IN THE PAINT: SPORT POWER [ENG/ITA]

LO SPORT COME INSEGNANTE DI VITA

Lo stimolo a scrivere un post del genere mi è venuto alcuni giorni fa quando un mix di eventi, notizie sui social ed articoli vari, mi ha particolarmente colpito. Tutto è nato da un tragico evento di mercoledì 18 aprile:
la morte di Eric Popovich Alla maggior parte dei lettori questa notizia non dirà nulla, ma i più attenti ed allo stesso tempo amanti della palla a spicchi il cognome della donna dovrebbe ricordare qualcosa: Erin era la moglie di Gregg Popovich, capo allenatore dei San Antonio Spurs. Aveva 67 anni ed era sposata con il coach da 40 anni.

LE REAZIONI

L’annuncio è stato dato attraverso un comunicato stampa della franchigia del Texas, nel quale il General Manager RC Buford elogia la donna. La notizia ha colpito la NBA come un fulmine a ciel sereno: tutti gli addetti ai lavori si sono fermati un attimo. Probabilmente tutto ciò non è dovuto tanto al fatto che essi conoscessero la donna, quanto al fatto che fosse la moglie del coach più carismatico ancora in attività. La National Basketball Assosation sta vivendo adesso il periodo più magico della stagione con i play-off e tutto il mondo che gira intorno ad essa ruota a mille: i giocatori sono concentrati sui loro avversari dei quarti e lo staff tecnico sta preparando, offensivamente e difensivamente, gara dopo gara; probabilmente la notizia della morte di Erin non è arrivata immediatamente a tutti: Kevin Durant ha appreso la notizia alla fine di un allenamento di rifinitura in vista di gara 3 con gli stessi San Antonio Spurs (giocata giovedì notte ed alla quale Popovich non ha preso parte):
"Voglio solo che Pop sappia che l'intera famiglia NBA lo sta supportando [...]. È più grande del gioco. È più grande di vincere e perdere. Riguarda la fratellanza che abbiamo costruito come giocatori NBA e tutti nella famiglia NBA. Mi sento così male per Pop e la sua famiglia. È difficile da capire."
Anche LeBron James si è quasi commosso quando alcuni giornalisti dopo gara-2 contro i Pacers gli hanno comunicato il fatto. 1

RECTIONS

The announcement was made through a press release of the Texas franchise, in which the General Manager RC Buford praises the woman. The news hit the NBA like a bolt in the blue sky: all NBA stopped for a moment. Probably all this is not due to the fact that they knew the woman, as to the fact that she was the wife of the most charismatic coach still in business. The National Basketball Association is experiencing the most magical period of the season with the play-offs and the whole world that revolves around it is working fastly: the players are focused on their opponents of the quarters and the staffs are preparing, offensively and defensively, game after game; probably the news of Erin's death did not arrive immediately at all: Kevin Durant learned the news at the end of a workout in view of game 3 with the San Antonio Spurs (played Thursday night and to which Popovich did not take part ):
"I just want Pop to know that the whole NBA family is supporting him and got his back through it all," Durant said. "It's bigger than the game. It's bigger than winning and losing. It's about the brotherhood we built as NBA players and everybody in the NBA family. I feel so bad for Pop and his family. That's just tough to hear about."
Even LeBron James was almost moved when some journalists have communicated to him Erin's death after the game-2 against the Pacers . 1

NEMICI O FRATELLI

Le parole di Kevin Durant sono molto belle e fanno molta chiarezza; meritano per questo un attimo di rilessione: vivere gli stessi dolori, le stesse gioie e la stessa passione (che in questo caso è la pallacanestro, ma questo discorso potrebbe essere allargato a tutti gli sport ed oltre) rendono ogni membro parte della stessa famiglia, indipendentemente se faccia parte di un'altra squadra. Fuori dal campo non c'è più nessuna distinzione, siamo tutti

FRATELLI

Il concetto di fratellanza di cui parla Durant è un qualcosa che va oltre lo sport, ma che lo sport ha permesso che esista. Lo sport è quindi il tramite e non il punto di separazione.
Ringrazio @leandro77, il quale in un suo post che racconta della partita più bella del mondo: Inglesi contro Tedeschi. Era il 25 dicembre 1914 e si stava combattendo la Grande Guerra, ma in un giorno di fratellanza come il Natale lo sport vinse, riuscendo ad unire addirittura nemici che si stavano sparando da anni in una partita di calcio. Un gioco. Per dimenticare lo schifo della guerra.

CONCLUSIONE

Vorrei concludere questo post con un altro tragico evento che alcuni anni fa colpì sempre la NBA: la morte di Craig Sager.
Era un giornalista inviato dalla televisione nazionali sui campi ed era diventato famoso nell'ambiente per il suo carattere coinvolgente, esuberante e per le sue giacche "particolari". La NBA come associazione munì tutte le squadre di una particolare canotta con una speciale dedica a Sager. Questo per dimostrare che non è importante che tu sia un giocatore o un allenatore:

dopo la morte sarai ricordato per che persona eri in vita