LA ZANZARA: L'ANIMALE PIU' LETALE AL MONDO

Scordatevi squali, leoni e serpenti di ogni tipo: l'animale che ogni anno miete più vittime nel mondo è molto piccolo, vola ed è estremamente pericoloso: è la ZANZARA.
Con oltre 700.000 vittime all'anno questo piccolo insetto distrugge intere popolazioni, soprattutto in Africa, dove gli strumenti per contrastarlo sono insufficienti per non dire assenti. Il dato è veramente sconcertante ed allo stesso tempo preoccupante.
Soprattutto se si prende in considerazione che gran parte di queste vittime sono bambini, i quali non hanno una struttura fisica ed immunitaria da contrastare l'avanzare delle malattie trasportate dalla zanzara.

<sub>Si noti che nella classifica degli animali più letali per il genere umano
al secondo posto c'è l'uomo stesso con quasi mezzo milione di vittime!!!

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La domanda a questo punto è quasi d'obbligo:
Come può un semplice insetto come la zanzara uccidere quasi 2000 persone al giorno?
Le zanzare della specie Anopheles sono la causa dell'82.5% delle morti imputabili a questo insetto e la spiegazione è essenzialmente riconducibile alla malattia che "portano in grembo": la MALARIA.
Questo tipo di zanzara infatti trasmette il plasmodio, il parassita responsabile della patologia, il quale porta gli esseri umani a contrarre questa malattia. Oltre alle tante vittime imputabili a quest'insetto ogni anno sono moltissime le persone che subiscono indebolimenti o problemi derivanti dalla malaria (circa 200 milioni!)
Ovviamente la malaria è solo una delle malattie che vedono la zanzara come l'animale più pericoloso per l'uomo: la febbre gialla, la dengue, il virus zika e l'encefalite (1).

QUANDO NACQUE LA MALARIA?
Le origini del plasmodio responsabile della malaria sono antichissime: uno studio pubblicato recentemente su Nature Microbiology(2) dalla Wellcome Sanger Institute di Cambridge ,il CNRS francese, insieme all'Istituto nazionale francese di ricerca per lo sviluppo sostenibile (IRD) e l’International Centre for Medical Research di Franceville, in Gabon ha dimostrato come il parassita causa della patologia sia "nato" circa 50.000 anni fa da una trasformazione genetica. In realtà questo plasmodio esisteva già, ma prima era innocuo per l'uomo.
Oggi come allora invece ha la capacità di penetrare nel corpo umano ed infettare i globuli rossi.
La scienza e la ricerca cercano spesso di capire le cause di un problema per ritrovare quelle che possono essere le soluzioni al problema stesso; in questo caso il concetto è simile: per riuscire a curare la malaria sarebbe importante conoscere quelle componenti di DNA che portano alla morte l'uomo.
Il dottor Matt Berriman, uno degli scienziati a capo della ricerca spiega:

"Il nostro studio ha messo insieme le serie sequenziali di passaggi che hanno creato le trasformazioni che consentendo ai parassiti non solo di entrare negli umani ma di rimanerci"(3).

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Il Plasmodium falciparum è il parassita maggiormente letale e gli scienziati hanno ipotizzato che si sia sviluppato circa 3000-4000 anni fa.
Per recuperare i dati i ricercatori si sono serviti di campioni sanguigni di alcuni primati (gorilla e scimpanzè). Thomas Otto, ricercatore dell’Università di Glasgow, in Scozia, coautore dello studio ha affermato che:

"Usando i dati genomici dei parassiti, abbiamo costruito il loro albero genealogico e identificato i principali eventi genetici che hanno portato alla loro comparsa: la mutazione di un singolo cluster di geni è stato l’evento cruciale iniziale che ha permesso ai parassiti della malaria di infettare i globuli rossi di una nuova specie ospite” (4).

UNA PARASSITA IN EVOLUZIONE
La battaglia alla malaria ed alle zanzare Anopheles non si ferma un attimo. L'insetto però anno dopo anno sviluppa anticorpi e difese sempre più sviluppate; ad oggi infatti questo tipo di zanzare sta sviluppando una spiccata resistenza ai pesticidi ed anche alcuni farmaci (persino i più recenti) sembrano non avere alcun effetto.
Lo studio della Wellcome Sanger Institute di Cambridge ha dimostrato effettivamente che esista un'evoluzione genetica da parte del Plasmodium falciparum, che in quanto essere vivente, nei secoli, cerca di sviluppare una struttura tale a difendersi da quelle che sono le misure adottate contro di lui.
Da qui la forte necessità di miglioramento e sviluppo dei mezzi atti a contrastare questo tipo di zanzara.

Purtroppo però la malaria è un problema che solo marginalmente interessa i paesi "sviluppati", mentre vede in prima linea paesi africani e del sud-est asiatico che non hanno mezzi per contrastare il proliferarsi della malaria o per curare i soggetti contagiati.
L'obiettivo primario dei ricercatori è quindi di trovare soluzioni anche per chi non può permettersi cure troppo costose.
La salute è un diritto di tutti, indipendentemente dalla nazionalità, dalla ricchezza e dalla regione di provenienza.
Non parlarne non aiuta.

Bibliografia
1 La zanzara su Focus
2 Lo studio pubblicato su Nature Microbiology
3 Dall'origine alla soluzione
4 Il Plasmodium Falciparum