LA SPIAGGIA DEI CONIGLI - Lampedusa

in #ita6 years ago (edited)

Quest'estate ho scelto di trascorrere le mie vacanze su l'Isola di Lampedusa con la mia fidanzata, che mi ha per molto tempo parlato della bellezza di questo piccolo angolo di terra nel profondo sud del Mar Mediterraneo, visto che lei l'aveva già visitata 15 anni fa con i suoi genitori; Lampedusa è una piccola oasi al centro del Mare Nostrum: più a sud di Pantelleria, di Tunisi, di Malta e di Linosa.

Luogo divenuto famoso purtroppo per l'emergenza migranti e per aver rappresentato per molti anni ed ancora oggi la frontiera per i profughi verso la salvezza dell'Europa dalla povera Africa. Oggi è ancora troppo poco conosciuta dai "ricchi" turisti estivi e solo pochi intenditori conoscono le bellezze di Lampedusa.

Una angolo di costa probabilmente in assoluto si erge al di sopra di tutti gli altri: la Spiaggia dei Conigli.

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Immagine dell'Autore - Ogni Diritto è Riservato

Le premesse e le descrizioni che la mia fidanzata mi aveva proposto si sono dimostrate tutte veritiere e non posso certo dire che non ne sia valsa la pena. Questa spiaggia a tutti gli effetti vale il viaggio su quest'isola ed è mia volontà specificare che non sia l'unica fonte di attrazione turistica lampedusana, ma sicuramente la più importante.

IL PERCORSO

Per raggiungere la spiaggia si deve prendere la strada verso ponente: un paesaggio prettamente desertico in cui a mala pena crescono piccoli arbusti e nel quale l'unica strada del versante meridionale si estende, fino a raggiungimento di un sentiero.

Per raggiungere la spiaggia è necessario lasciare il mezzo (motorino o macchina che sia) alla strada. Noi siamo stati fortunati perché proprio il giorno dopo la nostra ultima visita a questa spiaggia tutti i parcheggi lungo la strada sarebbero stati a pagamento. Il sentiero che scende alla spiaggia ha un orario: si può scendere solo dopo le 8.30 (più avanti ne capirete il motivo). Al nostro arrivo il primo giorno alle 8.15 era già presente una buona fila.

Una volta dato il via libera si può scendere alla spiaggia in un percorso sterrato, ma che lo si può facilmente percorrere in ciabatte, anche se un paio di scarpine da scoglio o da ginnastica sono sicuramente più adatte. La durata del tracciato in discesa è di appena 20 minuti.

Si raggiunge quasi alla fine del sentiero, tutto al pieno sole, visto che non ci sono alberi in questa zona dell'isola, la somità della scogliera che sovresta la spiaggia. Si apre quindi un anfiteatro splendido al di sotto dell'osservatore.

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La mattina è probabilmente il miglior momento per godersi i colori della spiaggia, visto che nel tardo pomeriggio, quando il sole poi sparisce dietro il promontorio, i colori tendono ad inscurirsi e si perde la possibilità di distinguere i vari cromatismi.

L'ultima parte di percorso risulta essere particolarmente ripida, ma piuttosto veloce da percorrere.

CARETTA CARETTA

La Spiaggia dei Conigli insieme a gran parte della metà meridionale di Lampedusa è Riserva Naturale e per questa la fauna e la flora, ma anche l'intero ecosistema che ne fa parte sono tutelati. Tutelati in modo diretta da Legambiente che, grazie alla sorveglianza di alcuni volontari, mònitora la spiaggia e l'area circostante. Tra le varie restrizioni la più evidente è proprio quella di cui abbiamo parlato inizialmente: ci sono degli orari precisi entro i quali si può stare in spiaggia e coprono l'arco temporale 08.30-19.30 . La causa di questa restrizione è la presenza su questa spiaggia di tartarughe marine (Caretta Caretta ) che tornano a deporre le loro uova una volta raggiunta la maturità proprio su questa spiaggia durante la notte, dove 35 anni (tempo per raggiungere la maturità riproduttiva) nacquero. La particolarità infatti di questi rettili è proprio quella di tornare sulla spiaggia che le vite nascere ed entrare in contatto per la prima volta con l'acqua.

I volontari della Legambiente sorvegliano quindi la spiaggia anche di notte così da tutelare eventuali approdi di tartarughe e dialogano e condividono esperienze proprio con i bagnanti incuriositi:

negli ultimi 30 anni questa spiaggia ha ospitato da 1 a 7 nidi all'anno ed i risultati ottenuti dal 1998 al 2008 hanno permesso la deposizionedi 17 nidi in piena sicurezza per un numero complessivo di 2004 uova e 165 piccoli. Sono state molte le opere di salvaguardia del territorio operate dal comune di Lampedusa, dal Ministero dell'Ambiente e da Legambiente stessa. La foto di seguito ne è una chiara dimostrazione:

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E' una foto scattata ad uno dei cartelloni descrittivi ed introduttivi alla spiaggia

I divieti nell'area sono moltissimi: non è possibile sostare o transitare con le barche nei pressi della spiaggia e dell'isolotto, non si può giocare a palla o con i racchettoni, non è possibile portare sdraio e lettini e nella metà ad est non è possibile neppure piantare ombrelloni (come si vede anche dalle varie foto). Inoltre ed ovviamente è severamente vietato abbandonare qualsiasi tipo di rifiuto sulla spiaggia e le uniche possibilità sono di riportarlo indietro o consegnarlo al gazebo di Legambiente.

Probabilmente la bellezza di questa spiaggia è rappresentata soprattutto dal fatto che sia incontaminata e permetta di godere a pieno l'ecosistema che compone l'habitat.

LE ACQUE

Le acque cristalline e dai colori unici che variano dal blu al turchese passando dal celeste all'azzurro permettono al bagnate di sentirsi come molte volte si è immaginato che fosse in mari tropicali; in realtà siamo proprio in Italia, in un angolo di paradiso.

Fare il bagno è molto piacevole, visto che le acque calde non intimoriscono nessuno nel dover sostare anche per qualche ora a "mollo". Questo permette di rinfrescarsi dal caldo torrido che colpisce la spiaggia, anche se una leggera brezza arriva sempre dal mare o dai calanchi alle spalle della spiaggia.

I tanti pesci che popolano la riserva naturale sono osservabili anche dal di fuori dell'acqua e sfrecciano tra i piedi dei bagnati: occhiate, muggini ed orate.

L'acqua bassa si estende per diversi metri dalla spiaggia, tanto che è possibile raggiungere a piedi l'Isola dei Conigli da cui prende il nome la stessa spiaggia. Questo angolo di terra ha conservato molte caratteristiche primordiali dellisola lampedusana con piccoli arbusti e un leggero accenno di vegetazione. Da qui, rispetto alla spiaggia, è possibile osservare verso est quella che è la conformazione rocciosa dell'isola ed in particolare la Trabaccara.

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Vista dal sentiero del versante orientale

NEL BLU DIPINTO DI BLU

Una spiaggia incantevole in questo modo non poteva far altro che ispirare uno dei massimi cantanti del passato: Domenico Modugno, il quale scelse di far costruire alle spalle della spiaggia la sua villa. La leggenda dice che il cantautore pugliese fosse venuto proprio qui a comporre la sua canzone Nel blu dipinto di blu, divenuta poi famosa in tutto il mondo e qui abbia scelto di costruire la sua casa, dove poi morì nel 1994.

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La casa di Modugno alla Spiaggia dei Conigli

Un luogo magico che è capace di esaltare la natura in ogni sua forma.

La vera dimostrazione che se l'uomo volesse preservare l'ambiente in cui vive, ne saprebbe godere in ogni sua parte.

Rispettare l'ambiente è la parola d'ordine in un mondo in cui siamo figli e non padri.

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Veramente incantevole tutto quanto, i tuoi scatti, le tue gradevoli descrizioni, hai fatto un lavoro completo e valido, mostrandoci le bellezze di un luogo semplicemente incantevole, bravo @moncia90

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