di astronomi è riuscito a calcolare la massa dei corpi celesti e così derivarne la loro densità:

  • HD 106315c ha un raggio 2,18 volte quello terrestre ed una massa che supera le 15,2 volte quella della Terra. Le informazioni inviate dallo spettrografo permettono di capire che questo pianeta sia attorniato da uno spesso involucro di idrogeno ed elio;
  • HD 106315b invece ha svelato un’abbondante presenza di roccia, seguita come abbiamo già detto da una quantità variabile tra il 9 ed il 50% di acqua. Questo quantitativo ha sorpreso per primi gli scienziati, dato che il rapporto d’acqua rispetto alla massa della Terra si ferma allo 0,05%.

I COMMENTI DEI RICERCATORI

Susana Barros, la responsabile del gruppo di astrologi che ha comunicato la scoperta, ha dichiarato di come questo sistema planetario sia la dimostrazione della diversità e della varietà della composizione dei vari pianeti; inoltre grazie al fatto che la stella intorno alla quale ruotano i due corpi celesti sia luminosa, sarà anche possibile studiare le atmosfere che le circondano. Ciò sarà possibile per mezzo dei telescopi di ultima generazione James Webb della NASA e l’Extremely Large Telescope (ELT) dell’ESO.
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CC0 Creative Commons, Artist's impression of the European Extremely Large Telescope, Fonte
La scoperta in sé penso rappresenti un qualcosa di rivoluzionario e sicuramente gli approfondimenti che avverranno in futuro contribuiranno a far luce su questo pianeta che ad ora nasconde ancora molto “sotto e nelle sue acque”.

Bibliografia
L'articolo di Barbara Bubbi
Dati tecnici su HD 106315b
Il telescopio Kepler

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Grazie mille!

Chissà forse abbiamo dei cugini nello spazio

Non sia mai che è la volta buona che scopriamo una forma di vita extraterrestre!

Io spero di no! Se sono come noi umani si salvi chi può!

"Potrebbe esser peggio..."
"E come?"
"Potrebbe piovere!"

cit.

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