Mia ep.10

in #ita6 years ago

CANE E GATTO


Cane e gatto, cane e gatto, chi l'ha detto che non si può?

Così dice una celebre canzone dello Zecchino d’oro.
Quante leggende sono nate e cresciute dietro l’eterno odio che lega cani e gatti?

Nell'episodio di quest'oggi vorrei raccontare la mia esperienza a riguardo e quella che è la mia opinione in merito.

L'esperienza personale


Prima che Mia diventasse un membro della nostra famiglia a tutti gli effetti, avevamo un gatto che era solito intrufolarsi in casa dalle varie finestre e porte. Si chiamava Flò ed era uno splendido gattino bianco e nero. Non era nostro, ma trascorreva con noi moltissime ore della giornata. Nelle giornate di sole era solito sostare davanti casa, nel pianerottolo, e spesso con riflessi fulminei si gettava in casa non appena si apriva uno spiraglio verso l'interno della nostra abitazione.
Era un animale molto pulito ed educato, anche se si trattasse di un gatto di cui sapevamo veramente poco.
Una volta in casa Flò girellava simpaticamente, andando magari ad abbeverarsi alla sua ciotola e mangiugghiando qualche croccantino. La domenica poi era il giorno della festa e dell'appuntamento fisso. Mangiava nella nostra veranda la sua solita scatoletta e non disdegnava anche l'idea di trascorrere con noi qualche momento ludico.
Non ho mai considerato Flò come un reale membro della nostra famigliola. Questo soprattutto perché ero spesso persuaso dall'idea che girellasse fra tutte le case del vicinato, andando in cerca di ciò di cui avesse bisogno: un luogo asciutto dove dormire, un posto dove mangiare, una ciotola dove bere acqua pulita...
La mia opinione era quindi quella che questo gatto fosse di tutti, ma alla fine non fosse di nessuno!

Poi una mattina di 4 anni fa la mia fidanzata ed io tornammo a casa con Mia.
A quel tempo era ancora un cucciolo ed a stento avrebbe potuto intimidire chiunque (a malapena lo riesce a fare oggi), ma da quel giorno qualcosa cambiò: Flò inizò a diminuire drasticamente le visite a casa nostra.
Il tutto era dovuto molto probabilmente a Mia, che la infastidiva. Nei primi mesi di vita il nostro nuovo cucciolo rincorreva Flò in lungo ed in largo. Noi avemmo davanti agli occhi la palesazione del concetto di relazione tra cane e gatto. Credo che Mia non volesse far del male a Flò, ma volesse soprattutto giocarci. Il gattino era di piccola taglia e molto probabilmente le ricordava uno dei suoi fratelli con il quale si rincorreva a vicenda. Le rincorse infinite di Mia in seguito alle varie fughe di Flò non era altro che puro divertimento per Mia.
A dimostrazione di ciò era il fatto che nei momenti di tranquillità erano anche soliti stare molto vicini; tanto da sembrare quasi che si volessero bene

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Foto dell'autore / Tutti i diritti riservati

Agli occhi di Flò però questo probabilmente non appariva come un gioco o un qualcosa di piacievole. probabilmente il gatto legge nel comportamento di Mia una definizione dei confini del territorio.

Alla fine Flò non si fece più vedere in casa. Con il tempo la sua figura si allontanava sempre più dalla nostra abitazione, fino al punto di diventare fissa una volta raggiunto l'esterno del recinto che delimita la nostra casa.
Sì, infatti Flò, proprio come avevo pensato io, ha continuato a trascorrere serenamente la sua vita nel resto del vicinato, con la sua solita routine.
Tutto ciò fu er me e la mia fidanzata solo una riprova che quel gatto non fosse di nessuno ed allo stesso tempo di tutti.

La mia opinione


Non ho mai avuto lunghe esperienze di condivisione con gatto e cane, ma ormai penso di essermi potuto fare un'idea a riguardo.
Sono consapevole che dopo quanto potrete leggere di seguito, mi sarò creato una fitta cerchia di nemici, ma la mia speranza è che siano solo momentaneamente a me avversi.

Cane e gatto sono i due migliori rappresentanti dell’animale da compagnia.
Profonde differenze però separano queste due tipologie di compagni di vita.

• GATTO: questo animale racchiude in sé l’esemplificazione dell’eleganza e della pulizia. Questo felino cura in ogni minimo dettaglio il proprio igiene e non necessita pulizie supplementari da parte dei padroni. Ha uno stile di vita piuttosto indipendente, ma allo stesso tempo alterna anche momenti di spassionato affetto per chi ha la premura di accudirlo quotidianamente. Purtroppo però la sua capacità di poter sopravvivere anche autonomamente non obbliga il gatto ad avere un padrone.

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Foto dell'autore / Tutti i diritti riservati

• CANE: il cane sicuramente ha moltissimi bisogni, che impegnano il padrone non poco. Se non si dispone di uno spazio all’aperto in cui l’animale possa circolare e fare i suoi bisogni è importante che il cane venga portato fuori almeno 2-3 volte al giorno. Inoltre poi il cane riesce a mantenersi piuttosto pulito, ma spesso necessita anche di una pulizia profonda, magari in una toilette per cani; questo è il caso soprattutto di animali a pelo lungo o medio-lungo. Un problema legato poi al cane può essere anche il fatto che abbaiando possa disturbare i vicini, ma questo spesso dipende dal fatto di come sia stato educato.
A favore del cane però posso dire che è l’animale più affettuoso ed amorevole che possa esistere nei confronti del padrone: al suo ritorno a casa, nei momenti tristi e felici della vita, fuori ed in casa saprà dimostrare sempre il suo profondo legame.
A dimostrazione di questo spesso si dice: il cane per il padrone si butterebbe anche nel fuoco.
Questo a significare probabilmente una scarsa astuzia, propria sicuramente del gatto, ma sintomo anche del legame profondo che lega padrone e cane.



Anche per oggi il nostro appuntamento settimanale con Mia è finito
Vi aspetto tra 7 giorni
Un saluto da me e Mia

Sort:  

The Saint Bernard gains its name from the "Great St. Bernard Hospice;" the monastery where Barry and other mountain dogs was raised by monks to rescue victims from the snowy Alps.

Hanno senz'altro esigenze diverse, ma posso dirti essendo cresciuta in campagna in mezzo a cani e gatti che i miei fondamentalmente andavano daccordo e dormivano uno sopra l'altro. Ma ho avuto anche casi in cui il mio collie x giocarci ha ucciso un gattino appena nato. Dipende molto dal carattere dei singoli animali.
P.S. Mio papa' da piccola mi chiamava la piccola Flo'!

P.S. Mio papa' da piccola mi chiamava la piccola Flo'!

hihihi...
Grazie del contributo!

My cat :)655.jpg

@gmzct Your cat is so cute and so soft.
I really like it

Purtroppo però la sua capacità di poter sopravvivere anche autonomamente non obbliga il gatto ad avere un padrone.

Proprio per questo quando un gatto si lega ad un umano lo fa in modo assoluto e forte. Non ti vedrà mai come padrone, ma come membro della propria famiglia, non dipenderà da te ma condividerà con te.

al suo ritorno a casa, nei momenti tristi e felici della vita, fuori ed in casa saprà dimostrare sempre il suo profondo legame.

Questo lo scrivi del cane, ma per mia esperienza, ti posso assicurare che appartiene molto, moltissimo anche al gatto, anzi, anche più che al cane. I gatti sono animali molto empatici ed emotivi verso l'umano, specialmente se sei il loro umano. Ti posso assicurare, per esperienza personale, che hanno infiniti modi per dimostrati il loro legame.

Il cane lo scegli, il gatto ti sceglie.

Grazie molte per il tuo contributo.
Mi piace leggere le tue opinioni, anche se non in completo accordo con le mie, riguardo le differenze tra cane e gatto.
Le mie esperienze con i felini sono veramente poche e quelle espresse nel post sono riferite esclusivamente ad una personale idea. Il fatto che tu esprima la tua opinione, data da una conoscenza più approfondita, può solo aumentare il contributo del post stesso.
A presto!

Il bello dei commenti e del commentare è proprio quello..arricchire un post con le proprie idee ed esperienze.
Avendo avuto esperienze sia con cani (ho avuto un maremmano) che con gatti, mi sembrava il minino espormi.

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